FELIZ EDOUARD VALLOTON — LA CAMERA ROSSA ( 1898 ), TEMPERA SU CARTONE, 50X68.5 –Musée cantonal des Beaux Arts, Lausanne, Suisse

 

 

 

La stanza rossa da Felix Edouard Vallotton

 

 

immagine da ::

https://www.meisterdrucke.it/stampe-d-arte/Felix-Edouard-Vallotton/686071/La-stanza-rossa.html

 

 

Vallotton ottiene un successo nel 1890 grazie alle sue xilografie, in particolare con la serie di Intimités, dieci scene di vita della coppia moderna. In una mostra collettiva presso Durand-Ruel, nel 1899 lo svizzero che ha aderito al gruppo dei Nabis propone una nuova serie di “Incontri intimi”, ma questa volta in pittura. Cromatismo virulento, taglio clinico delle forme, soggetti stranamente inquietanti: questi sei interni con figure, la quintessenza della sua arte alla fine del secolo, saranno meno ben accolti delle sue incisioni.

La camera rossa è l’opera iniziale della serie. Lei dà la chiave. Il titolo è descrittivo, ma probabilmente si riferisce anche al romanzo omonimo di August Strindberg, violento attacco contro l’ipocrisia che governa la vita sociale contemporanea. Per Vallotton (che si sta per sposare!), è l’adulterio ad essere stigmatizzato, l’inverso della sacra istituzione del matrimonio. Il quadro è un primo piano su una decorazione scenica in cui il colore vermiglio simboleggia la violenza del desiderio maschile. Ogni oggetto è indicativo del crimine che si sta per compiere: sul tavolo, dei guanti femminili frammischiati a un fazzoletto intriso di lacrime, una borsa che implica una qualche transazione finanziaria, un ombrello a designare il colpevole. Nella metà superiore, una parete interrotta da un vano sotto l’ombra del quale un uomo che cerca di forzare una donna. Poi un camino coronato da una curiosa ancona:  accompagnato da freschi e leggiadri bouquet di fiori e moderni lampadari, un busto di Vallotton. Dietro di esso, “alle sue spalle”, una superficie incorniciata di tende rosse che si rivela essere, non un quadro, ma il riflesso – non invertito – di un’opera di Edouard Vuillard. E che opera! il Grande interno con sei personaggi, la messa sotto accusa, fatta davanti alla cerchia familiare, della coppia adulterina formata dal pittore Kerr-Xavier Roussel e Germaine Rousseau, moglie di Paul Ranson. A sinistra, infine, una biblioteca, allusione ironica alla letteratura che si presume, come la pittura, debba elevare l’uomo al di sopra l’animale.

 

 

TESTO DA::

https://www.deartibus.it/drupal/content/la-camera-rossa

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