LA STAMPA DEL 31 MARZO 2021 — 18.03
Nuovo decreto, ecco la bozza: obbligo vaccinale per i farmacisti e niente zone gialle, possibili deroghe e riaperture
Arriva anche lo «scudo legale» per i vaccinatori. Scuole aperte in presenza fino alla prima media dal 7 di aprile
GIAMPIERO MAGGIO
PUBBLICATO IL 31 Marzo 2021
ULTIMA MODIFICA 31 Marzo 2021 18:03
Italia blindata fino al 30 aprile e nessuna zona gialla prevista: quello che già era stato ipotizzato, di fatto viene confermato anche dalla bozza del nuovo decreto del governo Draghi. E poi, riapertura delle scuole in presenza fino alla prima media anche in zona rossa e a prescindere dalle decisioni delle regioni.
Il Consiglio dei ministri è in corso e stabilisce le direttive sulle norme anti Covid -19. Uno dei punti dei quali si era discusso nei giorni scorsi riguardava l’obbligo vaccinale anche per i farmacisti. Che, oggi, sarebbe destinato a diventare un punto fermo per permettere una forte accelerazione della campagna di vaccinazione.
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Niente zona gialla ma possibili deroghe
Stop alla zona gialla, dunque, in Italia fino al 30 aprile, anche se possono essere possibili deroghe. La bozza, se verrà confermata, prevede che, dal 7 aprile al 30 aprile, nelle Regioni in zona gialla «si applicano le misure stabilite per la zona arancione». Comunque, «in ragione dell’andamento dell’epidemia, nonché dello stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini, con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili, con deliberazione del Consiglio dei ministri, sono possibili determinazioni in deroga» e «possono essere modificate le misure stabilite».
E ancora, per lo stesso periodo, le misure stabilite per la zona rossa si applicano anche nelle regioni nelle quali l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi e’ superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti, sulla base dei dati validati dell’ultimo monitoraggio disponibile.
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Obbligo vaccini
Stilato anche l’elenco delle categorie che avranno l’obbligo di vaccinarsi. Sono «gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali».
Secondo ciò che emerge dalla bozza è che la vaccinazione sarà il «requisito essenziale per l’esercizio della professione. Per chi rifiuta è previsto lo spostamento a “mansioni, anche inferiori» con il «trattamento corrispondente alle mansioni esercitate». Se ciò non è possibile, «per il periodo di sospensione non è dovuta retribuzione».
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Scudo vaccinale
E’ previsto anche uno scudo vaccinale. Di che si tratta. Ecco cosa emerge dalla bozza del decreto. «Per omicidio colposo e lesioni personali colpose verificatisi a causa della somministrazione di un vaccino per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV -2, effettuata nel corso della campagna vaccinale straordinaria in attuazione del Piano nazionale, la punibilità è esclusa quando l’uso del vaccino è conforme alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio emesso dalle competenti autorità e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del Ministero della salute relative alle attività di vaccinazione».
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Scuola
Si torna in classe fino alla prima media in tutta Italia, zone rosse comprese, e i governatori non potranno emanare ordinanze più restrittive per sospendere l’attività in presenza. Lo prevede la bozza del decreto atteso nel pomeriggio in Cdm.
«Dal 7 aprile al 30 aprile è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi” fino alla prima media, si legge nella bozza. Una disposizione che “non può essere derogata da provvedimenti dei Presidenti delle Regioni e, delle Province autonome». In zona arancione e gialla la presenza è fino alla terza media e con un minimo del 50% alle superiori.
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Concorsi pubblici
Arrivano importanti novità – ma anche questo era un tema in discussione e quindi abbastanza prevedibile – per quel che riguarda i concorsi. «Dal 3 maggio 2021 è consentito lo svolgimento delle procedure selettive in presenza dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni». Lo svolgimento delle prove deve avvenire «nel rispetto delle linee guida validate dal Comitato tecnico scientifico».
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Via libera ai concorsi per magistrati
Via libera alla prova scritta del concorso per magistrato ordinario indetto con decreto del Ministro della giustizia 29 ottobre 2019 anche in deroga alle disposizioni vigenti che regolano lo svolgimento di procedure concorsuali durante l’emergenza pandemica da COVID-19. E’ quanto prevede una versione ancora provvisoria del testo del decreto Covid all’esame del Cdm di oggi pomeriggio. «Con decreto del Ministro della giustizia, da adottarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, previo parere favorevole del Comitato tecnico scientifico sono stabilite le modalità operative per lo svolgimento della prova scritta e della prova orale del concorso, nonché le condizioni per l’accesso ai locali destinati per l’esame, al fine di prevenire possibili fenomeni di diffusione del contagio da COVID-19».
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