LIMES ONLINE DEL 31 MARZO 2021
31/03/2021
La rassegna geopolitica del 31 marzo.
analisi di Federico Petroni, Lorenzo Noto
SCONTRO USA-RUSSIA, INTELLIGENCE
RUSSIA E SPIONAGGGIO
L’arresto di un capitano della Marina italiana per aver consegnato documenti riservati a un militare russo non può essere interpretato unicamente come fatto di cronaca spionistica. Non a caso, è sfociato nell’espulsione di due diplomatici di Mosca dal nostro paese.
Perché conta: Un avvenimento simile risuona in modo diverso a seconda del momento in cui capita. E questo è un momento molto delicato per i rapporti fra Italia, Stati Uniti e Russia.
Washington è intenta a serrare i ranghi fra gli europei in un’alleanza anticinese che non molli di un centimetro la pressione sulla Russia.
Tollera dunque ancor meno di prima i rapporti fra i suoi satelliti e i suoi rivali, dal gasdotto russo-tedesco Nord Stream 2 ai legami economici siglati con l’accordo sugli investimenti fra Pechino e Berlino per interposta Unione Europea.
Benché non in prima linea, il nostro paese è osservato speciale, causa storiche affinità (con i russi), recenti scappatelle (con i cinesi sulle vie della seta) e fattori oggettivi (l’essere avamposto militare armato di testate nucleari degli americani).
Gli Stati Uniti stanno demonizzando sia Mosca (vedi Putin definito omicida senz’anima) sia Pechino (accusata di genocidio degli uiguri). Tono che non ammette alcuna collaborazione fra gli europei e queste potenze. Nemmeno sui vaccini.
Sono queste d’altronde ore in cui gli austriaci provano a ottenere un milione di dosi del russo Sputnik V, in cui i leader di Francia e Germania a colloquio col Cremlino discutono di produrre quel farmaco nell’Ue, in cui lo stesso governo italiano starebbe negoziando accordi col fondo sovrano di Mosca per confenzionarlo sul nostro territorio.
Alla luce del contesto, la coincidenza fra le invettive americane e il fatto di spionaggio suona come un monito che certi legami non sono più tollerabili.
Al colloquio Merkel-Macron-Putin mancava Mario Draghi. Due possibilità. O il premier italiano si è chiamato fuori per smarcarsi agli occhi di Washington da un’iniziativa dal sapore troppo filorusso, peraltro con una burrasca diplomatico-spionistica in arrivo con Mosca. Oppure Parigi e Berlino non ritengono di dover coinvolgere Roma nei rapporti con una grande potenza. Segno quest’ultimo che ci sarebbe ancora tantissima strada da fare prima di strutturare un autentico coordinamento con Francia e Germania.
Per approfondire:
L’ITALIA NEL TRIANGOLO SINO-RUSSO-AMERICANO
Carta di Laura Canali, 2020
11/05/2020
Sull’orlo del baratro, siamo oggetto ambito delle attenzioni di chi conta nel mondo. Giochiamo di sponda per strappare gli aiuti che ci salverebbero. Il miope tentativo di agganciarci alla Cina. La tattica gara degli aiuti fra Pechino, Mosca e Washington.
di Dario Fabbri
PER STASERA, NEL LINK
LIMES ONLINE DEL 11 MAGGIO 2020
https://www.limesonline.com/cartaceo/litalia-nel-triangolo-sino-russo-americano?prv=true
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Tutti ci vogliono, nessuno ci prende.