TIZIANA LO PORTO, MASHA GESSEN E LA RUSSIA, TRA STORIA E FUTURO -MINIMA MORALIA,

 

MINIMA&MORALIA

17 GIUGNO 2019

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MASHA GESSEN E LA RUSSIA, TRA STORIA E FUTURO

Il futuro è storia

Masha Gessen

Il futuro è storia

Traduzione dall’inglese di Andrea Grechi
Titolo originale: The Future is History

Un racconto della nuova Russia, la nazione che con un sorprendente rovesciamento è diventata un modello del pensiero conservatore e di destra in America e in Europa. Vincitore del National Book Award 2017.

Masha Gessen è nata a Mosca e poi è cresciuta negli Stati Uniti. Giornalista in Russia durante gli anni Novanta, ha vissuto gli eventi che hanno profondamente trasformato il suo paese nativo, e per raccontarli ha dato ritmo romanzesco alla ricerca saggistica e seguito lungo diversi decenni la vita quotidiana di un gruppo di individui attraverso i quali guardare e comprendere la realtà che li circonda. Sono nati quando l’Unione Sovietica esisteva ancora, ma la loro esperienza si è formata quasi interamente sotto la presidenza di Vladimir Putin. Hanno condiviso con il resto del paese la speranza di una nuova epoca democratica e l’avvento di trasformazioni radicali e inaspettate. Accanto a loro, di una precedente generazione, quelli che hanno attraversato la fine del comunismo cercando di immaginare nuove modalità per riempire il vuoto lasciato dal tramonto di un’era.
A partire dalle inaspettate liberalizzazioni di Gorbacev, attraverso due guerre con la Cecenia fino all’ascesa di Putin, all’annessione della Crimea e alla rivoluzione ucraina, i protagonisti di Gessen si confrontano con le trasformazioni sociali e politiche spinti dal desiderio di costruirsi un proprio percorso di uomini e di donne liberi, di imprenditori o di attivisti politici, di studiosi capaci di riuscire a comprendere il rinnovato panorama di una nazione dalla storia complessa e contraddittoria. Questo è il racconto del loro destino e l’analisi di un nuovo regime che guarda indietro nel tempo al mito della Grande Russia. È la cronaca dell’ascesa di uno stato invincibile che condanna ogni diversità politica e di genere ergendosi a difensore dei valori cristiani e familiari più tradizionali, non più l’antagonista per eccellenza dei valori democratici ma specchio delle stesse pulsioni reazionarie e autoritarie che ispirano il pensiero conservatore e anti europeo divenuto programma politico e di governo in Europa e negli Stati Uniti. È un reportage straordinario che mette in guardia dalla vulnerabilità delle istituzioni e del potere e che sancisce la voce di Masha Gessen come una delle più impegnate e coraggiose della scena internazionale.

Photo by Кирилл Жаркой on Unsplash

Pubblichiamo un pezzo uscito sul Venerdì, che ringraziamo.

 

A raccontare la Russia degli ultimi trent’anni e del presente, è in libreria il bel volume Il futuro è storia (Sellerio, traduzione di Andrea Grechi, pp. 694, 18 euro), vincitore lo scorso anno del National Book Award per la non-fiction.

 

L' uomo senza volto. L'improbabile ascesa di Vladimir Putin - Masha Gessen - copertina

 

A scriverlo è Masha Gessen, russa di nascita e americana di adozione, ottima redattrice del New Yorker e già autrice di una lungimirante biografia di Putin (Putin. L’uomo senza volto, Bompiani, pp. 259, 18 euro), di una militante e bella cronistoria delle Pussy Riot (inedita in Italia) e degli impeccabili libri sull’attentato alla maratona di Boston e sul matematico russo Grigorij Perelman I fratelli Tsarnaev Perfect Rigor (entrambi pubblicati in Italia da Carbonio Editore).

Questo suo ultimo Il futuro è storia nasce da una lenta e accurata opera di documentazione della morte di una democrazia sovietica mai veramente nata. A monte c’è la sana e felice ambizione di Gessen di descrivere e definire la Russia degli anni recenti e contemporanei, raccontando le esemplari vite di quattro giovani di diversa provenienza geografica e sociale.

Nati negli anni ottanta, i protagonisti del libro sono giovani russi che per famiglia, formazione e mestiere possiedono gli strumenti necessari per comprendere il paese in cui vivono. La loro storia (pubblica e privata) prende piede intorno al 1984, quando l’Unione Sovietica era alla vigilia del “nuovo corso” annunciato da Gorbaciov, quasi nessuno aveva letto George Orwell (il suo 1984 sarebbe stato pubblicato in Russia solo nel 1989), la dicotomia destra-sinistra iniziava a farsi più ingarbugliata di sempre, lo spazio geografico mutava a vista d’occhio e così anche i luoghi di villeggiatura dei suoi abitanti.

Da quell’anno in avanti, in una narrazione corale e appassionante come la trama di un romanzo russo, si compone il ritratto di una storia politica, sociale e intellettuale della Russia di oggi, arrivando a Putin e a tutte le complicazioni del caso.

 

 

È nata a Bolzano e ha vissuto ad Algeri e Palermo. Abita tra Roma e New York, dove traduce e scrive di libri, cinema e fumetti per La RepubblicaIl venerdì e D. Ha tradotto, tra gli altri, Charles Bukowski, Tom Wolfe, Jacques Derrida, A.M. Homes, Douglas Coupland, James Franco, Lillian Roxon e Lena Dunham, e ha tradotto e curato la nuova edizione italiana di Jim entra nel campo di basket di Jim Carroll (minimum fax, 2012). Insieme a Daniele Marotta è autrice del graphic novel Superzelda. La vita disegnata di Zelda Fitzgerald (minimum fax, 2011), pubblicato anche in Spagna, Sudamerica, Stati Uniti, Canada e Francia.

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1 risposta a TIZIANA LO PORTO, MASHA GESSEN E LA RUSSIA, TRA STORIA E FUTURO -MINIMA MORALIA,

  1. ueue scrive:

    Il libro ci aiuta a capire i grandi e tragici mutamenti avvenuti in Russia in pochi decenni attraverso le emozioni e i pensieri delle persone che li hanno vissuti ( quasi tutti nati negli anni Ottanta). Si riesce a capire effettivamente qualcosa di più di quel mondo che ci è apparentemente estraneo e incomprensibile.

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