LORENZO NOTO, LIMESONLINE, 30 GIUGNO 2022 : La notte dei lunghi coltelli, Congo, al-Bašīr : avvenimenti e personaggi che hanno fatto la storia il 30 giugno.

 

LIMESONLINE DEL 30 GIUGNO 2022
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Avvenimenti e personaggi che hanno fatto la storia il 30 giugno.

a cura di Lorenzo Noto

 

La notte dei lunghi coltelli, Congo, al-Bašīr

 

Oggi è la Giornata dell’amicizia ispano-filippinaAvanzi di Spagna (1900)


1422 – Battaglia di Arbedo: presso Bellinzona, nel Canton Ticino, si scontrano le forze confederate svizzere e l’esercito del duca di Milano Filippo Maria Visconti. La vittoria delle truppe milanesi porterà alla perdita da parte dei confederati dei territori a sud delle Alpi (tranne la valle Leventina).


1758 – Guerra dei Sette anni: si svolge la battaglia di Domstadtl tra l’esercito asburgico del generale Ernst Gideon von Laudon e l’esercito prussiano. La vittoria austriaca costringerà il sovrano di Prussia Federico il Grande ad abbandonare la Moravia.


1922 – Il segretario di Stato Usa Charles Evans Hughes e l’ambasciatore domenicano Francisco J. Peynado firmano a Washington l’accordo Hughes-Peynado, che pone ufficialmente fine all’occupazione statunitense della Repubblica Dominicana.


1934 – Adolf Hitler ordina l’epurazione dei vertici della Sturmabteilung (SA), le squadre d’assalto paramilitari del Partito Nazista dirette da Ernst Röhm, da parte della Schutzstaffel (SS), il reparto di protezione capeggiato Heinrich Himmler. L’operazione è conosciuta come la “notte dei lunghi coltelli”.

Nelle prime ore del 30 giugno, presso Bad Wiessee sul lago Tegernsee, è lo stesso Adolf Hitler a dirigere insieme a un gruppo di uomini delle SS l’operazione Colibrì. Röhm e alcuni componenti dello Stato maggiore delle SA vengono arrestati per alto tradimento e giustiziati il giorno successivo. L’obiettivo di Hitler è di estirpare un possibile focolaio di diserzione nei suoi confronti, visto il grado di autonomia e il numero di uomini che le SA hanno acquisito. Hitler offre la testa di Röhm e degli ufficiali delle SA alle Forze armate per assicurarsene l’appoggio per succedere a Hindenburg nella sua ascesa a capo dello Stato.

Adolph Hitler insieme al capo delle Sturmabteilung (SA) Ernst Röhm (Foto: Hulton Archive/Getty Images).

Adolph Hitler insieme al capo della Sturmabteilung (SA) Ernst Röhm (Foto: Hulton Archive/Getty Images).


1936 – L’imperatore d’Etiopia Haile Selassie pronuncia un discorso alla Società delle Nazioni contro l’occupazione italiana del suo paese.


Dopo pochi giorni dalla dichiarazione della nascita dell’impero, il 19 maggio 1936, Mussolini tracciò il piano delle strade fondamentali dell’impero, che, in realtà, più che al Duce, si dovette all’opera di Giuseppe Pini, presidente della sezione del Consiglio superiore dei lavori pubblici e principale consigliere del ministro Giuseppe Cobolli Gigli. Nel comunicato diramato il 19 maggio 1936 si leggeva: «Il Duce, Ministro delle Colonie, ha tracciato il piano della rete stradale dell’Etiopia e ha impartito disposizioni affinché sia subito dato corso alla costruzione delle seguenti arterie fondamentali: Om Ager-Gondar-Debrà Tabòr-Dessié (km 650), Debrà Tabòr-Debra Marcos-Addis Abeba (km 500), Adigrat-Dessié-Addis Abeba (km 850), Assab-Dessié (km 500), Addis Abeba-Gimma (km 350): totale km 2.850. In un secondo tempo sarà costruita la strada Addis Abeba-Allata-Neghelli-Dolo (km 1.100 circa) per collegare la capitale dell’Etiopia con la regione dei laghi e quindi con la Somalia».

Continua a leggere: Addis Abeba ‘Caput Viarium’, le strade del duce in Abissinia


immagine selezionata da Edoardo Boria

Immagine selezionata da Edoardo Boria


1941 – Le truppe naziste occupano la città polacca di Leopoli (oggi in Ucraina), centro culturale nevralgico della Polonia dell’anteguerra.


Carta di Laura Canali

Carta di Laura Canali


NOTA : LWOW = LEOPOLI

 

1954 – Nasce Serž Azati Sargsyan, presidente dell’Armenia dal 2008 al 2018, e poi brevemente primo ministro (17 – 23 aprile 2018). Costretto a dimettersi da quest’ultimo incarico per le forti contestazioni popolari ricevute.


Sargsyan è (era) la punta di diamante del Partito repubblicano, che controlla il governo dal 1998. Vent’anni di repubblicani, dieci di Sargsyan: difficile pensare che un potere così consolidato e ramificato potesse sparire per dieci giorni di manifestazioni. Ma le sue dimissioni – obbligate a fronte delle defezioni di parte dell’esercito e con l’imminente commemorazione del genocidio a rendere l’ordine pubblico nella capitale ingestibile – non sono un atto isolato. Ci sono meccanismi di alleanza che si stanno sgretolando e che ancora non hanno assunto una nuova geografia.

Continua a leggere: Una rivoluzione di velluto nel cuore dell’Eurasia


 

Armenian Prime Minister Serzh Sarkisian (L) meets with anti-government protest leader Nikol Pashinyan (R) at the start of a televised meeting that he left shortly after it began in an hotel in Yerevan on April 22, 2018, denouncing the opposition's "blackmail" after 10 days of mass demonstrations against an alleged power grab by Sarkisian. - Opposition supporters have criticised the 63-year-old leader over poverty, corruption and the influence of powerful oligarchs. Under a new parliamentary system of government, lawmakers elected him as prime minister last week. Constitutional amendments approved in 2015 have transferred power from the presidency to the premier. (Photo by Vano SHLAMOV / AFP) (Photo credit should read VANO SHLAMOV/AFP/Getty Images)

Sargsyan incontra il leader delle proteste Nikol Pashinyan, che a breve lo sostituirà nell’incarico di primo ministro (Foto di VANO SHLAMOV/AFP/Getty Images).


1960 – Il Congo (attuale Repubblica Democratica del Congo) ottiene l’indipendenza dal Belgio dopo 52 anni.


Patrice Lumumba - Wikipedia

PATRICE LUMUMBA

 

Pochi anni e si compie il destino di Lumumba, che lascia dietro di sé un’eredità enorme con cui l’Africa ancora si misura. Troppo in troppo poco tempo. Un quinquennio forse la sua vita politica, pochi mesi quella di uomo di governo.

Capo del primo esecutivo del Congo indipendente il 30 giugno 1960, giorno della festa e del trionfo, a settembre viene allontanato dal potere, accusato di ogni infamia in un crescendo di umiliazioni, tradimenti e atroci torture, prima della sua barbara uccisione il 17 gennaio dell’anno successivo. Muore lasciando un’immagine di coerenza e determinazione che incarna valori profondi e inalienabili.

Continua a leggere: In memoria di Lumumba ( PUBBLICATO DI SEGUITO SUL NS. BLOG )

 


Carta di Laura Canali, 2015

Carta di Laura Canali, 2015


1963 – Cerimonia d’incoronazione di papa Paolo VI, eletto il 21 giugnoIn occasione della sua beatificazione, il 19 ottobre 2014, avviene il primo incontro pubblico tra i due papi Benedetto XVI e Francesco.


1989 – Il colonnello dell’esercito del Sudan ‘Umar Ḥasan Aḥmad al-Bašīr rimuove il governo di al-Mahdi con un colpo di Stato e assume la carica di presidente, che ha mantenuto fino all’11 aprile 2019.

Nel marzo 2009 la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di cattura contro al-Bašīr per crimini di guerra e contro l’umanità (l’accusa di genocidio è caduta, invece, per mancanza di prove) in relazione alle responsabilità negli avvenimenti del conflitto in Dārfūr. Il suo governo è stato implicato anche nella seconda guerra civile sudanese, durata più di vent’anni e conclusasi con la scissione del Sud.


Carta di Laura Canali - 2011

Carta di Laura Canali – 2011


2012 – Dopo aver vinto le elezioni il 24 giugno, il presidente del partito Libertà e Giustizia, il Fratello musulmano Mohammed Morsi, assume la carica di presidente dell’Egitto. Verrà destituito con un colpo di Stato il 3 luglio del 2013. Sotto processo per spionaggio, morirà in tribunale il 17 giugno 2019.


2017 – Muore Simone Veil, sopravvissuta all’Olocausto e presidente del Parlamento europeo dal 1979 al 1982.

Simone Veil e il sogno di un'Europa sempre più democratica - il Dolomiti

SIMONE VEIL

 

 


2021 – Muore Donald Rumsfeld, segretario alla Difesa degli Stati Uniti durante la presidenza di Gerald Ford tra il 1976 e il 1977 e quella di Geroge H.W. Bush tra il 2001 e il 2006.

Per approfondire: L’approfondimento di Dario Fabbri: L’America di Donald Rumsfeld

 

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