HANNAH GOSLAR — foto Repubblica
foto Revista Velvet
ANSA.IT — 29 OTTOBRE 2022 – 16.35
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/10/29/morta-hannah-goslar-amica-di-anna-frank-detenute-insieme-a-bergen-belsen_9849a675-cf3e-4d0a-906c-b729e69e80d2.html
Morta Hannah Goslar, amica di Anna Frank, detenute insieme a Bergen-Belsen.
Si erano incontrate ad Amsterdam, poi in campo di concentramento
Una foto di Anna FranK davanti al Centro Studi a lei dedicato a Berlino
Una immagine di Anna Frank
Annelies Marie Frank, detta Anne – chiamata Anna Frank in italiano (Francoforte sul Meno, 12 giugno 1929 – Bergen-Belsen, febbraio o marzo 1945)
È morta all’età di 93 anni Hannah Goslar, una delle migliori amiche di Anna Frank che come lei fu detenuta nel campo di concentramento nazista di Bergen-Belsen durante la seconda guerra mondiale.
Lo riporta il Guardian.
Goslar era nata nel 1928, la sua famiglia fuggì dalla Germania nel 1933 stabilendosi ad Amsterdam, dove le due bambine si incontrano a scuola. Persero i contatti nel 1942 quando la famiglia Frank si nascose per sfuggire ai nazisti. Goslar e la sua famiglia furono arrestate dalla Gestapo nel 1943 e deportate a Bergen-Belsen l’anno successivo. Lì, si incontrarono di nuovo nel febbraio 1945, poco prima della morte di Anna Frank.
Hannah Goslar e la sorella Gabi furono gli unici membri della loro famiglia a sopravvivere. Goslar in seguito emigrò a Gerusalemme, dove sposò Walter Pick. La coppia ha avuto tre figli, 11 nipoti e più di 31 pronipoti: “Questa è la mia risposta a Hitler”, diceva la Goslar. Hannah, o Hanneli come la chiamava Anna nel suo diario, era una delle su migliori amiche: si conoscevano fin dall’asilo. Hannah ha sempre condiviso i ricordi della loro amicizia e dell’Olocausto.
IL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI BERGEN-BELSEN
Il campo di concentramento di Bergen-Belsen (o comunemente Belsen) era un campo di concentramento nazista situato nella bassa Sassonia, a sud-est della cittadina di Bergen, vicino a Celle. Adibito fino al 1943 unicamente a campo per prigionieri di guerra, negli anni che seguirono vi vennero internati anche ebrei, criminali comuni, prigionieri politici, zingari, e omosessuali. I prigionieri russi furono isolati in una apposita sezione del campo. Tra il 1943 e il 1945 si stima che circa 50000 persone morirono nel campo, di cui oltre 35000 di tifo nei primi cinque mesi del 1945.
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Quando gli inglesi e i canadesi della 11ª Divisione Corazzata dell’esercito britannico sotto il comando di Bernard Montgomery liberarono il campo il 15 aprile 1945 si trovarono di fronte ad uno spettacolo orrendo. Vi trovarono circa 60 000 prigionieri, una gran parte dei quali moribondi o in pessime condizioni di salute, e migliaia e migliaia di corpi insepolti o accatastati all’interno e nei pressi del campo.
Le strutture del campo di Bergen-Belsen dovettero essere bruciate con i lanciafiamme dagli inglesi stessi per combattere l’epidemia di tifo e l’infestazione da pidocchi. Ci vollero settimane a riportare la situazione sotto controllo, settimane durante le quali non si riuscì ad evitare la morte di oltre 13.000 ex-prigionieri, ormai troppo debilitati per sopravvivere. Una speciale cerimonia segnò il 21 maggio 1945 la distruzione delle ultime baracche del campo.
La liberazione del campo ebbe vastissima eco nell’opinione pubblica inglese e americana. Le immagini dei cadaveri insepolti e delle migliaia di persone moribonde furono pubblicate con grande rilievo sulla stampa, mentre le interviste ai sopravvissuti svelarono in modo inequivocabile la brutalità dei campi di concentramento nazisti.
aprile 1945 — Liberazione del campo di concentramento di Bergen-Belsen
Oakes, H (Sgt), No 5 Army Film & Photographic Unit
Donne sopravvissute a Bergen-Belsen
Corpi in una fossa comune a Bergen-Belsen, 15 aprile 1945
Lieutenant (Lt) Alan Moore
Il Dott. Fritz Klein ( dottore tedesco del campo ) in una fossa comune di Bergen Belsen, 23 aprile 1945
TESTO E FOTO DA :
https://it.wikipedia.org/wiki/Campo_di_concentramento_di_Bergen-Belsen
Mappa dei campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale
Quegli ammassi di corpi fanno pensare ad una tragica scultura creata dall’inferno degli uomini.