IL MANIFESTO : STASERA ALLE 21.30 – SPOGLIO IN DIRETTA DELLE PRIMARIE AI GAZEBO DEI NON-ISCRITTI

Rottura o Riverniciatura? Cambiamento o Continuità? Schlein o Bonaccini?

La parola alla nostra community di lettrici e lettori e naturalmente al popolo dei gazebo chiamato a decidere se confermare o ribaltare il responso degli iscritti del Partito Democratico.

Il manifesto seguirà il voto delle primarie con una diretta televisiva sulla sua piattaforma e sul sito. 

Le voci degli elettori ai seggi, i collegamenti dalla sede centrale del Nazareno a Roma, le opinioni di politici e osservatori. Saranno con noi per commentare i risultati: Rosy Bindi, Goffredo Bettini, Antonio Floridia, Vincenzo Vita e Domenico De Masi.

I lettori e le lettrici potranno commentare e interagire tramite lo spazio del Collettivo digitale, basterà loggarsi con le stesse credenziali del sito del manifesto ed essere muniti di abbonamento o membership attiva.

Il manifesto sperimenta un nuovo formato, diventa una web tv per una sera, grazie all’incontro tra la redazione e il progetto del regista Gregorio Paolini.

Domenica 26 dalle 21.30 la direttrice Norma Rangeri conduce una diretta nutrita di ospiti e collegamenti. Ci saranno in studio i nostri cronisti parlamentari Andrea Fabozzi e Micaela Bongi. Giuliano Santoro, inviato sul campo, ci racconterà il clima nei gazebo allestiti per il voto da vari quartieri di Roma, mentre Andrea Carugati trasmetterà tutti gli aggiornamenti in diretta dalla sede del Nazareno. Si collegheranno per commentare i risultati anche Rosy Bindi, Antonio Floridia, Goffredo Bettini, Vincenzo Vita e Domenico De Masi.

La diretta sarà visibile sulla homepage del sito ma sarà anche possibile interagire con gli ospiti entrando nel Collettivo digitale, lo spazio che il manifesto dedica al confronto con i lettrici e lettori.

L’occasione per questo esperimento di televisione web sono le primarie del Partito Democratico, un appuntamento che non riguarda solo gli iscritti o gli elettori chiamati in causa, in quanto può segnare una svolta per gli equilibri dell’intero arco parlamentare e in modo particolare tra le forze dell’opposizione. I due candidati alla segreteria incarnano due ricette abbastanza divergenti per il tanto atteso “rilancio del partito”.

Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna, interno alla dirigenza e di ex area renziana, ha in mente una formazione di stampo liberal progressista, pragmatica e affidabile, in linea con la mai dimenticata “agenda Draghi”.

Elly Schlein, esterna al partito e vice presidente della regione Emilia Romagna, propone una sterzata a sinistra, con una rinnovata attenzione alle politiche redistributive e una maggiore sensibilità ai bisogni di giovani, precari e minoranze.

Bonaccini ha vinto il primo round delle primarie tra gli oltre 150mila iscritti del Pd è dato in vantaggio anche al ballottaggio. Ma Schlein potrebbe recuperare soprattutto grazie al voto nelle grandi città.

La sfida è aperta e la posta in gioco alta per la sinistra in Italia.

Segui lo spoglio dei risultati in diretta sulla homepage del manifesto, domenica 26 febbraio, alle 21.45

Unisciti al dibattito già da ora nel Collettivo digitale.

Per approfondire:

Il dovere di scegliere la speranza | di Norma Rangeri

Bonaccini in cerca di voti nelle grandi città | di Andrea Carugati

Bonaccini – Schlein: scintille su Meloni e lavoro | di Andrea Carugati

La contraddittoria scommessa della giovane Elly Schlein | di Paolo Favilli

Con Bonaccini il ritorno al futuro del renzismo| di Andrea Carugati

Fenomenologia del candidato Bonaccini, alias Mister Wolf | di Antonio Floridia

Schlein: il mio Pd sarà credibile nella difesa dei più deboli| di Andrea Carugati