FEDERICA LONATI, Al Museo Prado di Madrid la mostra che espone il retro delle opere d’arte – ARTRIBUNE, 27 NOVEMBRE 2023

 

 

ARTRIBUNE – 27 NOVEMBRE 2023

Al Museo Prado di Madrid la mostra che espone il retro delle opere d’arte

 

Al Museo Prado di Madrid la mostra che espone il retro delle opere d’arte

 

Un’inedita esposizione svela il retro di un centinaio di dipinti, antichi e contemporanei, alla scoperta dei segreti nascosti nel lato b delle opere

 

 

di Federica Lonati

 

 

Al Museo Prado di Madrid la mostra che espone il retro delle opere d’arte

Rembrandt Harmensz. van Rijn, Artista en su estudio, 1628, Boston, Museum of Fine Arts. Zoe Oliver Sherman Collection given in memory of Lillie Oliver Poor

 

 

Visitare la mostra Reversos, al Museo del Prado, è come oltrepassare lo specchio di Alice nel Paese delle Meraviglie. Si entra, infatti, in un’altra dimensione, diversa rispetto alla fruizione tradizionale della pittura, accedendo a una serie di immagini e di informazioni normalmente riservate agli addetti ai lavori. Le immagini occulte, enigmatiche o curiose, talvolta anche sorprendenti e misteriose che appaiono sul retro dei dipinti.

 

 

Reversos, installation view at Museo del Prado, Madrid, 2023. Photo © Museo Nacional del Prado

LA MOSTRA ” REVERSOS ” AL MUSEO DEL PRADO– NOVEMBRE 2023
Photo@Museo Nacional del Prado

 

 

Reversos, installation view at Museo del Prado, Madrid, 2023. Photo © Museo Nacional del Prado

foto come sopra

 

 

Reversos: la mostra al Prado di Madrid

 

Nella storia dell’arte, molti hanno dipinto su entrambi i lati della superficie pittorica, per ragioni di economia di mezzi, oppure solo come prova o semplice studio. In generale, il lato B di una tavola o di una tela porta impressi sigilli, etichette o scritte che permettono di identificarne le proprietà, le vendite, i prestiti, gli inventari, i trasporti; ma anche note dell’autore o segni più o meno evidenti del processo creativo. Il progetto di Miguel Ángel Blanco (Madrid, 1958) – artista naturalista spagnolo al quale il Prado ha affidato la cura della mostra – non è solo quello di svelare al pubblico il retro di un centinaio di opere, dall’antichità ai giorni nostri. “Mettere a nudo” i quadri della collezione e dei depositi del museo ed esporre alcuni importanti prestiti internazionali – come l’Autoritratto come pittore di Van Gogh del Museo di Amsterdam o la celeberrima Maschera vuota di René Magritte, proveniente da Düsseldorf, mai esposti prima in questa sede – serve per dimostrare che il recto di un’opera d’arte può avere un valore estetico, semantico e documentario pari, se non talora persino superiore al suo verso.

 

 

Reversos, installation view at Museo del Prado, Madrid, 2023. Photo © Museo Nacional del Prado

 

 

 

Vik Muniz, Verso (Las meninas), 2018. Courtesy of the artist and Elba BenítezVik Muniz, Verso ( Las Meninas ), 2018 – Cortesia dell’artista Elba Benitez

 

 

 

Annibale Carracci e alunni, El Éxtasis de la Magdalena (anverso), 1585-1600, Museo de Belas Artes da Coruña, deposito del Museo Nacional del Prado

Annibale Caracci e allievi, L’estasi di Maria Maddalena, 1585-1600- Museo delle Belle Arti di Coruña,  deposito del Museo Nazionale del Prado

 

 

Da Las Meninas a Fontana e Pistoletto

 

Il concept è frutto di un’indagine durata sette anni, il cui punto di partenza è Las Meninas di Velázquez, icona del museo. Una buona porzione del celebre capolavoro è infatti occupata dal dorso di una tela che l’autore stesso sta dipingendo. La mostra si apre proprio con la copia contemporanea del retro de Las Meninas  – Verso (las Meninas) – opera concettuale firmata dal brasiliano Vik Muñiz nel 2018.  Strutturata per capitoli tematici, prosegue con una serie di ritratti o autoritratti di pittori dietro alla tela, fra i quali spiccano un piccolo RembrandtArtista nel suo studio (dal Museum of Fine Arts di Boston), che ricorda per atmosfera il quasi coevo Velázquez de La Meninas; agli antipodi temporali, il bellissimo Cavalletto con tela che Michelangelo Pistoletto applica a uno dei suoi celebri specchi (prestito del Museo Reina Sofia). L’opera più antica in mostra è una tavoletta quattrocentesca di Beato Angelico del Prado, Il Funerale di Sant’Antonio Abate, il cui retro è tappezzato di antichi timbri ed etichette; la più recente, invece, sono tre libri-scatole (della serie La Biblioteca del Bosco) realizzati dallo stesso curatore Miguel Angel Blanco nel 2020, raccogliendo la polvere accumulata sul dorso della Trasfigurazione del Signore, opera di Penni e Giulio Romano.  Nel mezzo, senza ordine cronologico né gerarchie di autori, si susseguono e dialogano tra loro tele, tavole, fotografie e opere di epoche e materiali diversi, firmate anche da grandi artisti come Tiziano, Albani, Tiepolo, Mengs, Bronzino, Annibale Carracci; e ancora Goya, Kirchner, Fontana, Mirò, Tàpies e Sophie Calle, alcune delle quali mai viste prima al Prado.

 

Martin van Meytens, Monja arrodillada (anverso), 1731, National Museum, Stoccolma

Martin van Meytens, Monja arrodillada (anverso), 1731, National Museum, Stoccolma

 

Reversos: il percorso espositivo

 

Impossibile enumerare le tante curiosità e le sorprese di questa mostra davvero appassionante. Graziosi trompe l’oeil, come Il gatto goloso che attraversa la tela per mangiarsi le aringhe, olio su tela di Luis-Leopold Boilly del 1800; intense istantanee come Georgia O’Keeffe di spalle che carica due tele, fotografata nel 1921 da Alfred Stieglitz; immagini proibite, come la Monaca inginocchiata del pittore barocco Martin van Maytensche, sul retro della tavoletta la dipinge di spalle con le natiche nude; o il caso di duplicazioni fantasma come quella sul retro dell’autoritratto attribuito all’italiano Orazio Borgianni (1600-10), immagine del catalogo. E, infine, per dimostrare che anche la scultura può avere un lato B, il Prado espone l’interno dell’armatura estraibile di Carlos V y el furor, bronzo di Leone Leoni (1551-55) che campeggia nella sala antistante la Galleria Centrale.

 

 

Martin van Meytens, Monja arrodillada (reverso), 1731, National Museum, StoccolmaMARTIN VAN MEYTENS

 

NOTA :

autore e link sotto

 

Martin van Meytens realizza questo ritratto di una suora in preghiera. Sul suo volto appare un sorriso. In linea di massima siamo di fronte ad un dipinto religioso di grande devozione, quasi come un riflesso della felicità della preghiera, anche se ovviamente non tutto è come sembra… Dietro di lei, un personaggio  la guarda con interesse. E non vede come prega la suora, appunto.

Se vogliamo sapere cosa vede quella figura lussuriosa alla finestra, dobbiamo girare la tela. Se facciamo così, vediamo con sorpresa sul retro del dipinto le natiche nude della monaca.

Un dipinto erotico e divertente, caratteristico di un’epoca frivola e lussuriosa come il rococò.

Martin van Meytens arrivò in Austria e divenne uno dei ritrattisti alla moda dell’era “mariateresiana”. I suoi modelli erano persone come Maria Antonietta, Maria Teresa d’Austria o Francesco I, ognuno dipinto con una parrucca più eccentrica.

Ma l’artista si è permesso di tanto in tanto di realizzare anche quadri come questo, dove prende in giro un po’ il cattolicesimo. E Meytens fu un protestante convinto per tutta la vita.

 

 

https://historia-arte.com/obras/monja-arrodillada

 

 

foto da : https://cultura.tiscali.it/

 

 

 

Il tema trattato, così come il percorso di visita libero e aperto, la presenza di autori contemporanei e il tipo di allestimento immerso nell’oscurità, tra pareti dipinte di nero, sono inusuali per il Prado. Una serie di piedestalli ben illuminati permette di ammirare i tanti dipinti bifronti, così come ogni recto e il suo corrispondente verso, valorizzando anche il tipo di supporto delle opere. Si scopre, infatti, che la tela e il legno sono solo due dei tanti materiali naturali usati per dipingere insieme a lavagna, rame, vetro, ceramica, cera, terracotta e persino il sughero.

In questa esplorazione intima del quadro come oggetto tridimensionale non poteva mancare un’attenzione al telaio, sia come supporto sia come simbolo di Cristo, per i frequenti incroci di asticelle. E tra i telai, colpisce un frammento piuttosto ammalorato (mal ridotto, in pessime condizioni ) del supporto originale pieghevole di Guernica, di Picasso, ritrovato negli ultimi anni e oggi conservato al Reina Sofia.

 

Federica Lonati

 

Madrid//fino al 3 marzo 2023
Reversos
Museo del Prado

www.museodelprado.es

 

 

 

NOTA ULTIMA:

 

 

IL PALAZZO MUNICIPALE DELLA CITTA’ DI CORUNA (La Coruña )
Diego Delso

 

 

Provincia della Coruña - Wikivoyage, guida turistica di viaggio

Provincia della Coruña di cui la città è la capitale

da : https://it.wikivoyage.org/wiki/Provincia_della_Coru%C3%B1a

 

 

Galizia alla Fine della Terra | Terre Celtiche Blog

La Coruña è la regione nord-ovest della GALIZIA, che a sua volta rappresenta la zona a nord-ovest della Spagna

 

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La capitale della Galizia è Santiago di Campostela

 

 

 

 

Le città  ( dove c’è il pallino o quadrato )  con le regione relative

da : /it.123rf.com/

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1 risposta a FEDERICA LONATI, Al Museo Prado di Madrid la mostra che espone il retro delle opere d’arte – ARTRIBUNE, 27 NOVEMBRE 2023

  1. DONATELLA scrive:

    Divertente e insolita questa mostra.

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