video Mondadori 1h 16 min. ca — Le radici storiche di un conflitto secolare – Parla::: LORENZO KAMEL, Terra contesa Israele, Palestina e il peso della storia, CAROCCI EDITORE, 2023 ( 1a ristampa )

 

al min. 4.17  inizia a parlare il Prof. Lorenzo Kamel ( prima notizie sul corso valido come punteggio )  – 15 gennaio 2024

 

il prof. Kamel finisce la sua lezione al min/ora :  1h.02  e iniziano le domande . 1.  Il dominio turco  : quale rapporto con la popolazione ebraica– 2. Il Sionismo come movimento politico e le forze europee.  Come si è formata questa mentalità isolazionista che lei ci ha presentato / se è in rapporto al tipo di vita che gli Ebrei facevano in Europa che, in seguito, hanno esportato. Se c’erano degli elementi che erano contrari..

 

Lo scoppio della guerra arabo-palestinese-israeliana del 1948 rappresentò una sorta di tsunami per l’intero Medio Oriente, con ripercussioni tuttora visibili anche a livello globale. Non fu l’inizio del più lungo conflitto della storia contemporanea, bensì la fase finale di uno scontro iniziato almeno sei decadi prima. La lezione fa luce sulle radici più profonde di tale retroterra, riavvolgendo il filo del discorso intorno a un concetto che lega quel tragico passato a un funesto presente: «il rifiuto».

 

Si parlerà di: Palestina a cavallo del Novecento. Si stima che nella Palestina degli anni Sessanta dell’Ottocento vivessero circa 411.000 individui. Chi erano queste persone? Dove vivevano e come si autopercepivano? «Rifiuto» e «separazione». Nel 1907 l’ottavo congresso sionista creò un dipartimento per la colonizzazione della Palestina, inviando a questo scopo Arthur Ruppin, il cui obiettivo era di dar vita a «un contesto ebraico e un’economia ebraica chiusa, in cui produttori, consumatori e intermediari siano tutti ebrei». Il concetto di «rifiuto» era ben presente nell’approccio e nella mentalità di Ruppin. Muri fisici e mentali. I primi «scontri strutturali» tra le diverse comunità vennero registrati a Giaffa nel marzo del 1908, per poi proseguire negli anni successivi. Nell’arco di appena due decadi si registrarono un numero di casi di violenze di massa di gran lunga superiore rispetto ai complessivi quattro secoli precedenti. Il primo omicidio politico nella comunità sionista in Palestina. Jacob Israel de Haan (1881-1924), giurista olandese che si oppose con forza ad alcuni aspetti del sionismo, fu vittima di quello che è considerato il primo omicidio politico avvenuto all’interno della comunità sionista nella Palestina mandataria. Il suo omicidio è lo specchio di fratture dense di significati. L’extra-territorializzazione della terra. La questione della extra-territorializzazione della Palestina fu quella che più colpì l’inviato britannico John Hope-Simpson nel corso dei sopralluoghi che compì in loco nel 1929. A questo proposito notò che «Il risultato dell’acquisto di suolo in Palestina da parte del Fondo Nazionale Ebraico è che la terra è stata extraterritorializzata. Cessa di essere terra da cui l’arabo può trarre vantaggio, ora o in qualsiasi momento futuro». Alla data del dicembre 1946, anno dell’ultima rilevazione ufficiale effettuata in materia, la somma di suolo acquistato dalle organizzazioni sioniste corrispondeva al 6 percento del totale della terra oggetto della spartizione suggerita dall’ONU.

 

 

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Terra contesa

 

 

Terra contesa

Israele, Palestina e il peso della storia

Lorenzo Kamel

  • EDIZIONE:   Maggio 2022
  • ULTIMA RISTAMPA:   1a 2023
  • COLLANA:   Frecce
  • CAROCCI EDITORE, 2023

 

Il volume fa luce sulle origini più profonde di una disputa iniziata molto prima del 1947, l’anno della partizione della Palestina da parte dell’ONU. Il ruolo delle religioni, lo sviluppo e la cristallizzazione delle identità, il possesso della terra, le strategie delle grandi potenze e quelle dei paesi arabi, l’antisemitismo e le discriminazioni, le prospettive dal basso degli abitanti che da oltre un secolo si contendono pochi chilometri quadrati: ognuno di questi tasselli è parte di un mosaico in cui spiccano le cicatrici della storia e vengono meno le verità assolute proprie di larga parte delle narrazioni correnti. Avere il controllo di questi luoghi millenari significa interpretarne il passato. È un aspetto che è rimasto costante nel corso dei secoli. Solo gli interpreti sono cambiati.

 

 

Nota sulle traslitterazioni e traduzioni
Introduzione. La semplificazione dell’“altro”


1. Il baricentro degli equilibri
Un «Jewish client State»/Imperialismo culturale: l’influenza del Palestine Exploration Fund/Suez e Cipro, il baricentro degli equilibri

2. Palestinesi, arabi ed ebrei
Chi sono i palestinesi?/La crescita demografica/Che cos’è la Palestina?

3. La terra di chi?
Il contesto riformista/La classificazione della terra

4. L’impatto del sionismo
«Leshana haba’ah biYerushalaim!»/Sionismo travisato/Gli effetti sul campo

5. Sion-Londra: «il punto archimedeo»
L’ascesa di Berlino/Nonostante tutto, Londra/Antisemitismo made in England: verso la Dichiarazione Balfour

6. Garden Suburb, alle radici della Dichiarazione Balfour
I “non ebrei” di Palestina/La “Dichiarazione Lloyd George”/Tempi messianici/La “porta della speranza” di Mark Sykes/Gli anni del Garden Suburb, il punto di svolta

7. Hajj Amīn al-H. usaynī e il Supremo consiglio musulmano: la longa manus di Londra
Imperium in imperio/Il “Gran Muftī” di Gran Bretagna?/I perché di una nomina/Verso una nuova storiografia palestinese

8. Il Mandato di Palestina: la legittimazione del processo di semplificazione
I nuovi volti del colonialismo/La Conferenza di Sanremo: un diritto esclusivo ebraico sulla Palestina?/La nomina di Samuel e l’entrata in scena di Churchill/La creazione dell’Emirato di Transgiordania

9. Il ruolo delle Nazioni Unite: due diritti, una terra
Profughi arabo-palestinesi e profughi ebrei/Gli ebrei espulsi dai paesi arabi

10. Il tentativo di “rientrare nella storia”
La percezione degli archivi/Il deficit archivistico/Il caso di Abu Dis/Gli archivi in fieri

Conclusioni. Disimparare per reimparare

Il processo di appropriazione
Il processo di fossilizzazione
Il processo di semplificazione


Note
Abbreviazioni
Bibliografia
Indice dei nomi

 

 

 

 

 

Lorenzo Kamel

Lorenzo Kamel

Ha insegnato e condotto ricerche in università italiane ed estere, tra cui l’Università di Harvard – presso cui ha afferito per quattro anni –, la Albert-Ludwigs-Universität Freiburg – dove è stato Marie Curie Fellow – e l’Università Ayn Shams del Cairo. Dal 2018 è professore associato di Storia globale e Storia del Medio Oriente e del Nord Africa all’Università di Torino e direttore delle collane editoriali dell’Istituto Affari Internazionali (IAI). Ha vissuto in Israele – conseguendo anche un master biennale in Israel Studies alla Hebrew University – e in Palestina, dove ha trascorso un anno all’Università Birzeit. Tra i suoi volumi: Ripensare la Storia (2021), The Middle East from Empire to Sealed Identities (2019), Imperial Perceptions of Palestine: British Influence and Power in Late Ottoman Times (2015).

se vi interessa, nel link trovate un profilo del prof. Kamel che direi esauriente
https://www.sissco.it/soci/kamel-lorenzo/

 

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