GABRIELLA COLARUSSO, Chi sono gli sciiti di Kataib Hezbollah, la milizia filo-Iran che vuole cacciare gli americani dall’Iraq -REPUBBLICA  22 APRILE 2024

 

Gli Usa operano in Iraq e Siria dal 2014 – all’ombra della coalizione internazionale di cui fa parte anche l’Italia – ufficialmente per combattere l’Isis, dichiarato sconfitto militarmente nel 2017 in Iraq e nel 2019 in Siria.

Alla luce delle ripercussioni in Iraq e in tutto il Medio Oriente della guerra tra Hamas e Israele, negli ultimi due mesi si sono intensificati gli scambi di fuoco tra forze irachene filo-iraniane e forze statunitensi. Il 4 gennaio scorso, per la prima volta dopo 4 anni, gli Stati Uniti hanno bombardato la capitale Baghdad uccidendo un leader di un gruppo armato filo-governativo iracheno sostenuto dall’Iran.

DA :

ANSA.IT — 10 GENNAIO 2024
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2024/01/10/iraq-premier-sudani-chiede-ritiro-delle-forze-usa_3079e0a9-06e0-4ada-9b5b-386f5972f471.html

 

 

 

REPUBBLICA  22 APRILE 2024
https://www.repubblica.it/esteri/2024/04/22/news/kataib_hezbollah_iraq_milizia_chi_sono-422697259/

 

Chi sono gli sciiti di Kataib Hezbollah, la milizia filo-Iran che vuole cacciare gli americani dall’Iraq

 

 

 

Iraq - Wikipedia

IRAQ

1È uno dei 51 Stati che hanno dato vita all’ONU nel 1945

 

 

 

 

 

AFP or licensors
AFP or licensors   DA SINISTRA  SOLEIMANI E IN SEGUITO  AL-MUHANDIS

 

Fondata da Abu Mahdi al-Muhandis, braccio destro di Soleimani, ha combattuto contro l’Isis e a fianco di Assad in Siria e fa parte della coalizione di gruppi che dal 7 ottobre ha preso di mira le basi Usa in Siria e in Iraq.

Nella notte tra domenica e lunedì le forze della coalizione internazionale in Siria sono tornate nel mirino dei gruppi iracheni filoiraniani: diversi razzi sparati dalla provincia di Ninive ( NINAWA — sotto Mosul, a sin. di Arbil ) )  sono caduto nei pressi della base di Kharab al-Jir, nel Nordest del Paese, e del campo petrolifero di al Omar nell’Est dove stazionano le truppe Usa. “Nessun membro del personale americano è rimasto ferito”, ha confermato il direttore dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdel Rahmane, un’organizzazione con base a Londra che ha buone fonti in tutta la Siria. Almeno un razzo è caduto dentro il compound di Kharab al-Jir, secondo Rahmane, che attribuisce la responsabilità dell’attacco alla “Resistenza islamica in Iraq”, una nebulosa di gruppi armati filo-iraniani che tiene sotto scacco anche le autorità elette del Paese.


 

È la stessa rete che ha compiuto la maggior parte degli attacchi contro i soldati americani della coalizione tra metà ottobre e inizio febbraio in Iraq e Siria. In un raid con i droni a gennaio hanno ucciso tre soldati americani nel mezzo del deserto giordano, al confine con la Siria spingendo Washington a colpire diverse posizioni filo-iraniane tra la Siria e l’Iraq. Un dialogo indiretto con Teheran ha messo fine agli attacchi, ma la tregua è stata rotta domenica notte.

2003 — invasione americana / inglese

Il principale gruppo della Resistenza islamica in Iraq è Kataib Hezbollah, milizia sciita radicale nata in seguito all’invasione americana del Paese nel 2003 e fedele all’Iran. Il suo fondatore, l’iraniano-iracheno Jamal Jafaar al-Ibrahim, conosciuto come Abu Mahdi al-Muhandis, era il braccio destro del generale iraniano Qassem Soleimani, l’ex capo della forza Quds, la branca estera dei Pasdaran, considerato l’architetto della rete di milizie filorianiane nella regione, dal Libano a Gaza. Al-Muhandis fu ucciso con Soleimani all’aeroporto di Baghdad a gennaio 2020 in uno strike americano ordinato dall’allora presidente Usa Donald Trump.

Kataib Hezbollah, che riceve armi e addestramento dalla casamadre attraverso i libanesi di Hezbollah, si è conquistata consensi e adepti prima con la guerriglia antiamericana e poi nella battaglia contro i sunniti dell’Isis, e si è schierata durante la guerra civile siriana a fianco dell’autocrate Bashar al Assad.

 

La milizia è legata al fronte di Mobilitazione Popolare, l’ombrello che raggruppa tra le 60 e 70 milizie sciite integrate nell’esercito regolare iracheno e che hanno anche una loro proiezione politica in Parlamento.

 

© ANSA/EPA

NOTA :
Mohammed Shia’ Sabbar Al Sudani (in arabo محمد شياع السوداني?Baghdad1970) è un politico iracheno.
Di etnia araba, laureato in Scienze agrarie presso l’Università di Baghdad, nella sua carriera politica ha ricoperto molte cariche istituzionali: sindaco di Amara, governatore della provincia di Maysan, dal 2010 al 2014 ha ricoperto la carica di ministro dei diritti umani nell’esecutivo di Nuri al-Maliki. Nell’ottobre 2022 è stato nominato premier del Paese dal neoeletto presidente del Paese Abdul Latif Rashid.

segue il testo :

Dal 7 ottobre Kataib si è schierata a fianco di Hamas e della Jihad islamica, ma il suo obiettivo politico principale è la cacciata degli americani dall’Iraq, una ipotesi su cui il premier iracheno al Sudani ha intavolato un lungo negoziato con Washington, che però per ora si è concluso in un nulla di fatto. Subito dopo l’attacco di domenica notte si era diffusa la notizia che Kataib Hezbollah aveva annunciato la ripresa delle incursioni contro le basi americane, ma il gruppo ha poi smentito.

 

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