Giovanna Marini all’occupazione del pastificio Pantanella (1971)– un video di interesse storico, straordinario per gli appassionati e vecchi compagni – un ritratto di Giovanna Marini diciamo speciale

 

oggi, e dico putroppo, siamo abituati ad un’altra qualità tecnica– solo tecnica– qui si sente cantare la Marini con una disinvoltura di controvoci, o come si chiamano, che non ricordo di aver sentito in altre incisioni- qui è molto giovane, ha 37 anni

 

 

 

L’ex Pastificio Pantanella è stato un complesso industriale di Roma, situato nel quartiere Prenestino-Labicano, all’inizio di via Casilina, nei pressi di Porta Maggiore.

La Pantanella fu per un paio di decenni (anni cinquanta e sessanta) un’azienda d’avanguardia e di rilievo europeo.

Negli anni sessanta la vasta proprietà passò sotto diverse altre proprietà, fino a quando, dal 1970, il pastificio entrò in una grave crisi finanziaria. I circa 400 dipendenti iniziarono uno sciopero che si protrasse per oltre un anno con l’occupazione della fabbrica, fino all’accordo tra la proprietà e i lavoratori firmato il 24 novembre 1971. Ma i progetti di ristrutturazione dell’azienda, che prevedevano tra l’altro la costruzione di un secondo stabilimento a Latina, non furono mai sviluppati e il pastificio Pantanella chiuse definitivamente.

La struttura rimase abbandonata fino alla fine degli anni ottanta, quando divenne rifugio per centinaia di extracomunitari in un’occupazione abitativa guidata dal fondatore della Caritas don Luigi Di Liegro e dall’associazione United Asian Workers Association (Uawa). Alla fine del 1990 la struttura venne sgomberata.

Gli edifici vennero così acquistati dalla società Acqua Pia Antica Marcia che, tra il 1998 e il 2001, ne ha curato il recupero e la riconversione a residence, su progetto dell’architetto Bruno Moauro.

 

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Molino, biscottificio e silos lato via Casilina.
indeciso42 – archivio personale

 

da : 

Ex Pastificio Pantanella (via Casilina)

https://it.wikipedia.org/wiki/Ex_Pastificio_Pantanella_(via_Casilina)

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