chiara– ne ho ” aggiustato ” un po’–
CARTINA DA :
nella parte nord-est della cartina: Squinzano e Casalabate
L’abbazia di Santa Maria di Cerrate, situata sulla strada provinciale che collega i comuni di Squinzano e Trepuzzi a Casalabate, è uno dei più significativi esempi di Romanico otrantino. Il complesso è attualmente gestito dal Fondo Ambiente Italiano, che nel 2012 ne ha acquisito la proprietà, tramite una concessione trentennale, in seguito a un bando pubblico indetto dalla Provincia di Lecce.
L’ABBAZIA DI SANTA MARIA IN CERRATE
Da poco si è scoperto che l’abbazia fu fondata da Boemondo d’Altavilla nell’XI secolo. Durante il XII secolo, fu anche centro di produzione (soprattutto di cereali). Era abitata dai monaci bizantini che scappavano dalle persecuzioni turche a Bisanzio. La località fu un importante polo religioso e culturale, fino a quando Tancredi d’Altavilla fondò la chiesa dei santi Niccolò e Cataldo, alle porte di Lecce, che divenne il nuovo polo religioso.
La chiesa romanica ha un prospetto a salienti animato da una serie di archetti che fa comprendere la spartizione interna della struttura. La facciata presenta un piccolo rosone al centro, una monofora per lato e il duecentesco portale nel cui intradosso son figurati i rilievi dell’Annunciazione della Vergine, della Visita a santa Elisabetta, dei Magi e della Fuga in Egitto.
Lungo il lato sinistro del tempio, fa bella mostra di sé un portico, risalente anch’esso al XIII secolo, impreziosito da colonne cilindriche e poligonali che reggono dei capitelli figurati. Di fronte al portico è presente un pozzo ornamentale del XVI secolo.
LE FOTO SONO TUTTE DI
– Opera propria
PORTALE DELL’ABBAZIA
PARTICOLARE DEL PORTALE CON I RE MAGI
ALTRO DETTAGLIO
Opera propria
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Nel 1711 l’abbazia venne saccheggiata dai pirati turchi e cadde in uno stato di abbandono, proseguito fino al restauro del 1965 curato dalla Provincia di Lecce. Il complesso rimase di proprietà dell’ente locale fino al 2012, anno in cui è passato al FAI.
I CAPITELLI
L’INTERNO
l’ interno
L’interno è a tre navate ed è coperto da un soffitto costituito da travi, canne e tegole. Del 1269 è il baldacchino posto sopra l’altare maggiore. Di notevole interesse sono gli affreschi duecenteschi e trecenteschi: nelle absidi (Cristo in gloria, Angeli e Santi); nei sottarchi (Santi), lungo le pareti (Vergine col Bambino e Santi). Durante i lavori di restauro furono staccati dalla chiesa alcuni affreschi e trasportati nel vicino museo nel quale sono tuttora esposti: (Dormitio Virginis, Annunciazione della Vergine, Miracolo della cerva, San Giorgio con la principessa, Sant’Anna e san Gioacchino con Maria Vergine, San Demetrio, San Michele e altri Santi).
GLI AFFRESCHI
TUTTE LE FOTO SOPRA SONO DI ::
Opera propria
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SEGUONO LE FOTO DI:
VISTA GENERALE DEGLI EDIFICI
VISTA RAVVICINATA DELLE COSTRUZIONI
TIMPANO DEL PORTALE
FACCIATA DELLA CHIESA VISTA DALLA PORTA
DETTAGLIO DEL PORTALE
ABSIDE
LA CORTE VISTA DA NORD
FOTO SOPRA DI
Opera propria –
SEGUONO FOTO DI : – Opera propria
RESTI DEGLI AFRESCHI
Opera propria
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LO SCRITTO E’ DI WIKIPEDIA :https://it.wikipedia.org/wiki/Abbazia_di_Santa_Maria_a_Cerrate#
MOLTE FOTO SONO DA:
https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Abbazia_di_Santa_Maria_a_Cerrate_(Lecce)?uselang=it
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UNO SCRITTO SUL RESTAURO DEL 2018
Oggi dallo stato degli affreschi di Wikipedia e Commons. wikipedia- ci sembra che i lavori sono andati avanti
ARTRIBUNE:: TESTO E FOTO DA ARTRIBUNE
Valentina Silvestrini
8 ottobre 2018
Il restauro dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate
Che bella questa chiesa, con lo splendore della pietra bianca!