
di co.col. (14/02/2012)
Peynet
(non lo conoscevo in questa veste piccante con tutti quelli uccelli voyeurs …!)
nota di chiara: Ho preso questo articolo, breve ma chiaro, sul sito di 24 ore online, quotidiano, come tutti più o meno sanno, degli industriali, e più precisamente della Confindustria o società degli industriale piccoli medi e grandi. Questo tema, per quel poco (purtroppo) che frequento i giovanissimi e i giovani al disotto dei ventisette anni, è un tema, come certamente concorderete pienamente con me, “di emergenza” e non solo per i ragazzi al di sotto di vent’anni ma forse anche per alcuni adulti.
Adesso però vi racconto come sono stata “troppo brava” (bambina reclam dei baci perugina secoli fa): ho subito verificato se questa Società è affidabile: vi lascerò basiti con la mia precisione, anche se questa volta ho proprio esagerato, ma mi serviva a dire quello che segue che invece mi preme molto: ritengo il mio blog serio serissimo, e comunque è serio l’impegno che ci mettiamo tutti a partire, ovviamente, da me. Ma non posso non accorgermi che “anche lui” blaterare blatera “a volontà” e soprattutto “per forza”-dati i miei soprattutto-e a volte nostri – limiti evidenti a chi legge.
In un momento di umanità, che non è proprio la mia caratteristica principale, direi che blatero “normale”…il famoso “blatero normale” custodito vicino a Parigi, precisamente a Sevrès, insieme al “metro modello” che è lì dal 1795 (durante la Rivoluzione Francese).
Oggi, il nostro metro modello, quello adottato dal SI (Sistema internazionale delle misure) è sempre custodito lì, a Sèvres, pur con tutte le variazione necessarie dovute al materiale di costruzione : ho un’immagine che piacerà ai curiosi come me:
Questa foto straordinaria rappresenta il metro modello custodito a Sèvres a temperature ecc. ecc. ed è costruito in Platinum-Iridium.
N.B. Con questa divertente traversa vi ho liberato del blatero successivo che, devo dire la verità…! Mi succede spesso quando “mi” rileggo, accuso degli attacchi di mal di pancia, di quei veri mal di pancia…da Treccani tutta sul gabinetto! Almeno questo spero sia risparmiato “al mio unico lettore”!
Non riesco però a proibirmi di provare a “basirvi”: ecco la Società dalle cui pubblicazioni è tratto il brano iniziale sugli adolescenti e di cui-adesso – potete avere fiducia:
Sigo, Società italiana di ginecologia ed ostetricia, fondata il 24-11-1892 dal Porf. Pasquale Ercoli e diventata un “Ente morale” con decreto regio n. 3512 dal 24-12-1928. Ovviamente è tuttora “in servizio”! A chi interessa è online.
Mi lasciate finire con alcune immagini “romantiche” del solito Mario Bardelli, inedite anche per me?
TESTO DELLA CANZONE:
“La descrizione di un attimo” (Tiromancino 2000))
La descrizione di un attimo
le convinzioni che cambiano
e crolla la fortezza del mio debole per te
anche se non sei più sola perché sola non sai stare
e credi che dividersi la vita sia normale
ma la mia memoria scivola
mi ricordo limpida la trasmissione dei pensieri
la sensazione che in un attimo
qualunque cosa pensassimo poteva succedere
E poi cos’è successo
aspettami oppure dimenticami
ci rivediamo adesso
dopo quasi cinque anni
e come sempre sei la descrizione di un attimo per me
e come sempre sei un’emozione fortissima
e come sempre sei bellissima
Mi hanno detto dei tuoi viaggi
mi hanno detto che stai male
che sei diventata pazza
ma io so che sei normale
mi chiedi di partire adesso
perchè i numeri e il futuro non ti fanno preoccupare
vorrei poterti credere
sarebbe molto più facile
rincontrarci nei pensieri
distesi come se fossimo
sospesi ancora nell’attimo in cui poteva succedere
E poi cos’è successo
aspettami oppure dimenticami
ci rivediamo presto
fra almeno altri cinque anni
e come sempre sei la descrizione di un attimo per me
e come sempre sei un’emozione fortissima
e come sempre sei bellissima perchè
come sempre sei la descrizione di un attimo
La canzone, bellissima per me, è della band dei Tiromancino, fondata a Roma nel 1989 da Federico Zampaglione a cui, in seguito, si sono aggiunti altri musicisti. La dedicherei con piacere al caro Nemo, se non temessi i suoi gusti raffinati…
Be’ allora la dedico a chi, come me, la musica bella la ama sempre…saltando persino la “dottrina” per il programma “Ballate con noi”, se qualcuno di noi vecchi se lo ricorda!
A proposito di “musica raffinata”, ho cercato disperatamente una serenata di Gabriella Ferri che a me apre il cuore e i polmoni e che non poteva che chiamarsi “Sotto le stelle”. Se la trovate e se potete mandarla, gratitudine infinita vi è assicurata.
Tutti credo saprete (io non lo sapevo) che Gabriella Ferri ha sofferto a lungo di depressione ed è morta nell’aprile 2004 gettandosi dalla finestra, dopo aver precedentemente tentato il suicidio con farmaci.
E’ una stella grande grande qui in una foto che amo particolarmente.
Invece che con “Sotto le stelle”, che non ho, finisco con una serenata bella bella ma assai più realistica: non osando “mai mai più più” dedicare questa serenata al mio dolce Nemo, la dedico a tutte le persone che, avendo amato molto, hanno come me il cuore traboccante di “vecchi ritornelli” che continuano a sembrarci “incantati come la prima volta”.
SEMPRE di Gabriella Ferri
[audio:https://www.neldeliriononeromaisola.it/wp-content/uploads/2012/02/sempre-gabriella-ferri.mp3|titles=sempre – gabriella ferri]
Molto belle e ‘rivelatrici’ le canzoni che hai voluto che ci accompagnassero nella lettura dei testi. Il tuo sano romanticismo rivela che ‘ come sempre sei …. ‘, cioè la giovane ragazza d’ un tempo. Circa i contraccettivi, le tecniche sessuali, ecc. ecc. non sono più ( ammesso e non concesso che lo siano mai state ) pane per i miei ‘denti’. Ma ora, come allora e ancor più, sono certo delle pesantissime responsabilità di una società che, causa il peso della religione cattolica, non educa alla sessualità e la ‘vede’ non come una espressione ‘naturale’ bellissima e ‘universale’, ma come una ‘colpa’ da tenere nascosta. Emblematicamente la tua mamma – come tu l’ hai ‘raccontata- ‘rappresentava’ benissimo l’ atteggiamento che le famiglie oneste e timorate di Dio dovevano tenere nei confronti della ‘bestialità’ sessuale. Ci vorrebbe ben altro del ‘patentino dell’ amore sicuro’ ( ancorché utile ) dei ginecologi ( ma che c’ entra il figoncino ? ): cultura, cultura sessuale ci vuole . ( Che non avesse ragione W. Reich ? )
soprattutto “rivelatrici” ?