31 AGOSTO 2012 ORE 04:48 VITA DI COPPIA….DA REPUBBLICA.IT

 

 

 

nota pedante e pesante di chiara, aiutata a raccogliere dati anche dal suo lavoro: questi rapporti, con tutte le sfumature del caso, oggi sono la norma non l’eccezione, anche senza patti firmati, lo saprete meglio di me che sono vecchia, in fondo affezionata a quello stile che gentilmente in Brasile chiamano: “papai e mamae? (papà mamma)”

 

 

 

TU NON MI BASTI MAI DI LUCIO DALLA (SOLO MUSICA E CHE MUSICA!)

 

 

“gli occhiali” di mario bardelli

 

 

 

 

 

 

 


Padova

Il contratto sessuale “schiava-padrone”
diventa accusa di stalking per il marito

 


La coppia si separa e mentre lui rivendica la validità del patto di sottomissione firmato a suo tempo dalla moglie, lei usa lo stesso documento per denunciarlo per maltrattamenti

 

 

PADOVA – Schiava e dominatore per contratto. Già due anni prima di scambiarsi la fede al dito, una coppia di Padova aveva sottoscritto con una scrittura privata un patto reciproco sadomaso per suggellare l’intesa sessuale. Quel contratto è diventato adesso un elemento di prova a carico del marito, accusato di stalking e maltrattamenti nei confronti della moglie. Quando lei ha chiesto e ottenuto la separazione, alla quale lui si opponeva in ogni modo, a favore della moglie-schiava è ricomparso il vecchio “patto” ed è diventato un atto d’accusa per le violenze del marito.

Lui, quarantunenne gestore di locali pubblici. Lei, 32 anni, commessa. Nel 2006 avevano formalizzato con le nozze il loro sogno d’amore, passo successivo rispetto alla stipula di un atto nel quale erano elencate le dieci regole che avrebbero dovuto seguire nella loro intimità. Già la prima di queste era molto eloquente: “La schiava accetta di obbedire al meglio delle sue possibilità, di concedere se stessa a soddisfare ed esaudire i desideri del suo Padrone. La schiava rinuncia al suo diritto di godimento, piacere, comfort e gratificazione eccetto quello concesso dal proprio Padrone”.

L’anno scorso, dopo un periodo turbolento, la donna ha deciso di lasciare il compagno, di cacciarlo di casa e di denunciarlo per alcuni episodi persecutori. Il marito, che nel frattempo è diventato anche padre, ha tentato di far valere proprie ragioni esibendo il contratto sottoscritto dalla moglie e rifiutando la separazione.

Ma in Italia, a differenza di altri paesi, certi accordi non hanno valore alcune valore legale. Anzi. Lei, quando le pressioni sono diventate moleste, ha preso lo stesso contratto e lo ha allegato alla denuncia presentata alla procura della Repubblica di Padova, che ha messo sotto inchiesta il “padrone” per stalking e maltrattamenti.

Negli ambienti che praticano il sesso in forme estreme come il sadomasochismo, questo tipo di contratti che definisce regole e limiti fa parte del “gioco” è piuttosto diffuso. Tra le regole c’è anche quella che prevede il ricorso a una parola d’emergenza, la cosiddetta “safeworld”, per fermare un gioco che sta diventando eccessivamente pericoloso. Nel contratto della coppia padovana questa parola era “Mario”.

(29 agosto 2012)© Riproduzione riservata

 

 

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1 risposta a 31 AGOSTO 2012 ORE 04:48 VITA DI COPPIA….DA REPUBBLICA.IT

  1. nemo scrive:

    Molto bello il dipinto di Bardelli. Dalla bravo ? Ovvio …. era bolognese ….

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