ambiente cultura politica a bordighera
lunedì 27 gennaio 2014
27 Gennaio: Il Giorno della Memoria. Perché questa barbarie non abbia mai più a ripetersi
[…] Come siamo scesi non siamo riusciti a dirci niente, niente,
niente. Facevo solo così: < Mia mamma, mia mamma ! >
Il nostro cuginetto è arrivato anche lui in Auschwitz.
E’ vissuto per tutto il tragitto, perché quando siamo
scesi, mia cugina mi ha detto: < Tienmi un momento
il bambino ! > E questo piccolo piangeva, piangeva
in continuazione. Aveva due mesi. E nell’ istante che
la sua mamma me l’ ha ripreso, l’ hanno presa col
piccolo e l’ hanno messa dalla parte dove andavano
alla morte. Se l’ avevo io in braccio toccava a me, loro
non andavano a pensare che quello non era mio,
perché le mamme coi bambini non entravano in
campo, andavano direttamente alla morte.
Poveretto ! Forse lui poveretto non ha capito
niente, ma sua sorellina, che aveva otto anni,
ha capito. Eh … caspita! Si chiamava Gina e alla
notte urlava, proprio si alzava in piedi, si alzava
in piedi urlando, proprio si svegliava, forse dormendo
urlava, urlava sempre dalla grande paura che aveva
preso. L’ hanno ammazzata subito. ( Amalia Navarro )