PRIMO PIANO 29 MAGGIO 2014 Il Sole 24 Ore
Domanda di lavoro. Zoom sul sistema produttivo
Più di metà delle imprese ha assunto «under 30»
ROMA
Il rapporto Istat applica lo zoom anche sul sistema produttivo italiano e in un’indagine ad hoc sulla domanda di lavoro da parte delle imprese segnala che nel 2013 circa i due terzi delle medie e grandi imprese manifatturiere e oltre il 50% delle piccole imprese ha assunto giovani under 30. Nel comparto dei servizi ha assunto giovani il 63% delle piccole imprese, il 77% delle medie e il 51,7% delle grandi. Tra gli interventi in grado di portare, nell’attuale contesto congiunturale, a un aumento del numero di occupati «oltre il 71 per cento delle imprese manifatturiere e oltre il 76 di quelle dei servizi segnalano anzitutto una riduzione del cuneo fiscale a carico del datore di lavoro». A seguire, gli imprenditori sondati dall’Istat citano, come fattori in grado di generare maggiore occupazione, la riduzione degli oneri burocratico-amministrativi (60,5 per cento nella manifattura e oltre 66 per cento nei servizi) la riduzione di vincoli al licenziamento (rispettivamente, 52,6 e 49,8 per cento) e maggiori incentivi all’assunzione(43,8 e 52,1 per cento).
Il rapporto sottolinea inoltre l’importanza dell’attività internazionale delle imprese come fattore di crescita e sottolinea che circa il 71 per cento degli operatori all’export opera in più di cinque paesi, ma quasi due terzi del valore dei beni esportati (64 per cento) si deve al 21 per cento di imprese presenti in oltre 25 paesi.
Il rapporto Istat applica lo zoom anche sul sistema produttivo italiano e in un’indagine ad hoc sulla domanda di lavoro da parte delle imprese segnala che nel 2013 circa i due terzi delle medie e grandi imprese manifatturiere e oltre il 50% delle piccole imprese ha assunto giovani under 30. Nel comparto dei servizi ha assunto giovani il 63% delle piccole imprese, il 77% delle medie e il 51,7% delle grandi. Tra gli interventi in grado di portare, nell’attuale contesto congiunturale, a un aumento del numero di occupati «oltre il 71 per cento delle imprese manifatturiere e oltre il 76 di quelle dei servizi segnalano anzitutto una riduzione del cuneo fiscale a carico del datore di lavoro». A seguire, gli imprenditori sondati dall’Istat citano, come fattori in grado di generare maggiore occupazione, la riduzione degli oneri burocratico-amministrativi (60,5 per cento nella manifattura e oltre 66 per cento nei servizi) la riduzione di vincoli al licenziamento (rispettivamente, 52,6 e 49,8 per cento) e maggiori incentivi all’assunzione(43,8 e 52,1 per cento).
Il rapporto sottolinea inoltre l’importanza dell’attività internazionale delle imprese come fattore di crescita e sottolinea che circa il 71 per cento degli operatori all’export opera in più di cinque paesi, ma quasi due terzi del valore dei beni esportati (64 per cento) si deve al 21 per cento di imprese presenti in oltre 25 paesi.
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