PROSEGUE DAL TITOLO: DATI ISTAT:
Nel 2013, il 12,6% delle famiglie è in condizione di povertà relativa (per un totale di 3 milioni 230 mila) e il 7,9% lo è in termini assoluti (2 milioni 28 mila). Le persone in povertà relativa sono il 16,6% della popolazione (10 milioni 48 mila persone), quelle in povertà assoluta il 9,9% (6 milioni 20 mila).
chiara si permette di sintetizzare: almeno
16 milioni e qualcosa in Italia stanno male cioe’ in difficolta’ di sopravvivenza–sicuramente sentono privazioni di vario tipo da come si erano “abituati” negli anni pre-crisi—
adesso, IL FATTO QUOTIDIANO!
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La cosa veramente incredibile è che il governo italiano si stia baloccando con la riforma del Senato, di cui a nessuno, tranne che a Renzi e alla sua banda , interessa qualcosa , mentre ci sarebbero ben altre situazioni da prendere in seria considerazione e su cui impegnarsi affinche l’Italia non vada indietro di secoli ( povertà non certo risolta dagli 80 euro che ricordano molto la social card di Berlusconi, che non si sa che fine abbia fatto, dismissioni di industrie importanti, per cui l’Italia slitta dal novero dei paesi manifatturieri,impoverimento continuo della scuola pubblica, senza la quale nessun paese moderno va avanti( é stata pubblicizzata la messa in sicurezza delle scuole, ma sono i comuni , che il più delle volte non hanno soldi, e le province, che non esistono più, a doverlo fare) , aumento dei tiket nella sanità, per cui la gente non si fa più curare perché non ha i soldi, disastro del nostro territorio, sia in senso geologico che culturale, molte volte sfruttato alla Disney. Certo i motivi per essere dei governanti seri non mancherebbero, ma tutto si riduce a spot elettorali, che non sopportano critiche.