chiara: il tipo di scrittura così stranamente spaziata non è dell’originale, ma è il computer che ha troppe fantasie…mi scuso.
L’occasione della massiccia presenza dei cosiddetti poteri forti,
dall’Italia e dagli USA, è stato il matrimonio di Marco Carrai,
influente consigliere del premier, con Francesca Campana Contarini
(vengono in mente le nobildonne nominate da Paolo Villaggio).
Naturalmente la cerimonia si è svolta nella chiesa di San Miniato,
presidiata da decine di guardie del corpo, con il coro del Maggio
Fiorentino dove ha cantato anche la moglie di Renzi. Insomma una
bicchierata tra amici. Il giornalista riferisce che chi faceva da
trait d’union tra le diverse componenti della variegata brigata di
potenti era Alberto Bianchi, tesoriere delle fondazioni di Renzi ( il
fratello, Francesco Bianchi, presiede il Maggio Musicale ).
“…Bianchi, con aspetto signorile e passo nobiliare, ha tentato di
sdoganare gli aadepti del premier tra banchieri, imprenditori e
blasoni presenti. I risultati sono stati decisamente mediocri, ma i
mondi sono visibilmente distanti… “Lei considera il ruolo politico
di Renzi, è comprensibile, per noi invece è come ad Ascot, nel
Berkshire, ha presente?”, commenta uno degli invitati che sostiene di
essere amico anche di Serra ( del Fondo Algebris). Ascot è noto per
le corse dei cavalli. ” Esattamente, per noi Matteo è un cavallo: lo
abbiamo svezzato, allevato e coccolato. Ci ha dato delle
soddisfazioni. Abbiamo deciso di scommettere su di lui, ora aspettiamo
di vedere se arriva al traguardo da vincente oppure no”. E se perde? “
Il mondo è pieno di purosangue, mi creda, basta allevarli”.
Per molti dei presenti il rischio della scommessa è minimo, fuori da questa
cerchia invece la posta in gioco su quel cavallo è massima: le sorti
del Paese.
( un particolare dall’articolo di Davide Vecchi, su “Il Fatto Quotidiano”,
intitolato “Carrai sposo, i banchieri festeggiano Firenze”)
Nelle televisioni mi pare che non venga mai fuori la rete di poteri che ha creato e sostiene Renzi e con quali reali finalità . Tutto ciò viene lasciato alla nostra immaginazione, che per fortuna abbiamo fervida. Mi pare che nell’ultimo numero di “Piazza Pulita” un giornalista intervistasse uno di ” Forza Italia” in anonimato. Questi affermava che c’erano ben altri poteri dietro Verdini, Renzi e il patto del Nazareno. Mi pare che dicesse anche che il povero Letta” non sa ancora oggi quanti e quali poteri forti si fossero mobilitati per cacciarlo da un giorno all’altro”, con la brutalità divenuta proverbiale ( Enrico sta sereno). Un’altra notizia che è sparita dalle TV è quella dei precedenti finanziari, oggetto dell’attenzione della magistratuta, della famiglia del nostro Caro Leader: frode per reiterati fallimenti dell’azienda familiare di distribuzione stampa, mistero sul mutuo di 500.000 euro concesso dalla locale banca di Credito Cooperativo al padre senza alcuna garanzia,ecc. ecc. Certo, anche i giornalisti e soprattutto i direttori devono pur campare, alla faccia dei pensionati da 500 euro a 1200 circa, dei giovani e meno giovani che non trovano lavoro, di quelli che affollano le mense della Caritas o che sono costretti ad emigrare. Un’altra informazione che vorrei avere è quella sui diversi fondi creati a favore del cavallo vincente ( per ora): chi sono i benefattori? Se ne potrebbe avere un elenco? Dovrebbe essere preoccupazione di un politico rendere pubblico tutto ciò che lo riguarda, soprattutto dei fondi creati per sostenerlo. Ma sicuramente il santino che ci viene presentato è molto più accattiante.
Aggiungo, e mi sembra doveroso, che non tutti i giornalisti sono proni di fronte al potere. Per nostra fortuna ce ne sono, probabilmente molto pochi, il cui fine è ancora la ricerca della verità e in genere sono quelli più bravi, anche se magari meno noti.