ORE 18:41 UN’INTERVISTA AL MIN. POLETTI SULLA FOTO E I RAPPORTI CON BUZZI DEL MESSAGGERO, SEMPRE GRAZIE A JACK’S BLOG—SECONDA CHIARA, SI LEGGE PER CURIOSITA’, MA E’ SENZA SIGNIFICATO—(VEDI COMMENTO AL FONDO)

«Quella foto? Roba vecchia, sgradevole tirarmi in ballo»
di Alberto Gentili

ROMA «Sono stufo di essere tirato in ballo per quella foto del 2010. Come presidente della Lega coop partecipavo a migliaia di iniziative e non potevo conoscere tutti coloro che incontravo. E in ogni caso non c’è alcuna mia responsabilità». Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, non ha gradito la pubblicazione sui giornali di una vecchia foto in cui viene ritratto a tavola insieme all’allora sindaco Alemanno, all’ex capo dell’Ama Panzironi, al dimissionario assessore alla casa Ozzimo e al capo della cooperativa sociale 29 giugno, Salvatore Buzzi, definito dai pm romani «braccio destro imprenditoriale» di Carminati, il presunto boss della mafia romana. Nella stessa sala, un tavolo più in là, la medesima foto ritrae Luciano, un esponente del clan Casamonica.

Ministro Poletti, è finito sui giornali in discutibile compagnia. Cosa risponde?
«Sto tornando in Senato a occuparmi del Jobs act, ho appena posto la fiducia sulla legge delega e non vorrei dedicare altro tempo a quella foto».

Però è la foto del giorno…
«Strano, anche perché è una fotografia molto vecchia e molto conosciuta. Durante l’ultima campagna elettorale romana del 2013, finì anche nei manifesti elettorali contro Alemanno, in quando in quell’istantanea era ritratto uno del clan dei Casamonica».

Nessun imbarazzo?
«Fastidio sì. E’ sgradevole essere tirato ancora in ballo: allora ero il presidente della Lega delle cooperative e se fai il presidente delle Coop o di Confindustria e della Confartigianato o di qualsiasi associazione di qualche rilievo, è ovvio che partecipi a tante iniziative e incontri tante persone».

Anche i mafiosi?
«Guardi che se hai un ruolo pubblico, inevitabilmente partecipi a migliaia di incontri e di certo non puoi conoscere tutti quelli che aderiscono alla stessa iniziativa».

Dunque è sereno?
«Certo, non ho fatto nulla con nessuno e non ci possono essere, e non ci sono, corresponsabilità di alcun tipo. Tanto più che adesso, grazie agli smartphone, ti scattano una foto e in un istante
sei su internet. Avviene tutto alla luce del sole».

Lei ha partecipato anche a diverse iniziative di Buzzi, il braccio destro di Carminati.
«Buzzi lo conoscevo in quanto presidente o vicepresidente della più importante cooperativa sociale di Roma, mi pare si chiami “29 giugno”. Ed è ovvio che sia andato alla sua assemblea di bilancio e che abbia partecipato a delle sue iniziative. Ma la cosa è nata e finita lì. Buzzi non è una persona che ho frequentato in altre occasioni, ho risposto solo a un invito».

 

logo_Il-Messaggero-538x218

 

 

 

SE HA QUALCHE INTERESSE, CHIARA E’ D’ACCORDO CON QUESTO COMMENTO SU JACK’S BLOG

loscalzo1979 ha detto:

Ricordo episodi simili sono accaduti anche a Di Pietro (a pranzo ospite di familiari di mafiosi, se non ricordo male) e ad altre persone.
Finché da questa inchiesta non fosse evidente coinvolgimento di Poletti negli affari criminali, la presunzione d’innocenza esiste ancora


 

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

1 risposta a ORE 18:41 UN’INTERVISTA AL MIN. POLETTI SULLA FOTO E I RAPPORTI CON BUZZI DEL MESSAGGERO, SEMPRE GRAZIE A JACK’S BLOG—SECONDA CHIARA, SI LEGGE PER CURIOSITA’, MA E’ SENZA SIGNIFICATO—(VEDI COMMENTO AL FONDO)

  1. Donatella scrive:

    Sì, sicuramente la presunzione di innocenza non va negata a nessuno: è il livello della politica e di chi ci vive che mi sembra volgere sempre verso il basso. Tutto concorre a favore di un uomo della Provvidenza, che faccia di nuovo arrivare i treni in orario. Mi chiedo perché tutta questa brava gente deva arricchire i ristoranti, sicuramente a spese nostre. D’ora in poi saranno permesse solo cene in famiglia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *