Piovono Ranedi Alessandro Gilioli
Una delle cose che sto imparando in questi giorni di lavoro a Madrid su Podemos è quanto questo partito-movimento spagnolo è stato influenzato dall’Italia: Gramsci, Altiero Spinelli, Pasolini, Bobbio, ma anche parecchie istanze del M5S.
La principale differenza è che loro hanno fatto bene quello che noi abbiamo fatto male: un Movimento 5 Stelle senza padroni e con una vera democrazia di base, una sinistra radicale senza identitarismi ideologici e minoritari.
(nella foto che gli ho fatto mezz’ora fa, Juan Carlos Monederos, uno dei fondatori di Podemos, con il suo iPad personalizzato)
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Sembra che molti popoli, anche lontani dall’Italia, conoscano e amino Gramsci, tranne naturalmente gli italiani.
ma non è vero bimbi, non sono “la maggioranza”, d’accordo, anche perché non lo conoscono, e chi lo conosce, magari, lo identifica con il “colpevole” della scissione di Livorno, in un momento (ricordo appena che era l’anno terribile 1921) che divise un fronte che forse-unito – qualcosa in più avrebbe potuto contro il fascismo. La personalità “dominante” allora direi che quasi con certezza era stato Amedeo Bordiga nella scelta della scissione. L’estremismo, che a mio parere Lenin, nella famosa opera chiama -già nel titolo – giustamente definisce “la malattia infantile del socialismo (o comunismo)”, come tutti sanno, non è fenomeno di oggi. Forse pare addirittura “una forma” costante dell’umano spirito attraverso la quale bisogna passare per superarlo, così come l’adolescenza e la cosiddetta maturità (quando c’è)