——-JOSEF BROSKY: UN SOLO VERSO ( ma che verso! RAGAZZI, e quello di Nietsche, pur notissimo—cosa ne dite? ) E TANTE PAROLE : SI’, SUGGERISCO –A CHI LEGGE–DI RIFLETTERE SULL’ILLUSIONE / QUASI DELIRIO, vista singolarmente // che tanti di noi Quaranta ci siamo fatti sull’URSS—E POI, CHI SE LO RICORDA, SU MAO E LA RIVOLUZIONE CULTURALE?

 

 

” …bisogna avere un caos dentro di sé per generare una stella danzante ” (Nietzsche)

 

 

 

Joseph Brodsky, (Leningrado24 maggio1940 – New York28 gennaio 1996), è stato un poetasaggistadrammaturgo russo naturalizzato statunitense. Brodskij fu insignito del Premio Nobel per la letteratura nel1987 e nel 1991 fu nominato poeta laureato (United States Poet Laureate). Scrisse principalmente in russo, fatta eccezione per i saggi, che scrisse in inglese. È considerato uno dei maggiori poeti russi del XX secolo.

 

 

 

 

 


 

 

………………………..Quello che nel buio sembra

un punto, una cosa sola può essere: una

stella.

(Brodskij)

 

 

 

 

 

 

Accusato nel 63-64 di “parassitismo”, è arrestato nel gennaio 65  (sotto, un piccolo stralcio del processo  che devo aver già pubblicato) è condannato a 5 anni di lavori forzati in esilio nel distretto di Konoša.

 

 

 

« Giudice: Qual è la sua professione?
Brodskij: Poeta, poeta e traduttore.
Giudice: E chi ha riconosciuto che siete poeta? Chi vi annovera tra i poeti?
Brodskij: Nessuno. (senza sfida) E chi mi annovera nel genere umano?
Giudice: Avete studiato per questo?
Brodskij: Per cosa?
Giudice: Per essere un poeta! Non avete cercato di completare l’università dove preparano… dove insegnano…
Brodskij: Non pensavo… Io non pensavo che ci si arrivasse con l’istruzione
Giudice: E come?
Brodskij: Io penso che…(confuso) venga da Dio…
Giudice: Аvete richieste?
Brodskij: Vorrei sapere perché mi hanno arrestato
Giudice: Questa è una domanda non una richiesta
Brodskij: Allora non ho richieste.[9] »

 

 

una curiosità : tutti i testimoni dell’accusa (a cui l’Associazione degli scrittori aggiungerà, al parassitismo, pornografia e la peggiore –non amore della patria) iniziano la testimonianza così : “Io personalmente non conosco Brodskij ma …” —frase che ricorda il famoso “Io, il romanzo di Pasternak non l’ho letto, ma lo disapprovo” pronunciata durante la persecuzione di Pasternak da parte della censura.

 

Tuttavia in un’intervista Brodskij parla del periodo dell’esilio come del più felice della sua vita in quanto può dedicarsi allo studio della poesia inglese, in maniera particolare delle opere di Auden.

 

 

impo:

Il processo al poeta da l’impulso alla nascita del Movimento in difesa dei diritti umani in URSS e attira l’attenzione dell’Occidente sulle violazioni dei diritti umani in Unione Sovietica. La stenografia del processo ad opera di Frida Vigdorova viene diffusa sulle più importanti testate estere come il New leaderLe FigaroEncounter e addirittura letta dalla BBC.

Con la partecipazione attiva dell’Achmatova fu condotta una campagna pubblica in difesa di Brodskij: figure di spicco di questa campagna compaiono la stenografa Frida Vigdorova e Lidija Čukovskaja. Per ben un anno e mezzo queste scrivono lettere e appelli in favore di Brodskij a tutti gli organi giuridici e di partito e cercano di coinvolgere nella campagna tutte le persone più influenti del sistema sovietico, quali Šostakovič,MaršakČukovskijPaustovskijTvardovskij e German. Successivamente, sotto la pressione dell’opinione pubblica sovietica e mondiale (soprattutto dopo il discorso al governo sovietico di Jean-Paul Sartre e di altri intellettuali di fama mondiale) la durata della pena viene ridotta restringendola al periodo già scontato, consentendo così a Brodskij di tornare a Leningrado. Secondo l’opinione di Gordin (anche lui poeta) :

(IT)

« L’impegno dei corifei della cultura sovietica non ha avuto alcuna influenza sulla decisione del partito. Decisivo fu invece l’avvertimento dell’amico dell’URSS Jean-Paul Sartre, secondo il quale, al forum Europeo degli scrittori, la delegazione sovietica avrebbe potuto trovarsi in una situazione difficile a causa del “caso Brodskij”[12] »

 

 

Volgina racconta che Brodskij:

(RU)« не любил рассказывать в интервью о лишениях, перенесённых им в советских психушках и тюрьмах, настойчиво уходя от имиджа „жертвы режима“ к имиджу „self-made man“. » (IT)« non amava raccontare nelle interviste delle privazioni subite negli ospedali psichiatrici sovietici e nelle carceri, abbandonando decisamente l’immagine della “vittima del regime” a favore dell’immagine del “self-made man”.[14] »
(A. Volgina, Iosif Brodskij)

Brodskij stesso, inoltre, affermò in più di un’occasione:

(RU)« Мне повезло во всех отношениях. Другим людям доставалось гораздо больше, приходилось гпраздо тяжелее, чем мне. […] Я-то считаю, что я вообще всё это заслужил. » (IT)« ho avuto fortuna sotto tutti i punti di vista. Altri hanno sofferto molto più di me, hanno avuto una vita più difficile della mia. […] Io invece ritengo di essermi meritato tutto questo. »
(Conversazione tra Brodskij e B. Vajl’)

. Brodskij non abbandonerà mai questa posizione, neanche nel periodo di maggior successo negli Stati Uniti.

Passa sette anni a Leningrado “come escluso”.

 

Nel maggio 1972 Brodskij fu chiamato dall’ОVIR, il dipartimento per i visti e gli stranieri dell’Unione Sovietica. Lì viene posto davanti alla scelta: emigrazione immediata oppure prepararsi a subire quotidiani interrogatori, carcerazioni e reclusioni in ospedali psichiatrici[22][23]. Intanto nel 1964 gli era già capitato due volte di essere ricoverato negli ospedali psichiatrici e questo era stato per Brodskij, stando ai suoi stessi scritti, molto peggio dell’esilio o del carcere.[24][25] Brodskij non esita, a questo punto, a lasciare l’Unione Sovietica[26]. Prima della partenza Vladimir Rafailovič Maramzin propone all’autore di raccogliere tutti i manoscritti delle opere per poterle poi pubblicare clandestinamente in samizdat in Russia una volta espatriato l’autore: risultato di questa proposta fu la prima, e fino al 1992 l’unica, raccolta delle opere di Brodskij in Russia.

 

—ci fermiamo qui perché potrebbe mancarci il lavoro domani, se non il pane…

 

.. comunque (per chi vuole solo i finali felici) tutto bene : va a Vienna, dove conosce Auden che in quel periodo lì risiedeva e che lo prenderà sotto la sua protezione…


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