21:17 DOPO LA SEGNALAZIONE DI NEMO (commento al post sg.) ABBIAMO TROVATO CHE :: ” ANCHE SLOW FOOD SCEGLI GLI OGM ” ! per chi ama partecipare a questo dibattito…grazie a Nemo!

 

 

[audio:https://www.neldeliriononeromaisola.it/wp-content/uploads/2015/10/Consolations-No.1_-by-Jorge-Bolet-Franz-Liszt-HQ-Audio1.mp3|titles=_Consolations No.1_ by Jorge Bolet (Franz Liszt) (HQ Audio)[1]]

 

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    EXPOSED, L’EXPO A NUDO

    di Beatrice Mautino

    Slow Food sceglie gli OGM

    7 luglio2015

    Finalmente anche Slow Food si schieraIMG_2583_2 a favore degli OGM “buoni, puliti e giusti”. Ce lo aspettavamo, ma chi si immaginava che sarebbe successo tutto così in fretta?

    Il 2 luglio, riprendendo un lancio di Repubblica, Michela Marchi scrive, sul sito dell’associazione guidata da Carlin Petrini, un pezzo che elogia il lavoro di uno dei gruppi di ricerca più attivamente coinvolti nello studio e nella produzione di OGM vegetali:

    Belle notizie dall’Università della Sapienza di Roma. Lo studio (pubblicato su Pnas) di un gruppo di ricercatori del dipartimento di Biologia e Biotecnologie Charles, coordinato da Felice Cervone, Giulia De Lorenzo e Simone Ferrari hanno ha rivelato il meccanismo che induce le piante ad autodifendersi dalle infezioni microbiche. Pesticidi addio dunque?

    In pratica, quando la pianta viene attaccata da un microrganismo o danneggiata meccanicamente, si scatena una reazione molto simile a quella immunitaria che si attiva negli animali a seguito di un’infezione.

    Alla base di tutto ci sarebbero, continua Slow Food:

    gli oligogalatturonidi (ripetetelo per favore senza leggere e ditemi se ci riuscite), ovvero frammenti di pectina generati in piena autonomia e grande naturalezza dalla pianta quando subisce l’attacco di microorganismi o danni meccanici.

    Quindi, visto che queste molecole attivano le difese della pianta:

    il trucchetto starebbe nel favorire la produzione degli oligogalatturonidi (che diventerà la parola del momento).

    Già, il “trucchetto”…

     

     

    http://exposed-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/07/07/slow-food-sceglie-gli-ogm/

     

     

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