ISTANBUL AEREOPORTO::: Attentatori da Uzbekistan, Kirghizistan e Daghestan

 

Istanbul, 43 morti all’aeroporto. Trovati i passaporti, attentatori da Uzbekistan, Kirghizistan e Daghestan

I documenti erano nell’appartamento che il gruppo aveva affittato un mese fa nella città del Bosforo

È salito a 43 morti, di cui 19 stranieri, il bilancio dell’attacco di martedì sera all’aeroporto Ataturk di Istanbul. Lo ha detto il ministro dell’Interno turco, Efkan Ala.

I 3 kamikaze dell’aeroporto Ataturk di Istanbul provenivano da Uzbekistan, Kirghizistan e dalla repubblica russa del Daghestan. Lo scrive l’agenzia di stampa Dogan, sostenendo che l’informazione è stata tratta direttamente dai loro passaporti, ritrovati nell’abitazione che avevano affittato e usato come base operativa nel quartiere storico di Fatih. La zona, una delle più conservatrici della città e con un alto tasso di rifugiati siriani, sarebbe stata scelta grazie ad appoggi logistici e perché avrebbe garantito maggiori possibilità di passare inosservati. Almeno uno dei 3 kamikaze, secondo media locali, sarebbe giunto in Turchia direttamente dalla Siria.

La polizia ha compiuto all’alba diversi blitz in covi di sospetti militanti dell’Isis a Istanbul.

In Turchia proclamato il lutto nazionale. La sensazione è quella di non essere in grado di fermare una minaccia terroristica, che per il premier turco, Binali Yildirim, stavolta è quasi certamente quella dell’Isis. E anche il direttore della Cia John Brennan – pur in assenza, al momento, di rivendicazioni da parte dello Stato islamico – vede chiarissima la firma di Daesh e della sua “depravazione” dietro l’attacco. Le indagini hanno seguito sin dalle prime ore la pista dell’attacco jihadista. Ma sul commando che ieri sera è piombato indisturbato, imbracciando i kalashnikov, nel principale scalo della Turchia restano ancora molte ombre. Uno dei kamikaze ha agito da ariete, facendosi saltare in aria all’esterno e creando il caos che ha favorito l’ingresso degli altri due. Oltre ai tre terroristi kamikaze, che sarebbero tutti stranieri, fonti di polizia avevano parlato di quattro persone in fuga. Una è stata arrestata ieri sera, si tratterebbe di una donna. Ma nulla si sa al momento della sua identità. Come fortissimo resta il riserbo sulla sorte dei tre ipotetici terroristi alla macchia. In queste ore, la Turchia guarda allo specchio soprattutto le lacune del suo sistema di sicurezza e di prevenzione. Una lettera che avvisava della minaccia imminente di attacchi dell’Isis giaceva da almeno 20 giorni sui tavoli delle autorità.

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2016/06/28/due-esplosioni-allaeroporto-di-istanbul-almeno-40-feriti_0f3ba2d0-db1f-4cf5-be2a-af88693077b1.html

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