KEITH HARING A PALAZZO REALE, ABOUT ART (” SULL’ARTE”)— A MILANO FINO AL 18 GIUGNO::: 110 OPERE, ALCUNE INEDITE IN ITALIA

Keith Haring

http://www.arte.it/calendario-arte/milano/mostra-the-universe-of-keith-haring-40363

KEITH HARING. About art

dal 21.2.2017 al 18.6.2017

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L’esposizione Keith Haring. About Art, presenta 110 opere, molte di dimensioni monumentali, alcune delle quali inedite o mai esposte in Italia.

La rassegna ruota attorno a un nuovo assunto critico: la lettura retrospettiva dell’opera di Haring non è corretta se non è vista anche alla luce della storia delle arti che egli ha compreso e collocato al centro del suo lavoro, assimilandola fino a integrarla esplicitamente nei suoi dipinti e costruendo in questo modo la parte più significativa della sua ricerca estetica.

Le opere dell’artista americano si affiancano a quelle di autori di epoche diverse, a cui Haring si è ispirato e che ha reinterpretato con il suo stile unico e inconfondibile, in una sintesi narrativa di archetipi della tradizione classica, di arte tribale ed etnografica, di immaginario gotico o di cartoonism, di linguaggi del suo secolo e di escursioni nel futuro con l’impiego del computer in alcune sue ultime sperimentazioni. Tra queste, s’incontrano quelle realizzate da Jackson Pollock, Jean Dubuffet, Paul Klee per il Novecento, ma anche i calchi della Colonna Traiana, le maschere delle culture del Pacifico, i dipinti del Rinascimento italiano e altre.

Keith Haring è stato uno dei più importanti autori della seconda metà del Novecento; la sua arte è percepita come espressione di una controcultura socialmente e politicamente impegnata su temi propri del suo e del nostro tempo: droga, razzismo, Aids, minaccia nucleare, alienazione giovanile, discriminazione delle minoranze, arroganza del potere. Haring ha partecipato di un sentire collettivo diventando l’icona di artista-attivista globale.

Tuttavia, il suo progetto, reso evidente in questa mostra, fu di ricomporre i linguaggi dell’arte in un unico personale, immaginario simbolico, che fosse al tempo stesso universale, per riscoprire l’arte come testimonianza di una verità interiore che pone al suo centro l’uomo e la sua condizione sociale e individuale. È in questo disegno che risiede la vera grandezza di Haring; da qui parte e si sviluppa il suo celebrato impegno di artista-attivista e si afferma la sua forte singolarità rispetto ai suoi contemporanei.

La mostra sarà ordinata in un allestimento emozionante e al contempo denso di rimandi al contesto in cui la breve ed esplosiva vita di Haring gli consentì di esprimersi come una delle personalità più riconosciute dell’arte americana del dopoguerra.

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Una mostra Comune di Milano- Cultura, Palazzo Reale,  GAmm Giunti, 24 Ore Cultura – Gruppo 24Ore

Con la collaborazione scientifica di MADEINART

con il contributo di Keith Haring Foundation

A cura di Gianni Mercurio

In occasione della mostra “Keith Haring. About Art”, al Cinema Spazio Oberdan di Milano si presenta il film di Christina Clausen The Universe of Keith Haring, opera fondamentale per comprendere il genio del grande artista, la scena newyorkese degli anni Ottanta, ma anche la vita privata di Haring, ripercorsa in modo lucido e commovente.

Martedì 6 giugno ore 21:30 | Venerdì 9 giugno ore 19:30 | Sabato 10 giugno ore 17:15 | Martedì 13 giugno ore 19:30 // UNO SCONTO PER CHI MOSTRA IL BIGLIETTO DELLA MOSTRA

The Universe of Keith Haring
R. e fot.: Christina Clausen. Mont.: Silvia Giulietti. Musiche: Angelo Talocci. Int.:Madonna, Andy Warhol, Grace Jones, Yoko Ono, David LaChapelle, Vivienne Westwood. Francia/Italia, 2008, 82’, v.o. sott. it.

La vita, breve ma intensa, di Keith Haring, morto di AIDS a New York, il 16 febbraio 1990, a soli 31 anni. Appena un anno prima di morire, Haring aveva contattato John Gruen, un famoso giornalista e biografo e gli aveva chiesto di raccontare la sua vita. Servendosi delle interviste audio e video dell’epoca, delle parole che avevano usato per lui e per la sua arte amici e familiari, Christina Clausen cerca di ritrarre un uomo in grado di raggiungere fama e successo nell’arco di un decennio, capace con i suoi quadri e i suoi graffiti di comunicare al mondo la sua visione dell’arte che doveva essere qualcosa di accessibile a tutti.

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