elena stancanelli, rep. 29-12-2017, pag 1-25 ::: DATI ISTAT / SOCIETA’ ::: UN TERZO DELLE FAMIGLIE CON UNA PERSONA SOLA…+ ALTRO

 

 

Una ragazza adolescente sdraiato/a su un lettino : Foto stock

 

La società

I dati dell’Istat

La nuova Italia che sceglie la città (e vive da single)

Un terzo le famiglie con una sola persona Ma la metropoli costa 500 euro in più

ELENA STANCANELLI

Era New York il paradiso dei single. Delle monoporzioni al supermercato, gli appartamenti minuscoli, i ristoranti nei quali le famiglie venivano guardate con sospetto. E l’Italia il paese delle famiglie felici, il cui paradiso somigliava a un mulino bianco, in campagne ariose dove bambini biondi scorrazzavano felici, importunando coniglietti.

Secondo i dati diffusi dall’Istat quest’anno, le differenze si stanno assottigliando. E dopo aver venduto tutti i mulini e tutti i coniglietti ai ricchi americani, a noi non è rimasto che assumere le loro vecchie abitudini e adattarcele un po’. Stiamo diventando tutti newyorkesi? I nuclei familiari composti da una sola persona sono passati dal 20 al 30 percento (uno su tre), l’impegno politico interessa sempre meno, i crimini diminuiscono (in particolare gli omicidi) e le grandi città sono il posto più ambito in cui vivere.

Tra le tante cose che Internet non è riuscito, ancora, a fare, è permettere davvero agli italiani di lavorare ovunque. Per l’ovvia ragione che non tutto può essere fatto attraverso la rete, e la meno ovvia e più fastidiosa che non siamo ancora riusciti a ottenere connessioni abbastanza certe e veloci, niente che possa servire davvero per lavorare con tranquillità. Sembra incredibile, ma le zone coperte da fibra ottica in questo paese sono ancora pochissime, persino nelle grandi città dove, sempre secondo l’Istat, la spesa media per famiglia è di circa 500 euro in più rispetto a quella nei Comuni più piccoli. Per quale ragione allora ci affolliamo tutti qui, in poche decine di costosissimi chilometri quadrati? Perché il trasporto ferroviario è praticabile soltanto su alcune tratte, e il resto, intorno, è di un’efficienza medievale. Attraversare l’Italia per largo, da ovest a est, è complicatissimo, anche con la macchina. Perché vivere dei prodotti della terra è un incubo dal quale ci siamo affrancati un paio di generazioni fa e, giustamente, non abbiamo nessuna voglia di riprovarci. Le mele ci piace comprarle al mercato, e il latte nelle bottiglie, quando piove l’unica cosa di cui dobbiamo preoccuparci è non dimenticare l’ombrello e se la sera ci prende il magone, o ci sentiamo soli, possiamo andare al cinema o a teatro (consumi culturali che infatti quest’anno sarebbero aumentati). Vivere in città è più semplice e meno faticoso. E anche vivere da soli.

Non avere figli da accompagnare a scuola in condizioni proibitive, né coniugi depressi perché il denaro guadagnato non basta a tenere in piedi la famiglia. Non so se stiamo diventando tutti newyorkesi, ma di certo nessuna della nostre città è New York.

Nessuna delle nostre città è una città che non dorme mai, dove si corre da una parte all’altra inventandosi la vita, il lavoro, il futuro. O almeno provandoci. Al contrario, se noi alleggeriamo il nostro fardello non è affatto per andare più veloci, ma perché non riusciamo più a fare niente: lavorare, fare figli, progetti. Ci sembra di dover scalare una montagna soltanto per pagare un bolletta. Qualche giorno fa mi è capitato di dover entrare nel sito dell’Inpgi, la cassa di previdenza dei giornalisti. Non riuscivo a credere che qualcuno avesse potuto concepire qualcosa di così brutto, incomprensibile, vecchio: tecnicamente inutilizzabile. Mi chiedevo: ma chi l’ha inventato, non ha visto cosa fanno gli altri, com’è uno dei milioni di siti che funzionano nel mondo? Ed è per questo che leggendo i dati di quest’anno ho sentito che non c’era nessuna allegra vitalità americana, nessun buon segno in quelle percentuali. Ma piuttosto una resa all’insensatezza, all’impossibilità, alla fatica di quasi tutto. Prima di qualsiasi altra cosa, se vogliamo che questo Paese rinasca, dobbiamo tutti impegnarci a rendere la vita più semplice alle persone.

GETTY IMAGES/ ROOM RF

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