GIOVANNA CASADIO, ROMA. REPUBBLICA DEL 24 AGOSTO 2018, pag. 2 –INTERVISTA A EMMA BONINO SUL CASO DELLA NAVE DICIOTTI

 

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Intervista

Bonino

“Bulli al governo Ora si denunci l’Italia alla Corte dei diritti umani”

GIOVANNA CASADIO,

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EMMA BONINO ( BRA, NEL 1948)

 

ROMA

«La vita altrui non vale più niente e non c’è più politica ma solo le dichiarazioni di Salvini, da bullo di periferia, non certo da ministro».

Emma Bonino pensa a soluzioni europee ma, dice, «i nostri partner europei ci guardano allibiti: una nave italiana in un porto italiano è bloccata da un ministro italiano secondo il quale i migranti a bordo sono tutti illegali – ma chi gliel’ha detto? – e che si inventa il modello australiano di respingimento».

Bonino, c’è stato un sequestro di persone sulla nave Diciotti?

«Lo appurerà la magistratura. Da cittadina provo un senso di profondissima indignazione.

Questa situazione è un groviglio di fili, nessuno dignitoso».

Lei, con alcuni giuristi, pensa a un’iniziativa?

«So che si sta studiando una denuncia alla Corte europea dei diritti dell’uomo, che già ci ha condannato sui respingimenti collettivi. Ricordo che la maggioranza dei migranti della Diciotti sono eritrei, quindi fuggono da una dittatura, e si è venuti meno alla convenzione sui rifugiati. In questa vicenda surreale si mescolano questioni interne italiane, una tattica da propaganda elettorale permanente, questioni relative ai rapporti con i vari Stati europei. Le convenzioni del mare, quelle internazionali, i principi costituzionali sono scavalcati da tweet roboanti di un cattivismo inutilmente crudele».

È in atto anche uno scontro istituzionale.

«Anche, sì. E passano in ultima fila la vita e le speranze di 150 esseri umani che hanno l’unico demerito di essere nati in Paesi difficili e avere un colore diverso. Usciamo tutti perdenti come esseri umani, come cittadini, come politici. Ne escono perdenti anche gli Stati europei. Uno spettacolo indegno».

Salvini parla di adottare il modello australiano.

«Il modello australiano prevede uno schieramento di forze militari ingenti e costose e trattati con i Paesi vicini. Questa ennesima bufala sarà dimenticata nel giro di due giorni e allora ci sarà una nuova sparata».

Ma l’Europa dov’è?

«La commissione europea non ha competenze, perché gli Stati membri non gliele hanno mai date.

Le cose, si sostenne, sarebbero state risolte dai capi di Stato e di governo che si riuniscono e, anche quando decidono qualcosa, poi non la applicano. Al vertice di fine giugno, sbandierato come una vittoria, ci sono stati tanti litigi e poca sostanza. Tanto è vero che le parole chiave furono “su base volontaria”, che non significa nulla».

Non crede che l’incapacità di fronteggiare l’emergenza migranti in Italia spieghi i consensi alla linea di Salvini?

«Sicuro, da parte italiana e non solo. Al presidente Fico e ai deputati ricordo che giace in Parlamento la proposta di legge “Ero straniero” di iniziativa popolare che cerca di governare il fenomeno. Un’ultima cosa: sono solidale con gli eroi della Guardia Costiera che ricevono ordini via Facebook e sono tenuti a fare cose che non sono di loro competenza»

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