PARCO NATURALE REGIONALE DELL’ANTOLA–IN LIGURIA NELL’ENTROTERRA DI GENOVA, 4837 ETTARI — in fondo notizie per chi volesse fare camminate, meglio maggio/giugno perché fioriscono i narcisi…

 

 

Il parco naturale regionale dell’Antola si trova in Liguria e precisamente tra l’entroterra genovese e l’Appennino ligure vero e proprio. Il territorio (4.837 ha) è sito interamente nella città metropolitana di Genova e confina a nord con la provincia di Alessandria e ad est con la provincia di Piacenza; è facilmente raggiungibile anche dalla provincia di Pavia. La sede del parco è a Busalla.

https://it.wikipedia.org/wiki/Parco_naturale_regionale_dell%27Antola –( le piante e gli animali…

 

per esempio, c’è il MERLO ACQUAIOLO::

 

Merlo acquaiolo (Cinclus cinclus)

 

www. parcoantola.it /

http://www.parcoantola.it/

 

 

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registrazione da un video-trappola

 

 

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Il lago del Brugneto (foto di A. Macco)–è il lago più grande della Liguria

 

 

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il lago del Brugneto, Torriglia

 

 

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Stefano Podestà  (link)–Flickr

La leggenda del Brugneto

 

29.10.16 – Rondanina (Ge): il Lago del Brugneto, alle pendici del Parco naturale regionale dell’Antola.

Il Lago del Brugneto è un lago artificiale situato nel Parco naturale regionale dell’Antola, nell’Alta Val Trebbia, nei comuni dell’Appennino Ligure di Propata, Rondanina e Torriglia, ed è il più grande lago della Liguria.

Il lago è costituito da un bacino artificiale costruito nel 1959 dall’Azienda Municipalizzata Gas e Acqua di Genova a sbarramento dell’omonimo torrente Brugneto, affluente del fiume Trebbia, per rispondere al crescente fabbisogno idrico della città di Genova.

Si trova a 775 metri di altitudine s.l.m. e, con una capienza massima di 25,13 milioni di metri cubi d’acqua, costituisce la principale riserva idrica della città di Genova ed in parte di Piacenza.

La lunghezza del lago è di 3 km, la larghezza massima è di circa 200 metri, mentre il perimetro è di 13,5 km.

Gli abitanti della Val Trebbia ed i pescatori che popolano le sponde del Lago del Brugneto raccontano di una leggenda secondo cui, nei periodi di siccità, si veda riaffiorare dallo specchio d’acqua la punta del campanile della chiesa del vecchio borgo sommerso di Frinti e che, in questa circostanza, si possa ancora sentire il rintocco della campana.

Il 18 agosto 2004 una spedizione autorizzata formata da 5 sommozzatori ha visitato per 3 ore i fondali senza trovare traccia del campanile, sfatando così la leggenda del Brugneto, ma qualcuno, per difenderne la veridicità, afferma ancora oggi che i sommozzatori avessero sbagliato posto.

In realtà, come raccontano i vecchi abitanti ancora in vita, nel borgo dei Frinti non è mai esistita una chiesa, e le foto che si vedevano pubblicate nei quotidiani della provincia nei periodi di grande siccità erano solo fotomontaggi per attirare l’attenzione su questi luoghi.

(Fonte: Wikipedia)

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il castello di pietra nel parco dell’Antola

 

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Roccascale

 

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alla scoperta della vita contadina in Val Brevenna, dalla frazione di Piancassina (1.035 m)

 

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il Monte Antola

 

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bosco di rezzo

In pochi lo sanno o lo hanno a mente, ma il ponente ligure è l’area d’Italia, in percentuale,  con più boschi.

Il bosco di Rezzo è uno dei più degni rappresentanti: è la faggeta più grande della Liguria con una estensione di oltre 500 ettari.

Al suo interno troviamo alberi secolari e maestosi che superano i 30 metri d’altezza… ma è l’atmosfera che si respira camminandovi all’interna a renderlo magico!

Consiglio: provate ad addentrarvici partendo da Passo Teglia in direzione del Passo della Mezzaluna!

https://ponentexperience.wordpress.com/2014/05/15/liguria-su-tela-il-bosco-di-rezzo/

 

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pian della Cavalla nel parco dell’Antola

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L’Antola in giugno

 

il sentiero dei narcisi a Fascia-Pian della Cavalla- nella parte alta della val Trebbia, nei pressi di Casa del Romano, non lontano dal monte Antola e da Torriglia.

 

 

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narcisi in fiore

 

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un prato di narcisi bianchi

 

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siamo a maggio nella Val d’Antola

 

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 Zona del Monte Antola: la fioritura dei narcisi sui Monti Alfeo e Della Cavalla

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stesso posto…

 

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stesso posto

 

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daini e narcisi a Pian della Cavalla –maggio 2016

 

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un capriolo nel parco dell’Antola

 

 

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i lupi nell’Antola

 

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parco dell’Antola

 

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l’avvistamento di un lupo a Torriglia

 

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Parco Antola e Val Trebbia –2017

 

 

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parco dell’Antola

 

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Montebruno nel parco dell’Antola

 

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finiamo con i daini che si riposano sulla neve…e

 

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questa foto romantega…

 

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osservatorio astronomico del Parco

 

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catena dell’Antola, Appennino ligure

 

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Genova- Caprile-Monte Antola

per chi cammina bene::: trekkingliguria.it / escusione alta via dell’antola

http://www.trekkinginliguria.it/Escursione_alta_via_dellantola.html

 

qui avete gratuitamente la descrizione del percorso::: 

Per ricevere gratuitamente la descrizione completa del percorso scrivi a enrico.bottino@libero.it specificando il nome dell’itinerario. E’ possibile richiederne 3 al mese.

Uno di questi percorsi è l’Alta Via dell’Antola, al confine di due regioni, Liguria e Piemonte, che segue il displuvio Appenninico, ideale balcone panoramico sulle valli Borbera, Vobbia e Trebbia.

Vallenzona, alla testata della Val Vobbia, rappresenta il borgo d’accesso – lungo la carrozzabile – al Passo di S. Clemente e alla Cappella di S. Fermo (1177 m), in stupenda posizione panoramica.

Lo sguardo rimira su territori diversi in base alla loro natura geomorfologica: dagli ambienti severi e dirupati della Val Vobbia, contrassegnati dal conglomerato di Savignone, all’aspetto più morbido e invitante delle valli a levante, nel settore proprio dei calcari marnosi dell’Antola.

Dalla chiesetta (1177 m), si segue in leggera salita una strada forestale che si abbandona ben presto per procedere su sentiero (tre pallini gialli disposti a triangolo). Una volta oltrepassato Monte Sopra la Costa si perviene al Passo Sesenelle (1254 m, 1 h), dove converge anche il tracciato (quadrato giallo) che dai Piani di Valenzona sale verso le pendici nord-est di Monte Buio (1400 m, 1,40 h).

Si guadagna la cima, distinta da una croce metallica, seguendo l’andamento orografico dello spartiacque ricoperto da una vasta faggeta sul versante padano. Abbandonato il crinale, si perde quota sul lato a solatio rallegrato da copiose fioriture di maggiociondolo, fino a immettersi sul sentiero proveniente da Crocefieschi e sul quale s’innesta anche la via che sale dalla Val Brevenna (loc. Tonno).

Dirigendosi a levante, inizialmente a mezza costa (due linee parallele gialle), il sentiero alternando tratti nel bosco e allo scoperto, risale il fianco est del “monte dei genovesi”:

Il Monte Antola (1597 m, 3 h), culmina nella grande croce bianca, inaugurata e benedetta dal vescovo di Tortona nel 1907; ma prima di guadagnare la vetta, usciti sull’ampio panettone erboso si lambisce la Cappella di San Pietro (3 h), dove all’alba del 26 giugno si radunano tanti valligiani, provenienti dalle valli sottostanti, in trepida attesa del sorgere del sole. In quest’occasione, tutti gli anni l’Ente parco è promotore di un’escursione notturna, con partenza da Casa del Romano.

Una volta ultimato sarà possibile pernottare nel nuovo rifugio, posto ad una quota leggermente inferiore rispetto allo storico Musante. In buone condizioni di visibilità il panorama che si può godere dalla cima dell’Antola è eccezionale, a 360 gradi, spaziando dal Mar Ligure a tutto l’arco Alpino.

Il risveglio primaverile rende giustizia con una vegetazione verde e lussureggiante, ma è soprattutto la variopinta presenza di fiori rari e protetti – astro alpino, arnica, narciso selvatico – insieme alle stupende farfalle che colorano i prati, a creare una sorta di splendido giardino botanico.

Godendo di suggestivi scorci panoramici sul lato ligure e piemontese, il sentiero perde quota, oltrepassando una conca erbosa per poi introdursi nel bosco, a levante. A quota 1480 si abbandona la mulattiera (triangolo giallo pieno) che scende a Caprile e si procede a sinistra (due pallini gialli); tagliato un pendio erboso si risale verso la dorsale, immettendosi nella faggeta.

Dal Passo delle Tre Croci (1495 m), dove si stacca a destra il sentiero per i Piani di Caprile (due rombi gialli), si copre un modesto dislivello in salita e contornata a sud la cima erbosa del Monte delle Tre Croci (1565 m), si segue il sentiero di crinale che supera tratti soleggiati ad altri freschi e ombrosi, impreziositi in piena estate dai petali del giglio rosso di San Giovanni e da suffrutici come mirtilli e lamponi.

A vedute sulla tormentata Val Borbera, a nord, si alternano sul lato marittimo ampi panorami sulla valle del Brugneto, con la vista dell’omonimo lago e degli alpeggi dove pascolano in primavera-estate mandrie di Bruna Alpina, Limousine e Cabannina. L’attività agro-silvo-pastorale ha portato l’utilizzazione delle pendici dell’Antola fino a quote maggiori, ai margini dei boschi di latifoglie a riposo invernale che peraltro registrano un gradito ritorno: quello del lupo.

A quota 1510 metri, superata una sella con tavolo e panca, si procede su costone erboso finché si scende dolcemente fra i prati dell’ampia dorsale, dove il canto dell’allodola annuncia nella tradizione agricola la fine dell’inverno e l’inizio della stagione più ridente.

Belle vedute sui monti Carmo, Lésima e Alfeo, accompagnano l’escursionista lungo il crinale fino ad incrociare a quota 1406 metri slm la provinciale che in breve, a destra, porta a Casa del Romano (1390 m), locanda storica che offre ristoro e pernotto.

Un’appendice all’itinerario proposto può essere l’ascesa al panoramico Monte Carmo (1640 m), grazie alla mulattiera (due pallini gialli) che si stacca dalle Capanne di Carrega (1367 m), a meno di mezzo chilometro dal bivio della carrozzabile (1406 m, 1,15 h), confluenza di tre Provincie: Genova, Alessandria e Piacenza.

Testo e Foto © Enrico Bottino

trekking Alta Via dell’Antola

Copyright 2010 © Creatività Enrico Bottino – Tutti i diritti riservatiAll rights reserved

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1 risposta a PARCO NATURALE REGIONALE DELL’ANTOLA–IN LIGURIA NELL’ENTROTERRA DI GENOVA, 4837 ETTARI — in fondo notizie per chi volesse fare camminate, meglio maggio/giugno perché fioriscono i narcisi…

  1. Donatella scrive:

    Che paesaggi stupendi: viene voglia di immergercisi !

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