IL FATTO QUOTIDIANO 22-12-2018 :: ” Manovra, arriva il testo in Senato: governo chiede la fiducia. Fico: “Poco tempo? Chi si lamenta ha ragione” ” +++ DUE VIDEO NEL LINK DEL GIORNALE

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 22-12-2018 ::.  

 

QUI  NEL LINK CI SONO DUE VIDEO SULLA MANOVRA

 

 

 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/12/22/manovra-arriva-il-testo-in-senato-governo-chiede-la-fiducia-fico-poco-tempo-chi-si-lamenta-ha-ragione/4854484/

 

 

 

Manovra, arriva il testo in Senato: governo chiede la fiducia. Fico: “Poco tempo? Chi si lamenta ha ragione”

 

Manovra, arriva il testo in Senato: governo chiede la fiducia. Fico: “Poco tempo? Chi si lamenta ha ragione”

 

Corsa contro il tempo a Palazzo Madama: la maximodifica è arrivata alle 14, si vota in serata. Slitta l’esame della Camera. Tensione con le opposizioni. Il presidente della Camera si associa alla seconda carica dello Stato che aveva chiesto rispetto per l’Assemblea. Ma il ministro Fraccaro: “Ritardo perché abbiamo difeso la sovranità del Parlamento”

 

Dopo slittamenti e tensioni, la Ragioneria dello Stato ha bollinato il maxiemendamento alla Manovra e alle 14 il testo è arrivato in Aula. Il governo ha chiesto la fiducia e l’Aula è stata sospesa per far iniziare i lavori in commissione. Il voto finale è atteso per questa sera. E’ corsa contro il tempo a Palazzo Madama in un clima di forte tensione con le opposizioni che continuano a protestare per il poco tempo concesso. La legge di Bilancio infatti, a causa dei pochi giorni a disposizione, è arrivata solo oggi in commissione. Sul punto, dopo che nelle scorse ore ad appellarsi al governo era stata la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, si è espresso anche il presidente M5s della Camera Roberto Fico: “Molti”, ha commentato, “si lamentano del fatto che la legge non è stata discussa dal Parlamento e hanno ragione, però non succede solo da oggi. Noi dobbiamo far sì che questa cosa non succeda più perché i presidenti della Camera e del Senato non vogliono che il Parlamento lavori in questo modo. Il Parlamento è e deve rimanere centrale, però è chiaro che spesso c’è un problema da questo punto di vista”. Sono parole che aumentano le tensioni, non solo nel governo, ma anche dentro lo stesso Movimento 5 stelle. E infatti la replica è arrivata direttamente dal ministro M5s per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro: “Noi abbiamo difeso la sovranità dell’Italia”, è stata la risposta a distanza del grillino al collega, “la legge di bilancio arriva in ritardo perché per la prima volta da anni ci ha lavorato il governo e non l’ha dettata l’Ue. Rispettiamo il Parlamento, chiamato ad esaminare un testo che rispecchia la volontà dei cittadini e non i diktat di qualche tecnocrate. Consegniamo alle Camere la manovra del popolo e non la solita letterina Ue, ora è nostro dovere lavorare tutto il tempo necessario per approvarla”.

 

Ecco il testo del maxiemendamento pubblicato dall’agenzia di stampa Agricolae:

 

PAGG. 270 

 

Testo maxiemendamento from ilfattoquotidiano.it

 

 

 

I ritardi, secondo le ricostruzioni di queste ore, sono stati dovuti alla necessità della Ragioneria di analizzare in poco tempo tutti i nuovi commi. In particolare, scrive l’agenzia Ansa, ieri sono stati fatti alcuni rilievi di criticità di copertura delle norme contenute nella bozza. All’interno della maggioranza si sono registrate ancora tensioni sulle norme che riguardano appalti, grandi opere e la vicenda Taxi-Ncc. Frizioni si sono registrate ieri anche sulla sanatoria fiscale introdotta con un emendamento della Lega, il cosiddetto “saldo e stralcio”.

Sicuramente rimane molto alta la tensione tra il M5s e i tecnici del ministero, tanto che i grillini hanno diffuso alle agenzie di stampa una loro versione di quanto successo nelle ultime ore. Fonti M5Ss all’agenzia Adnkronos hanno parlato di “errori” contenuti nel testo del maxiemendamento. “C’erano emendamenti respinti…”, è la polemica. I pentastellati avrebbero dunque rimandato indietro il testo richiedendo le dovute correzioni. E solo dopo questa ulteriore ‘revisione’ sarebbe arrivata la bollinatura. “Vogliono far ricadere su di noi, sulla politica, la responsabilità di tutto questo. Ma è dei tecnici – attaccano dal governo, sponda M5s la colpa dei ritardi: ci costringono così a lavorare con l’acqua alla gola”. La teoria dei 5 Stelle è che, negli apparati tecnici del Mef, “qualcuno voglia metterci in difficoltà e sporcare la vittoria del premier Giuseppe Conte nella trattativa con l’Europa”.

Tutto questo nonostante l’addio del capo di gabinetto del Ministero, Roberto Garofoli, mai digerito dai grillini. “Dopo il caso dell’emendamento sulla Croce Rossa, Garofoli non ha più partecipato alle riunioni tecniche a Palazzo Chigi”, fanno sapere fonti del governo. “Evidentemente – è il ragionamento – è rimasto ancora qualche suo uomo all’interno della ‘macchina’”. Ma, rimarcano all’Adnkronos le stesse fonti, il 2019 sarà l’anno della ‘tolleranza zero’. E la testa di Garofoli potrebbe non essere l’unica a cadere.

 Continuano intanto le proteste dalle opposizioni. L’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, intervistato da la Stampa, ha detto che “così si fa pagare al Paese un prezzo altissimo”: “Il governo si è cosparso il capo di cenere ed è andato a Canossa, accettando le condizioni della Commissione Ue per sospendere la procedura di infrazione. Ma così fa pagare al Paese un prezzo altissimo”. E ha continuato: “È chiaro che un aumento così alto delle clausole di salvaguardia dell’Iva la dice lunga su quella che sarà la legge di bilancio tra un anno. Si partirà da meno 23 miliardi e il costo politico sarà elevatissimo, quasi peggio di una procedura di infrazione per debito: così si impone al Paese uno sforzo gigantesco”. Quindi ha concluso: “Il trionfalismo è fuori luogo: quella del premier non è un successo ma una vittoria di Pirro”. In più, aggiunge, sono mantenute “solo in parte quelle promesse del reddito e di quota 100, di cui non conosciamo i criteri” e “questo avviene in un contesto in cui il controllo della commissione Ue sarà molto forte: oltre alle clausole di salvaguardia di 20 miliardi, ha imposto di bloccarne altri due in un fondo di accantonamento di eventuali tagli di spese ai ministeri, se le altre misure non seguissero il percorso indicato. E ogni tre mesi ci sarà un controllo accurato del processo di bilancio. Tutto ciò significa che la sovranità di questa manovra è in gran parte a Bruxelles”.

 PRIMO VIDEO :: 

Manovra, il governo chiede la fiducia. Applausi ironici e proteste dal Pd: “Siete senza dignità”. E Salvini manda loro baci

di Manolo Lanaro

 SECONDO VIDEO :

PRESIDENTE FICO:  ” CHI PROTESTA HA RAGIONE “–AGENZIA VISTA

 

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