TITA MERELLO ( Buenos Aires, 1904- Buenos Aires, 2002 ), attrice e cantante speciale di tango, ne ” El Choclo ” (la pannocchia) –una canzone del 1903 di Arroyo, le cui parole furono messe molto più tardi … / testo e traduzione

 

 

 

 

El choclo, è il titolo di una famosa canzone di tango argentino detto della «Guardia Vieja» scritto dal musicista Ángel Gregorio Villoldo Arroyo nel 1903. Il debutto di questo tango si è avuto il 3 novembre 1903 per l’orchestra di José luis Roncallo, che ne aveva trascritto la partitura e fu eseguita in un elegante ristorante di Buenos Aires: “El Americano”.
In quel periodo, il tango non era ben visto dall’alta società della città, ma bensì relegato ai ceti più poveri e marginali, pertanto, quando il Direttore dell’orchestra annunciava il prossimo pezzo, questi lo presentò come una non meglio specifica «Danza Creola», per evitare i pregiudizi del proprietario e degli astanti.

 

(ES)«Diríase que sin Atardeceres y Noches de Buenos Aires no puede hacerse un tango y que en el cielo nos espera a los argentinos la idea platónica del tango, su forma universal (esa forma que apenas deletrean La Tablada o El Choclo), y que esa especie venturosa tiene, aunque humilde, su lugar en el universo.» (IT)«Si direbbe che senza i crepuscoli e le notti di Buenos Aires non possa nascere un tango, e che in cielo ci attende, noi argentini, l’idea platonica del tango, la sua forma universale (quella forma che appena riescono a sillabare La Tablada o El Choclo) e che questa specie fortunata abbia, per quanto se umile, il suo posto nell’universo.»
(Jorge Luis Borges, Evaristo Carriego, traduzione di Domenico Porzio[1])

 

 

 

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Tita Merello nel 1933

 

Laura Ana Merello, meglio conosciuta come Tita Merello, (Buenos Aires, 11 ottobre 1904 – Buenos Aires, 24 dicembre 2002), è stata un’attrice cinematografica, cantante e ballerina argentina

 

 

El choclo
Con este tango que es burlón y compadrito
Se ató dos alas las emoción de mi suburbio
Con este tango nació el tango y como un grito
Salió del sórdido barrial buscando el cielo
Conjuro extraño de un amor hecho cadencia
Que abrió caminos sin más ley que su esperanza
Mezcla de rabia, de dolor, de fe, de ausencia
Llorando en la inocencia de un ritmo juguetón
Por tu milagro de notas agoreras
Nacieron sin pensarlo las paicas y las grelas
Luna en los charcos, canyengue en las caderas
Y un ansia fiera en la manera de querer
Al evocarte
Tango querido
Siento que tiemblan las baldosas de un bailongo
Y oigo el rezongo de mi pasado
Hoy que no tengo
Más a mi madre
Siento que llega en punta ‘e pie para besarme
Cuando tu canto nace al son de un bandoneón
Carancanfunfa

El choclo
(Libera traduzione)

Con questo tango che è burlone e malandrino
si alzò in volo l’ambizione del mio sobborgo.
Con questo tango nacque il tango e come un grido
salì dal sordido barrìo cercando il cielo.
Richiamo magico di amore e di cadenza
ha aperto strade illuminato di speranza,
misto di rabbia, dolore, fiducia e solitudine,
piangendo nell’innocenza di un ritmo senza età.
Dalle tue note son nati per incanto
le donne forti e prepotenti e le donnacce,
la luna nelle pozzanghere, il canyengue nei fianchi,
e un’ansia fiera nel modo d’amare.
All’evocarti, tango mio caro,
sento vibrare il pavimento di una bailonga (milonga):
e riaffiorare alla mente il mio passato.
Ancora oggi, che non c’è più mia madre,
mi par di sentirla avvicinarsi in punta di piedi per baciarmi
quando il tuo canto nasce al suono di un bandoneón.
Caracanfunfa attraversò i mari con la tua bandiera,
e in un “pernod” mescolò Parigi con Ponte Alsina,
triste compagno di magnacci e belle gnocche,
a braccetto con ricconi e fanciullette.
E fu così che la ragazza per bene, il poliziotto,
il farabutto e la sventura nacquero insieme con il tuo destino.
Povere vesti, indole focosa, coltello in tasca,
ardesti nei conventillos, come ora ardi nel mio cuore.

 

abbiamo preso la traduzione da un precedente post del nostro blog sempre sullo stesso tango

https://www.neldeliriononeromaisola.it/2013/05/11-maggio-2013-ore-1750-julio-iglesias-el-choclo/

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