LISETTA CARMI (GENOVA, 1924), CONCERTISTA DI PIANOFORTE E POI FOTOGRAFA–LA SUA PRIMA MOSTRA A ROMA IN UN’ISTITUZIONE PUBBLICA FINO AL 3 MARZO DI QUEST’ANNO…MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE –notizie subito sotto…

 

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Museo di Roma in Trastevere  è sito nell’ex convento carmelitano seicentesco di Piazza S. Egidio, 1/b; nel rione Trastevere a Roma–Apre mar alle ore 10–Telefono06 0608

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Lisetta Carmi (Genova1924) è una fotografa italiana.

 

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LISETTA CARMI A PALAZZO DUCALE ALLA SUA MOSTRA TRA DICEMBRE 2015/ FEBBRAIO 2016

 

Di origine ebraiche, ha conosciuto l’orrore delle persecuzioni razziali, quelle che segnarono anche la sua adolescenza; espulsa dalla scuola, mentre i suoi fratelli andarono a studiare in Svizzera, rimase nella solitaria casa di Lungoparco Gropallo,  a Genova, con un solo amico a tenerle compagnia: il pianoforte. Guidata dagli insegnamenti del maestro They e dalla sua naturale inclinazione riuscì a diventare concertista ma “quando gli avvenimenti politici italiani con il governo Tambroni generano una svolta a destra – scrive nel saggio in catalogo Giovanna Chiti – Lisetta sente l’urgenza di prendere posizione, non può più accettare di rimanere in casa a proteggere le sue mani di pianista da possibili incidenti”. Abbandona il pianoforte e la carriera musicale. L’amico etnomusicologo Leo Levi le propone di accompagnarlo in Puglia dove doveva studiare i canti di una comunità ebraica. Affascinata dalla luce e dalla bellezza del Salento compra la sua prima macchina fotografica, un’Agfa Silette, e comincia a conoscere la Puglia attraverso l’obiettivo. San Nicandro, Rodi Garganico, Venosa, le catacombe ebraiche i suoi primi scatti. L’incontro magico con la fotografia.

 

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:Palazzo Ducale (Genova) Mostra Lisetta Carmi 2016.

 

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Lisetta Carmi, Italsider, Genova, 1964 ca.,© Lisetta Carmi, courtesy Martini & Ronchetti

Lisetta Carmi, Italsider, Genova, 1964 ca.,© Lisetta Carmi, courtesy Martini & Ronchetti

 

 

 

Lisetta Carmi, Il Porto, Genova, 1964.@Lisetta Carmi, courtesy Martini & Ronchetti

 Lisetta Carmi, Il Porto, Genova, 1964.@Lisetta Carmi, courtesy Martini & Ronchetti

 

 

 

Lisetta Carmi,Il porto, Lo scarico dei fosfati, Genova, 1964, ©Lisetta Carmi, courtesy Martini & Ronchetti

Lisetta Carmi,Il porto, Lo scarico dei fosfati, Genova, 1964, ©Lisetta Carmi, courtesy Martini & Ronchetti

 

 

Lisetta Carmi, Venezuela, El Basurero, Maracaibo,,1969 @Lisetta Carmi, courtesy Martini & Ronchetti 02

Lisetta Carmi, Venezuela, El Basurero, Maracaibo,,1969 @Lisetta Carmi, courtesy Martini & Ronchetti 02– LA PATTUMIERA, Maracaibo è una città del Venezuela.

 

 

Lisetta Carmi, Venezuela, El Basurero, Maracaibo, ,1969 @Lisetta Carmi, courtesy Martini & Ronchetti

Lisetta Carmi, Venezuela, El Basurero, Maracaibo, ,1969 @Lisetta Carmi, courtesy Martini & Ronchetti

 

 

Lisetta Carmi, Venezuela, 1969 @Lisetta Carmi, courtesy Martini & Ronchetti

Lisetta Carmi, Venezuela, 1969 @Lisetta Carmi, courtesy Martini & Ronchetti

 

 

Lisetta Carmi, La Metropolitana,Parigi,1965 @Lisetta Carmi, courtesy Martini & Ronchetti

Lisetta Carmi, La Metropolitana,Parigi,1965 @Lisetta Carmi, courtesy Martini & Ronchetti

 

 

Lisetta Carmi. La bellezza della verità

20/10/2018 – 03/03/2019

Museo di Roma in Trastevere

 

Prima mostra dedicata a Lisetta Carmi in un Museo pubblico a Roma

La mostra si propone di valorizzare l’opera della fotografa attraverso un percorso espositivo scandito da tre nuclei di lavori, concepiti come progetti di pubblicazione su tre temi molto diversi fra loro: la metropolitana parigina, i travestiti e la Sicilia. In mostra saranno presenti anche i lavori più noti, a documentare un percorso fotografico lungo vent’anni, tra i Sessanta e i Settanta, caratterizzato da un’attenta osservazione della realtà, mai occasionale e straordinariamente empatica.

Ne sono esempio anche le immagini realizzate nel 1964 nel porto di Genova, che compongono uno dei più significativi reportage del dopoguerra sul tema del lavoro.

Sempre legato alla città di Genova, il progetto fotografico da lei intitolato “Erotismo e autoritarismo a Staglieno” mostra la straordinarietà e il fascino del cimitero monumentale.
L’indomabile volontà di capire e conoscere spinge la fotografa anche in paesi lontani come Israele, l’America Latina, l’Afghanistan e l’India.

Le sue immagini rimangono uno strumento imprescindibile per la conoscenza storica di quei luoghi e di quelle realtà. Saranno esposte anche molte immagini inedite dedicate ai ritratti di artisti e personalità della cultura. Attraverso il suo obiettivo Lisetta Carmi ha allineato la storia della fotografia con la contemporaneità.

 

 

Lisetta Carmi: l’ombra di un poeta::: i dodici scatti fotografici di Lisetta Carmi a Ezra Pound realizzati nel 1966 nella località ligure di Sant’Ambrogio. — 29 gennaio – 12 febbraio 2018

|ERRATUM
Viale Andrea Doria 20, 20124 Milano

 

 

 

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  1. roberto rododendro scrive:

    Lisetta Carmi .. e cosa mi appare davanti agli occhi?
    Piazza S. Egidio.
    Chiara, lo vedi quell’albero verde proprio di lato a quella scala che porta al convento? Cinquant’anni fa già c’era ed era un piccolo ramoscello che spuntava tra i sanpietrini della piazza. Ora ( in realtà non solo “ora” perchè nel palazzo di fronte ci abita un mio amico) lo ritrovo albero. Ma l’altra faccia del ricordo è che (sempre) nel palazzo di fronte, all’ultimo piano, abitava mia moglie che ancora non era mia moglie ed al primo piano il mio amico che ancora non era mio amico 🙂 . L’ appartamento di Alessandra era composto da una grande stanza (solo il bagno era separato) con una tenda che separava la parte notte. Un grande tavolo in legno stagionato ed un piccolissimo angolo cucina ( intanto noi ci cucinavamo molto raramente) dove una certa strana signora (ragionavo proprio in questi giorni che doveva essere poco sopra i cinquanta ) una di quelle donne degli anni sessanta, avventuriera e assai vissuta ( amica di Terracini e di Gianni Agnelli : pensa il contrasto) che ci preparava una meravigliosa pasta e fagioli coi fagioli bianchi (quelli grandi) e le alici.
    Visto come si passa velocemente dalle Lisette alle Alici?
    Ma la mostra, se ce la faccio , l’andrò a vedere e non ti lamentare della solitudine di noi anziani che ancora non lo siamo e, almeno io, non soffro ancora di solitudine. Mi manca il tempo.
    Ricordo, ad esempio che ti avevo promesso quelle vecchie interviste e prima o poi manterrò la promessa!
    Ciao Ch.

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