La bellissima facciata rinascimentale della chiesa di San Bernardino da Siena
Opera propria
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La basilica di San Bernardino è un edificio religioso dell’Aquila, situato nel quarto di Santa Maria.
Venne costruita, con l’adiacente convento, fra il 1454 e il 1472 in onore di san Bernardino da Siena, le cui spoglie sono custodite all’interno del mausoleo del Santo realizzato a opera di Silvestro dell’Aquila.[1] La facciata, eretta nel secolo successivo da Cola dell’Amatrice con influenze michelangiolesche, è considerata la massima espressione dell’architettura rinascimentale in Abruzzo
L’esterno della basilica in un’incisione ottocentesca, 1899
I lavori di restauro al soffitto della basilica dopo il sisma del 2009–foto del 2011
I volumi della basilica svettano sul quarto di Santa Maria
La scalinata monumentale e la facciata della basilica in una fotografia d’autore di Paolo Monti (1969)
L’interno, in stile barocco, è dovuto alla ricostruzione dell’edificio in seguito al terremoto del 1703 a opera di più progettisti — tra i quali sicuramente Filippo Barigioni, Sebastiano Cipriani e Giovan Battista Contini[3] — e conserva importanti opere d’arte di Andrea della Robbia, Francesco Bedeschini, Pompeo Cesura, Rinaldo Fiammingo e Donato Teodoro, oltre al già citato Silvestro dell’Aquila, autore anche del mausoleo di Maria Pereyra Camponeschi. Il soffitto in legno intagliato e ornato di oro zecchino è opera di Ferdinando Mosca.
La facciata della basilica di San Bernardino in una fotografia di Marco Equizi.
A causa del sisma del 2009 che ne ha gravemente danneggiato l’abside e il campanile,[7] la basilica è stata sottoposta a lavori di riparazione e consolidamento ed è stata riaperta nel 2015.
La visuale di cupola e campanile dal chiostro del convento
I Funerali di Bernardino da Siena, Pinturicchio (1478-1479)
Planimetria della basilica con indicazione delle principali opere ed elementi architettonici[N 2]
Vista della navata centrale con il soffitto dorato di Ferdinando Mosca
L’organo maggiore [n. 2]
Il mausoleo di San Bernardino, opera di Silvestro dell’Aquila [n. 6]
Il mausoleo di Maria Pereyra Camponeschi [n. 13]
Il portale laterale [n. 14]
ansa.it — 30 aprile 2015 : riapre la chiesa di San Bernardino all’Aquila
IL RESTAURO – Il restauro della Chiesa è cominciato subito nel 2009, appaltato dal Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per Abruzzo, Lazio e Sardegna. I lavori, seguiti e diretti dall’architetto Maurizio D’Antonio, hanno riguardato in un primo momento la cupola, che aveva subito gravissime lesioni e che attraverso un grande ponteggio è stata interamente circondata e consolidata; poi si è proceduto alla riparazione di tutto il corpo della Basilica. In particolare la torre campanaria, anch’essa in parte crollata, è stata ristrutturata con una serie di consolidamenti conservativi sia da un punto di vista strutturale sia da un punto di vista dell’apparato murario. È stato eseguito un lavoro di monitoraggio e catalogazione a terra per il recupero di tutte le pietre cadute dopo il crollo che sono state poi riutilizzate per la ricostruzione della torre e della cella campanaria. Come spiega l’Ing. Vito Ciano, direttore tecnico del cantiere, “il ripristino delle pareti demolite è stato realizzato con pietra locale ed i rinforzi sono stati eseguiti con una serie di inghisaggi e con tiranti in acciaio inox che garantiscono una maggiore sicurezza per il futuro”.
IL RESTAURO VISTO DAL CAMPANILE (VIDEO)
Il finanziamento per il restauro è arrivato dal CIPE e poi vi è stato il contributo della Cassa di risparmio aquilana, ex Carispaq, per il soffitto ligneo, rinforzato e restaurato, tornato al suo celeste originale che mette in risalto le decorazioni in oro e le tele raffiguranti scene di vita di San Bernardino e altri santi francescani. Ad esaltare le architetture e i colori è stata studiata una illuminazione ad hoc, studiata dall’architetto Francesca Storaro, sia per l’interno sia per l’esterno, con la facciata illuminata anche di notte.
Restano da completare solo i restauri delle cappelle laterali e radiali, ma la chiesa rimane comunque agibile e utilizzabile.
LE CELEBRAZIONI LITURGICHE – Da domenica 3 maggio ci saranno regolarmente tre messe, due nella mattinata e una vespertina. La Basilica sarà aperta dalle 7.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.30. Ma non solo: sono già prenotati matrimoni fino al 2016, un segnale, da parte della cittadinanza, della voglia di tornare alla ‘vecchia’ normalità.