ansa.it — 30 settembre 2019
Def, niente intesa dopo vertice notturno
Molte ipotesi ancora in campo. Nodo iva. Pressing sul deficit
(ANSA) – ROMA, 30 SET – Non sembrano bastare 4 ore di vertice a Palazzo Chigi a chiudere l’intesa di governo sul Def. La riunione convocata in nottata dal premier Giuseppe Conte vede attorno al tavolo, con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, i capi delegazione Luigi Di Maio (M5s), Dario Franceschini (Pd), Roberto Speranza (Leu), Teresa Bellanova (Iv) e il sottosegretario Riccardo Fraccaro (M5s). La discussione si apre assai tesa, per il no di Di Maio (e Renzi) a ogni aumento dell’Iva, con toni “ultimativi” stigmatizzati da Franceschini. Ad agitare la maggioranza è il nodo delle risorse per la manovra: dove trovare i fondi per scongiurare aumenti selettivi dell’Iva, senza far salire il deficit oltre il 2,2% del Pil. Ma il vertice notturno non sarebbe stato risolutivo. Si lavorerà tutto il giorno per trovare una quadra in vista del Cdm previsto alle 18.30. E c’è chi continua a premere perché il deficit venga alzato dal 2,2% ad ora ipotizzato, fino al 2,3% o 2,4% per liberare risorse che evitino di alzare l’Iva.
Forse bisognerebbe anche parlare chiaro ai cittadini e far capire come questo nostro enorme debito pubblico alla fine peserà non solo su di noi, ma su figli e nipoti.