MARGHERITA ABBOZZO, BLOG ::: GIUSEPPE CAVALLI, FOTOGRAFO : A LONDRA ALLA ESTORICK COLLECTION –vediamo subito questo posticino a Londra che si occupa solo di arte moderna italiana…

 

 

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ESTORICK COLLECTION OF MODERN ITALIAN ARTE–attuale residenza della Galleria dal 1994, anno della morte del suo fondatore, Erick Estorick, sistema in una splendida casa in stile georgiano al n. 39 A di Canonbury Square, nel quartiere di Islington a Londra. E’ curata e gestita dalla Eric and Salome Estorick Foundation ed ha la prerogativa di occuparsi solo di arte italiana moderna.

 

 

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Estorick Collection of Italian Modern Art Londra

 

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OMAGGIO A FRANCO GRIGNANI

 

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NICO VASCELLARI

 

 

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NOTIZIE SULLA COLLEZIONE PERMANENTE E SU MOSTRE CONTEMPORANEE

https://www.londraweb.com/estorick_collection.htm

 

 

Il cuore della collezione è incentrato sul Futurismo nelle sue varie espressioni: dipinti, disegni, sculture, arti visive, design, fotografia e cinema. Il Movimento storico-artistico, probabilmente il più significativo apporto italiano alla cultura europea del XX secolo, fu fondato nel 1909 con il Manifesto scritto dal poeta Marinetti. Nacque in aperta polemica contro il peso oppressivo della tradizione artistico-culturale italiana e sviluppò una poetica basata sulla vita moderna, sulla tecnologia e sull’esaltazione della velocità, del movimento e della ‘macchina’. Tra i capolavori futuristi esposti si segnalano: La Mano del Violinista di Balla, L’idolo Moderno di Boccioni, L’uscita dal teatro di Carrà, La Musica di Russolo e Il Boulevard di Severini

A parte i lavori futuristi, la collezione comprende anche alcune opere d’arte figurativa (dipinti, disegni, sculture) che vanno dal 1890 al 1950. Tra le più importanti e note si cita certamente il ritratto del Dr Brabander di Modigliani e due capolavori di Giorgio de Chirico (fondatore dell’Arte Metafisica): L’Autunno e La Rivolta del Saggio. Di notevole interesse è la ricca collezione di disegni ed incisioni di Giorgio Morandi, con paesaggi e nature morte che coprono quasi l’intero arco della sua carriera artistica. Tra le altre opere ricordiamo la scultura in cera di Medardo Rosso, e i lavori di Emilio Greco, Mario Sironi, Massimo Campigli, Giacomo Manzù e Mariano Marini.

A parte la collezione permanente il museo organizza ogni anno quattro mostre temporanee (allestite nelle gallerie 1 e 2 al piano terra) che, in genere, costituiscono un approfondimento su tematiche ed argomenti dell’arte italiana del XX secolo. Tra le più recenti ricordiamo le retrospettive su Giorgio Morandi, Giorgio de Chirico, Gerardo Dottori, Bruno Munari ed Emilio Greco.

Nell’elegante edificio georgiano, oltre alle sei gallerie per le esposizioni, troviamo una ricca biblioteca consultabile su prenotazione, un fornito book shop ed un accogliente caffè dove è possibile gustare deliziosi piatti tipici della cucina italiana, serviti, soprattutto d’estate, nel bel giardino dell’edifico.

 

INDIRIZZO

39A Canonbury Square
Londra N1 2AN

Stazioni Metro:
Highbury and Islington
Stazioni Treno:
Essex Road

https://www.quilondra.com/musei-londra/estorick-collection-of-modern-italian-art.html

 

 

 

GIUSEPPE CAVALLI, FOTOGRAFO : A LONDRA ALLA ESTORICK COLLECTION

 LINK: 

Giuseppe Cavalli, fotografo: a Londra alla Estorick Collection

 

Giovanni Cavalli, nato nel 1904 e morto nel 1961, è stato uno dei grandi fotografi italiani del Novecento. A Londra la piccola, elegante Estorick Collection – un gioiellino di museo, incredibilmente dedicato all’arte moderna italiana – gli dedica una delizia di mostra,  Giuseppe Cavalli: Master of Light.

Appena aperta, rimane visitabile fino al 17 giugno. Ed è un’ occasione unica per rivedere o fare la conoscenza di questo bravissimo artista.

Che era pugliese, di Lucera; e aveva due fratelli – uno, gemello – entrambe artisti, ma lui scelse di fare l’avvocato: fino a quando nel 1935 non si comprò una Leica di seconda mano che gli cambiò la vita. Lasciò il lavoro e si ritirò a vivere a Senigallia, dove rimase fino alla morte ( prematura, quando aveva 57 anni ).

Le sue immagini sono bellissime, ci se ne innamora facilmente piene come sono di una poesia che giustamente non si può descrivere a parole. La loro apparente “semplicità” tradisce le difficoltà concettuali di un lavoro sempre controcorrente: dapprima  contro la retorica e l’immaginario fascisti, in contrasto ai quali scelse invece temi intimisti e maturò la convinzione che il soggetto non conti affatto, nell’opera d’arte, ma che sia solo la luce che lo investe ad essere importante. Poi, contro l’ estetica del neorealismo – dominato dal lavoro  di Rossellini e di Guttuso, per i quali l’arte post-bellica doveva avere una forte connotazione socio-politica.

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Per niente facile lavorare contropelo al proprio tempo. Nonostante ciò Cavalli ha lasciato un grande corpo di lavori:  paesaggi, nudi, nature morte, ritratti, persino foto documentaria. In più, fu anche attivissimo nello scrivere di fotografia, nel fondare associazioni e nell’organizzare mostre, e quindi ebbe anche il ruolo di educatore per molti nuovi artisti, come l’eccelso Mario Giacomelli.

http://www.margheritaabbozzo.com

Le immagini riprodotte qui sono: La pallina, 1949; Il lucchetto, 1954; Senza data, senza titolo; Il tubo nero, 1951; e Composizione, non datata.

Info pratiche sulla mostra, qui

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