Donne, madonne, mercanti e cavalieri. Sei storie medievali
TRAILER DEL FILM ” CRHISTINE CHRISTINA ” DI STEFANIA SANDRELLI
https://www.youtube.com/watch?v=Z4io2TqC-NQ
Christine Cristina è un film italiano diretto da Stefania Sandrelli, alla sua opera prima da regista, e uscito nel maggio 2010.
Il film narra la storia di Christine de Pizan.
LA TRAMA …NON HANNO CHIAMATO BARBERO...ma il film ha vinto molti premi…
https://it.wikipedia.org/wiki/Christine_Cristina
Assomigliano un po’ alle sardine e sono difficili da far sloggiare.
Non c’entra niente…
CHRISTINE DA PIZZAN
Christine de Pizan offre una copia dei suoi
lavori alla regina Isabella di Baviera,
moglie del re Carlo VI
DONATELLA
Nel libro di Alessandro Barbero,”Donne, madonne, mercanti e cavalieri”, Laterza, 2013, vengono narrate molto minuziosamente sei storie medioevali, grazie anche a numerose testimonianze scritte e, in alcuni casi, vere e proprie autobiografie. Prendiamo la più eccezionale, quella di Christine de Pizan, molto conosciuta in Francia oggi e nel suo tempo con questo nome. Potremmo chiamarla Cristina da Pizzano, il suo nome originario, un posto sull’Appennino bolognese. Il padre è un intellettuale, maestro Tommaso da Pizzano, che è professore di Medicina e di Astrologia all’Università di Bologna e che in seguito viene chiamato ad insegnare a Venezia. Nello stesso anno in cui nasce sua figlia Cristina, nel 1365, Tommaso viene invitato alla corte del re di Francia, come medico e astrologo personale del re Carlo V il Saggio.
Quindi Cristina nasce e cresce in un ambiente colto e autorevole. Si sposa molto giovane con un segretario del re che appartiene allo stesso ambiente del padre, la corte di Francia. Dopo dieci anni di matrimonio felice nonostante la differenza di età ( nove anni tra lei e il marito), il marito molto amato muore all’improvviso e Cristina deve fare fronte a tutte le difficoltà del caso ( creditori veri e falsi, stipendi arretrati del marito per cui la vedova deve fare causa). Tra tante avversità Cristina scopre però una cosa buona: ha più tempo per se’ e ricomincia a leggere. Leggendo le viene voglia di scrivere. Scrive poesie, ballate di rimpianto per il suo uomo morto, ballate sulla solitudine e l’imprevedibilità della sorte. Qualcuno legge le sue ballate e le viene suggerito di scrivere quello che le è capitato. Lei scrive, la sua scrittura piace negli ambienti altolocati in cui è sempre vissuta.
Christine de Pizan tiene una lezione
Il Duca di Borgogna, uno dei più grandi principi del regno, le commissiona un libro sul re Carlo il Saggio, che lei ha conosciuto da bambina. Cristina comincia ad intervistare chi ha conosciuto il grande re e scrive il libro dei fatti e dei detti memorabili del re Carlo il Saggio. E’ la prima donna a scrivere un libro di storia. Continua a scrivere su commissione e le committenze arrivano.
L’AMBIENTE DOVE E’ VISSUTA CHRISTINE DE PIZZAN e che racconta ne ” LA CITTA’ DELLE DAME ”
Viene invitata a trasferirsi in Italia dal duca di Milano Gian Galeazzo Visconti, ma Cristina decide di restare in Francia, dove ormai è famosa e ben pagata…
LA SUA LIRICA, FORSE LA PIU’ FAMOSA… ( fonte Wikipedia )
(FR)
«Seulete sui et seulete vueil estre
Seulete m’a mon douz ami laissiee;
Seulete sui, sanz compaignon ne maistre
Seulete sui, dolente et courrouciee,
Seulete sui, en langueur mesaisiee,
Seulete sui, plus que nulle esgaree,
Seulete sui, sanz ami demouree.
Seulete sui a uis ou a fenestre,
Seulete sui en un anglet muciee,
Seulete sui pour moi de pleurs repaistre,
Seulete sui, dolente ou apisiee;
Seulete sui, rien n’est qui tant messiee;
Seulete suis, en ma chambre enserree,
Seulete sui, sanz ami demouree.
Seulete sui partout et en tout estre;
Seulete sui, ou je voise ou je siee;
Seulete sui plus qu’aultre riens terrestre,
Seulete sui, de chascun delaissiee,
Seulete sui durement abaissiee,
Seulete sui, souvent toute esplouree,
Seulete sui, sanz ami demouree.
Prince, or est ma douleur commenciee:
Seulete sui, de tout deuil manaciee,
Seulete sui, plus teinte que moree:
Seulete sui, sanz ami demouree.»
(IT)
«Sono sola, e sola voglio rimanere.
Sono sola, mi ha lasciata il mio dolce amico;
sono sola, senza compagno né maestro,
sono sola, dolente e triste,
sono sola, a languire sofferente,
sono sola, smarrita come nessuna,
sono sola, rimasta senz’amico.
Sono sola, alla porta o alla finestra,
sono sola, nascosta in un angolo,
sono sola, mi nutro di lacrime,
sono sola, dolente o quieta,
sono sola, non c’è nulla di più triste,
sono sola, chiusa nella mia stanza,
sono sola, rimasta senz’amico
Sono sola, dovunque e ovunque io sia;
sono sola, che io vada o che rimanga,
sono sola, più d’ogni altra creatura della terra
sono sola, abbandonata da tutti,
sono sola, duramente umiliata,
sono sola, sovente tutta in lacrime,
sono sola, senza più amico.
Principi, iniziata è ora la mia pena:
sono sola, minacciata dal dolore,
sono sola, più nera del nero,
sono sola, senza più amico, abbandonata.»
(Seulete sui)
Ho voluto mettere in rilievo questa storia, magistralmente scritta da Alessandro Barbero, perché è un unicum tra le donne del medioevo, un’autrice di best seller. Consiglio a tutti di andare a leggere la sua storia sul libro che ho prima citato.
se mai qualcuno volesse :
UN ARTICOLO SU CAFFE’ BOOK CHE RIGUARDA LA VITA DI CHRISTINE DE PIAZZAN
Christine de Pizan, una scrittrice professionista nel Medioevo