VIDEO SULLA MOSTRA ( SECONDA PARTE )–LA PROFESSORESSA PARLA DAL SECONDO MINUTO CIRCA…
28,17
CASTELLO VISCONTEO SFORZESCO A NOVARA–
piazza Martiri della Libertà n. 3
OPERE SUL TEMA DI ANNIE-PAULE QUINSAC
ELECTA, 1982
SKIRA, 1997
SKIRA, 1998
SKIRA, 2005
GIUNTI, 2010
DAL LINK DELLA MOSTRA ” IL CASTELLO DI NOVARA “:::
La grande mostra Divisionismo. La rivoluzione della luce che apre il 23 novembre sino al 5 aprile 2020 a Novara nella magnifica cornice del Castello Visconteo Sforzesco ha l’ambizione di essere la più importante mostra dedicata al Divisionismo realizzata negli ultimi anni, movimento giustamente considerato prima avanguardia in Italia.
Per la sua posizione geografica, a quarantacinque chilometri dal Monferrato, fonte iconografica imprescindibile nell’opera di Angelo Morbelli, e appena più di cento dalla Volpedo di Giuseppe Pellizza, senza dimenticare la Valle Vigezzo di Carlo Fornara,
Novara è infatti luogo deputato per ospitare questa rassegna, incentrata sul Divisionismo lombardo-piemontese: i rapporti con il territorio ne hanno determinato le scelte e il taglio complessivo.
Il Divisionismo nasce a Milano, sulla stessa premessa del Neo-Impressionnisme francese – meglio noto come Pointillisme -, senza tuttavia che si possa parlare di influenza diretta.
Muove dall’idea che lo studio dei trattati d’ottica, che hanno rivoluzionato il concetto di colore, debba determinare la tecnica del pittore moderno.
Vittore Grubicy, Quando gli uccelletti vanno a dormire, 1891,1903 olio su tela, 31,5×50,5 cm, in comodato presso il Divisionismo, Pinacoteca di Tortona
VITTORE GRUBICY DE DRAGON
Si sviluppa nel Nord d’Italia, grazie soprattutto al sostegno di Vittore Grubicy de Dragon, mercante d’arte, critico, pubblicista e a sua volta pittore, che con il fratello Alberto gestisce a partire del 1876 una galleria d’arte a Milano.
E’ Vittore a diffondere tra i pittori della sua scuderia il principio della sostituzione della miscela chimica dei colori tradizionalmente ottenuta sulla tavolozza, con un approccio diretto all’accostamento dei toni complementari sulla tela.
Da dato chimico, il colore diventa fenomeno ottico e alla dovuta distanza l’occhio dello spettatore può ricomporre le pennellate staccate in una sintesi tonale, percependo una maggior luminosità nel dipinto.
un dettaglio delle pennellate
ALCUNE OPERE::
Angelo Morbelli – Sogno e realtà. 1905.
Emilio Longoni, Primavera della vita, non datato (1906) olio su tela, 173×139 cm firmato in basso a destra Emilio Longoni Collezione privata
Emilio Longoni. Riflessioni di un affamato, Contrasti sociali, 1894 olio su tela, 190×155 cm firmato in basso a destra Museo del Territorio Biellese, Biella
Emilio Longoni, Ragazzina col gatto, 1893 – 1896
Cesare Maggi La slitta, 1905 olio su tela, 110×100 cm firmato e datato in basso a sinistra C.MAGGI 1905 Collezione privata
Plinio Nomellini Baci di sole, 1908 olio su tela, 93×119 cm Galleria d’Arte Moderna Paolo e Adele Giannoni, Novara
Presto il Divisionismo da Milano e dalla Lombardia si allarga al Piemonte: la pennellata divisa è destinata a diventare strumento privilegiato nella traduzione di una poetica della natura o di una messa a fuoco delle tematiche sociali.
Solo Gaetano Previati, irreducibilmente antirealista sin dagli esordi, elabora una visione simbolista che scaturisce dal mito, da un’interpretazione visionaria della storia o dall’iconografia cristiana, agli antipodi di quella di Segantini sempre legata alla radice naturalista di una percezione panica dell’alta quota.
Ordinata in otto sezioni tematiche, l’esposizione consta di settanta opere tutte di grande qualità e bellezza, provenienti da importanti musei e istituzioni pubbliche e da collezioni private.
Le sezioni
Sala 1. Il prologo. Sala
Sale della mostra
2. La Prima Triennale di Brera. Uscita ufficiale del Divisionismo. Sala
3. L’affermarsi del Divisionismo. Sala
4. Pellizza da Volpedo. Tecnica e simbolo. Sala
5. Il colore della neve. Sala
6. Previati. Verso il sogno. Sala
7. Segantini. Il gioco dei grigi. Sala
8. Il nuovo secolo. L’evolversi del Divisionismo
Sale della mostra
A sinistra: Gaetano Previati – Le fumatrici di Hashish. A destra: Giovanni Segantini – Dopo il temporale.
sala della mostra
GLI AUTORI::
Straordinarie opere dei più noti divisionisti italiani sfileranno in un percorso articolato e di grande fascino:
Giovanni Segantini, con alcune celebri vedute montane – come Dopo il temporale (1883-1885), Savognino sotto la neve (1890) non più esposta dal 1970, All’ovile (1892), e una sala dedicata con sette eccezionali disegni tra cui il monumentale e spettacolare La Natura (1898);
Giovanni Segantini, Savognino sotto la neve, non datato (1890)
Giovanni Segantini – Cavalli al galoppo. 1889.
Giovanni Segantini.
Giovanni Segantini – Vacca bagnata (dettaglio). 1890.
Angelo Morbelli con alcune delle sue commoventi scene di anziani in solitudine e intensi paesaggi innevati;
Pellizza da Volpedo G. – Il ponte
Pellizza – Il mediatore. 1891.
Giuseppe Pellizza da Volpedo, con Il Mediatore (1891) e una sala dedicata con opere notevoli come Il Ponte (1893-1894), Sul fienile (1893-1894), La processione (1893-1895);
Gaetano Previati con la magnifica Maternità (1890–1891) di proprietà del Banco BPM che ritorna nel capoluogo piemontese dove non è mai stata esposta e che, proprio per l’eccezionalità del prestito, si potrà ammirare con ingresso gratuito, e una sala dedicata con opere importanti come Sacra famiglia (1902), Il vento o Fantasia (1908), il monumentale La migrazione in val padana (1916-1917);
Gaetano Previati, Maternità, 1890-91
Gaetano Previati – disegno per Maternità.
Gaetano Previati – Le fumatrici di hashish.
Previati – Le fumatrici di hashish (dettaglio). 1887.
Gaetano Previati, Nel prato (Pace), 1889-90. Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti
Gaetano Previati – Sacra famiglia (dettaglio). 1901.
Gaetano Previati – Migrazione in Val Padana. 1916.
Gaetano Previati – La Madonna col bambino.
Carlo Fornara, L’Aquilone, olio su tela, 135 x 154 cm, collezione privata
Carlo Fornara con gli splendidi paesaggi montani Fontanalba (1904-1906), Vespero d’inverno (1912-1914), Ora radiosa (1924-1925);
Emilio Longoni, La piscinina, olio su tela, 126 x 71 cm, collezione privata
Emilio Longoni con i celebri dipinti di denuncia sociale L’oratore dello sciopero (1890-1891) e Riflessioni di un affamato (1894), oltre a notevoli opere di interni familiari e scene naturali;
PLINIO LOMELLINI, LA DIANA DEL LAVORO, 1893
PLINIO NOMELLINI, SOLE E BRINA, 1905-1910
Plinio Nomellini con l’importante olio di soggetto operaio La Diana del lavoro (1893), e i più tardi e splendidi paesaggi Baci di sole (1908) ( IMMAGINE SOPRA ) e Sole e brina (1905-1910).
Completano il percorso altri notevoli dipinti di precursori del Divisionismo come Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni e magnifici paesaggi di Vittore Grubicy,
Giovanni Sottocornola, Fuori Porta, 1891, olio su tela, 135×220 cm firmato e datato in basso a sinistra G. Sottocornola 1891, Collezione privata
Giovanni Sottocornola,
Achille Tominetti, Cesare Maggi.
Un catalogo scientifico accompagna l’esposizione. Il saggio della curatrice è corredato da schede biografiche degli artisti, con schede critiche delle singole opere affidate agli specialisti di riferimento e apparati bibliografici ed espositivi.
Una mostra dunque di grande respiro, un percorso ricco e affascinante tra le opere più significative dei maestri divisionisti italiani in un luogo, l’imponente Castello Visconteo Sforzesco, ricco di storia e ristrutturato a regola d’arte per una vocazione museale.
Orari:
Martedì – domenica 10,00 – 19,00(la biglietteria chiude alle 18,30)
Aperture straordinarie: domenica 8, lunedì 23, giovedì 26 e lunedì 30 dicembre 2019, mercoledì 1, lunedì 6 e mercoledì 22 gennaio 2020
Chiuso: martedì 24, mercoledì 25 e martedì 31 dicembre 2019
Biglietti:
– Intero € 10,00