OLAFUR ELIASSON ( COPENAHAGEN, 1967 ) –un autore che, abbiamo scoperto, è famosissimo…

 

 

 

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Olafur Eliasson (Copenaghen, 5 febbraio 1967) è un artista danese nato da famiglia islandese.

È noto per aver esposto alla Tate Modern di Londra la sua installazione 

Olafur Eliasson, The Weather Project | Olafur eliasson, Weather projects, Public art

The Weather Project nel 2003.

 

Olafur Eliasson The Weather Project in the Turbine Hall, Tate Modern 16 October 2003 - 21 March 2004

immagine dalla Tate di Londra

Olafur Eliasson The Weather Project, 2003 Monofrequency lights, projection foil, haze machines, mirror foil, aluminium, and scaffolding 26.7 m x 22.3 m x 155.4 m Installation in Turbine Hall, Tate Modern, London Photo: Studio Olafur Eliasson Courtesy the artist: neugerriemschneider, Berlin: and Tanya Bonakdar, New York© Olafur Eliasson 2003

 

 commento da : https://apparatocreativo.wordpress.com/2014/07/15/the-weather-project-olafur-eliasson-porta-tate-modern/

Olafur Eliasson, ha rivoluzionato la frase “Che tempo fa?” grazie all’opera The Weather Project, portando il sole nella grigia Tate Modern londinese.L’ormai consacrato artista danese è stato da sempre affascinato dallo studio dei fenomeni atmosferici fino a renderli opere d’arte contemporanea viventi.
La simulazione del tramonto, ideata grazie ad un sofisticato gioco di luci e vapori, nasce direttamente dall’interazione tra lo spazio e il pubblico. Per stimolare la connessione sociale tra lo spazio e l’uomo, Eliasson ha riempito il campo espositivo di specchi. L’installazione dei riflessi ha completato lo spettacolo di magia ricreando una doppia prospettiva: i visitatori possono vedere loro stessi mentre stanno guardando. Gli specchi, inoltre, allargano lo spettro d’azione e moltiplicano le figure e i raggi luminosi creando sempre nuove forme di aggregazione esistenziale ed atmosferica.

 

ALTRE FOTO DELL’OPERA:

 

Olafur Eliasson, The Weather Project, Turbine Hall, Tate Modern, Londra (2003-2004)

Olafur Eliasson, The Weather Project, Turbine Hall, Tate Modern, Londra (2003-2004)

 

 

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CONTINUA WIKIPEDIA SULL’AUTORE:

Ha studiato all’Accademia Reale delle Arti di Copenaghen. Nel 2014 ha vinto il premio Wolf nella categoria delle arti.[1]

Nel 2007 partecipa e realizza un’opera per il progetto BMW Art car.[2]

Nel 2012 Olafur Eliasson insieme a Frederik Ottesen hanno iniziato ‘Little Suns’, un’organizzazione progettata per aiutare i 1.1 miliardi di persone nel mondo con scarso accesso all’elettricità regolare, attraverso il loro modello di business sociale. Vendono lampade a pannelli solari a costi elevati in luoghi con elevati livelli di accesso all’elettricità, al fine di vendere le lampade a basso costo nei paesi in via di sviluppo.

( wikipedia )

 

 

Abitare

 

2 ottobre 2019

Eliasson tra luce e ombra

 

 

Olafur Eliasson: In real life

a cura di Mark Godfrey e Emma Lewis

Tate Modern, Londra

11 luglio 2019 – ­5 gennaio 2020

Eliasson tra luce e ombra

Olafur Eliasson, “Model Room II”. Installazione alla Tate Modern, Londra, 2019. (ph. Anders Sune Berg)–vedi sotto

Eliasson tra luce e ombra

Cristiana Campanini

Un’importante retrospettiva dell’artista danese attraversa tutti gli spazi della Tate Modern, a Londra. E presenta 40 lavoriArcobaleni sintetici, magie di luce e ombra. Ma soprattutto moniti ecologisti. Il percorso di Olafur Eliasson è attraversato dai fiumi colorati degli esordi fino ai tramonti in un interno esposti alla Turbine Hall della Tate Modern nel 2003 – anno della consacrazione di fronte a una platea internazionale (con oltre due milioni di visitatori) – fino ai ghiacci della Groenlandia traslocati in città per svanire al primo raggio di sole.

«La luce è un elemento sfuggente, inafferrabile. Non si può misurare. Dipende dall’umore e dall’attenzione. È connessa alla biologia, al ritmo circadiano, ma anche alla spiritualità e alla psicologia. Se non abbiamo luce siamo banalmente tristi e depressi. La luce comunica con il corpo e il cervello», commentava di recente Eliasson al Salone del Mobile di Milano, parlando di design contemporaneo.

Olafur Eliasson, “Your planetary window”, dettaglio, 2019. Specchi, alluminio, acciaio, 255 x 75 x 115 cm. Installazione alla Tate Modern, Londra, 2019. (ph. Anders Sune Berg)

Fino al 5 gennaio la Tate Modern fa il punto sul lavoro dell’artista danese con una grande retrospettiva di 40 opere, oltre a un tunnel di nebbia di 39 metri e a una cascata di 11 metri. Olafur Eliasson: In real life, curata da Mark Godfrey e Emma Lewis, tocca tutte le fasi della sua carriera e soprattutto tutti i temi: oltre all’ambiente, anche le migrazioni e l’architettura. In mostra si può comunicare anche con il suo studio, un’officina fluida (come la definisce lui) in un antico birrificio di Berlino, con oltre 100 dipendenti tra ingegneri, scienziati e artisti, e una mensa bio cui tiene moltissimo (il padre era chef, lui si dice “pescetariano”, e per l’occasione il menu per il Terrace Bar è opera sua).

Olafur Eliasson, “Cold wind sphere”, 2012. Acciaio inossidabile, vetro colorato (blu scuro, blu scuro, blu e grigio chiaro), specchio, vetro con effetto colore (blu), lampadina, diametro 170 cm. Installazione alla Tate Modern, Londra, 2019. (ph. Anders Sune Berg)

Olafur Eliasson, “Din blinde passager” (Il tuo passeggero cieco), 2010. Lampade fluorescenti, lampade a monofrequenza (gialle), macchina da nebbia, ventilatore, legno, alluminio, acciaio, tessuto, plastica, dimensioni variabili. Installazione alla Tate Modern, Londra, 2019. (ph. Anders Sune Berg)

Olafur Eliasson, “Eine Beschreibung einer Reflexion, oder aber eine angenehme Übung zu deren Eigenschaften” (Descrizione di una riflessione o di un piacevole esercizio sulle sue qualità), 1995. Faretto, specchi, specchi, pellicola di proiezione, motore, treppiede, dimensioni variabili. Boros Collection, Berlin. Installazione alla Tate Modern, Londra, 2019. (ph. Anders Sune Berg)

Olafur Eliasson, “Model Room II”. Installazione alla Tate Modern, Londra, 2019. (ph. Anders Sune Berg

Olafur Eliasson, “Moss Wall”. Installazione alla Tate Modern, Londra, 2019. (ph. Anders Sune Berg)

Olafur Eliasson, “Glacial spherical flare”. Installazione alla Tate Modern, Londra, 2019. (ph. Anders Sune Berg)

Olafur Eliasson, “Waterfall”. Installazione alla Tate Modern, Londra, 2019. (ph. Anders Sune Berg

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1 risposta a OLAFUR ELIASSON ( COPENAHAGEN, 1967 ) –un autore che, abbiamo scoperto, è famosissimo…

  1. Donatella scrive:

    Che bello questo giocare con la luce, che sa di vita e di gioia.

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