SURVIVAL.IT / GALLERIA/ CALENDARIO 2021 ::: 14 FOTO DEL CALENDARIO CON I POPOLI INDIGENI DI CUI SI PRENDE CURA L’ORGANIZZIONE UMANITARIA ” SURVIVAL INTERNATIONAL “

 

SURVIVAL.IT — CHI SIAMO

https://www.survival.it/chisiamo

 

Survival è stata fondata nel 1969 da un gruppo di persone che avevano appreso con sgomento del genocidio degli Indiani amazzonici grazie a un articolo pubblicato sul Sunday Times britannico.

Per diversi anni, Survival non ha praticamente avuto alcuna entrata ed è stata gestita da volontari. Diffondeva informazioni sui problemi dei popoli indigeni, sosteneva progetti nelle loro comunità, e faceva pressione in forum internazionali come le Nazioni Unite perché i loro diritti venissero rispettati.

Presto, però, divenne evidente che l’unico modo per garantire la sopravvivenza dei popoli indigeni era catalizzare il sostegno dell’opinione pubblica.

È così che tutti i movimenti progressisti sono riusciti a ottenere cambiamenti duraturi – dall’abolizione della tratta degli schiavi due secoli fa, alla fine dell’Apartheid sudafricano.

Nonostante le modeste origini, migliaia di sostenitori in tutto il mondo hanno contribuito a far diventare la nostra lotta un movimento mondiale, che ha ottenuto centinaia di successi concreti nel suo campo.

Un movimento che ha radicalmente modificato l’atteggiamento verso i popoli indigeni in molte parti del mondo.

 

YANOMANI–AMAZZONIA

 

Famiglia yanomami, Brasile.

FAMIGLIA YANOMANI–

 

nel link subito sotto testo e foto di questa popolazione indigena:::

https://www.survival.it/popoli/yanomami

 

SURVIVAL.IT / GALLERIA/ CALENDARIO 2021

https://www.survival.it/galleria/Calendario2021

 

 

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La copertina di “We, the People” 2021, il calendario di Survival International, il movimento mondiale per i popoli indigeni.

Un ringraziamento speciale da parte di Survival va a tutti i fotografi che hanno reso possibile la realizzazione di questo splendido calendario.

 

 

Visita qui il Catalogo di Survival e acquista la tua copia.

 

Calendario 2024

© Survival International

 

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Indiani Mexica e Otomi, Očeti Šakówiŋ Camp, USA, 2017 – Le proteste contro l’oleodotto Dakota Access Pipeline a Standing Rock hanno fatto notizia in tutto il mondo. Sono un esempio lampante della determinazione dei popoli indigeni a difendere le loro terre ancestrali dai danni ambientali. I migliori custodi del mondo naturale sono loro!

© Josué Rivas / josuerivasfoto.com

 

 

 

 

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Iñupiat, Alaska, USA, 2018 – La conoscenza dei ghiacci marini è fondamentale per la sopravvivenza del popolo Iñupiat. Negli ultimi anni, lo scioglimento dei ghiacci ha reso la caccia e la pesca più difficili, e gli spostamenti da un villaggio all’altro più pericolosi. I popoli indigeni sono quelli che hanno contribuito di meno al cambiamento climatico, eppure ne pagano il prezzo più alto.

© Kiliii Yuyan / kiliii.com

 

 

 

 

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Quechua, Perú, 2018 – I Quechua vivono nelle valli, sulle montagne e sugli aridi altopiani delle Ande – la loro casa tra gli dei da millenni. Vivere a tali altitudini non è facile, ma i Quechua hanno sviluppato la capacità di sopravvivere all’aria rarefatta. Le donne quechua sono anche abili tessitrici e realizzano scialli coloratissimi che indossano per trasportare neonati, legna da ardere e mais.

© Jonatan Oregon / johnoregon.com

 

 

 

 

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Achuar, Ecuador, 2020 – Veronica, un’ostetrica indigena Achuar, è ritratta nel suo orto, dove coltiva piante medicinali per curare le pazienti. Insieme al suo popolo, sta resistendo e combattendo contro lo sfruttamento e la distruzione della foresta amazzonica compiuti nel nome del “progresso” e dello “sviluppo”.

© Pablo Albarenga / pabloalbarenga.com (per Rainforest Defenders, un progetto di DemocraciaAbierta, con il sostegno del Rainforest Journalism Fund, in collaborazione con il Pulitzer Center)

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Baka, Gabon, 2019 – Nelle foreste dell’Africa centrale, diversi popoli indigeni hanno vissuto per millenni di caccia e raccolta. Ma negli ultimi decenni la loro terra è stata devastata dal disboscamento e dalla guerra. L’espansione delle aree protette li sta sfrattando illegalmente dalle loro terre, e il loro fortissimo legame con la foresta è gravemente minacciato. Survival lotta per fermare le violazioni dei diritti umani commesse in nome della conservazione.

© Guillaume Beaudoin / guillaumebeaudoin.com

 

 

 

 

 

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Ho, India, 2020 – Nelle comunità indigene di Jharkhand, le donne decorano le case con colori incantevoli, per renderle belle. Per loro, un ospite sulla soglia di casa è come una benedizione che bussa alla tua porta. La diversità umana è cruciale per la sopravvivenza dell’umanità. Tuttavia, oggi, circa due milioni di bambini indigeni di varie parti del mondo studiano nelle “Factory School”, ovvero in scuole residenziali finalizzate all’assimilazione, dove gli strappano l’identità indigena e li indottrinano per conformarli alla società dominante.

© Ashish Birulee / www.instagram.com/ashishbirulee

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Arhuaco e Kogi, Colombia, 2020 – Per i popoli Arhuaco e Kogi, la Sierra Nevada de Santa Marta è il cuore della Terra e il loro ruolo è quello di proteggerla. Cercano di mantenere l’equilibrio nel mondo e la loro cosmologia è incredibilmente complessa. Non c’è da stupirsi che definiscano se stessi “Hermanos Mayores” (Fratelli Maggiori) e che ammoniscano noi, gli “Hermanos Menores” (Fratelli Minori), per aver maltrattato Madre Terra sconvolgendo il suo equilibrio.

© Tiago Lage / vimeo.com/tilage

 

 

 

 

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Tupinambá, Brasile, 2018 –”Sono io, sono io / non lo nego / sono Tupinambá / vivo nell’oca di pietra”. La terra è vita per i popoli indigeni. Dà loro rifugio e sostentamento, ed è il fondamento della loro identità e del loro senso di appartenenza. Il furto di terre indigene da parte dei colonizzatori delle Americhe è iniziato oltre 500 anni fa e continua ancora oggi. Distrugge interi popoli, le loro culture e i loro stili di vita autosufficienti.

© Vanessa Pataxó / @nessa_pataxo

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Yagua, Colombia, 2020 – I semi rosa dell’albero “achiote” producono un pigmento comunemente noto come annatto. Di fatto, questo che è oggi il più importante colorante alimentare naturale al mondo è una scoperta degli Indiani amazzonici che da sempre lo usano per vari scopi: come tintura per i tessuti, come spezia alimentare, per tingere i capelli e le pitture corporali. Un altro dono dei popoli tribali all’umanità!

© Diana María Navas / dianamarianavas.com

 

 

 

 

 

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Paiter Surui, Brasile, 2017 – I popoli indigeni sono i migliori conservazionisti e gestiscono i loro ambienti meglio di chiunque altro. Come Ubiratan ha detto a Survival, i Surui vivono in “armonia con la natura, con le foreste, con i fiumi, con gli animali… riconosciamo l’importanza della protezione dell’ambiente per garantire la sopravvivenza futura dei nostri figli”.

© Ubiratan Surui / @ubiratansurui

 

 

 

 

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Wauja, Brasile, 2019 – Oggi il Brasile è casa per almeno 305 diversi popoli indigeni, di cui circa 100 sono tribù incontattate. Tutti loro oggi sono in pericolo, perché il Presidente Bolsonaro sta cercando di portare indietro le lancette dell’orologio in materia di diritti dei popoli indigeni. Vuole togliere loro l’autonomia, vendere le loro terre per aprirle al disboscamento e all’estrazione mineraria e “assimilarli” contro la loro volontà. Survival lotta al fianco dei popoli indigeni per fermare il genocidio in Brasile.

© Jose O. Neto / instagram.com/jeoneto

 

 

 

 

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Altai Kazakh, Mongolia, 2018 – Zamanbol, 14 anni, con la sua aquila da caccia. Durante la settimana Zamanbol vive in città, per andare a scuola, ma nel weekend torna alla ger, o yurta, di famiglia. I popoli indigeni sono nostri contemporanei e parte vitale della diversità umana.

© Hannah Reyes Morales / hannah.ph

 

 

 

 

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Očeti Šakówiŋ, Standing Rock, USA, 2016 – Matriarche con vari background, e appartenenti a diversi popoli, sono riunite nel tipi per un incontro di donne al campo di resistenza contro l’oleodotto Dakota Access Pipeline, nel Nord Dakota, patria ancestrale degli Očeti Šakówiŋ. Il giorno seguente, le forze dell’ordine della contea di Morton attaccarono questi custodi di acqua e terra con cannoni ad acqua nonostante le temperature polari.

© Tomás Karmelo Amaya / tomaskarmelo.com

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