Ferrando racconta la storia della zingara messa al rogo anni prima e di come, in seguito, il fratello del Conte venne rapito. Il Conte ormai cresciuto, è innamorato di Leonora, ma lei è innamorata del giovane Manrico (il Trovatore). Manrico viene a sapere da Azucena (sua presunta madre) la storia di come sua madre venne messa al rogo dal Conte e di come lei per vendicarsi volle dare alle fiamme il figlio del Conte… ma per sbaglio uccise suo figlio! Catturata per puro caso Azucena, Ferrando riconosce in lei la zingara che rapì il fratello del Conte. Saputo della cattura, Manrico si lancia al salvataggio, ma viene catturato. Leonora, pur di salvare il suo amato, decide di cedere alle lusinghe del Conte. Manrico sta per essere liberato quando la giovane si accascia a terra e muore; ella infatti si era avvelenata. Il Conte – furioso – manda Manrico a morte. Solo dopo l’esecuzione Azucena gli dice che in realtà si trattava di suo fratello perduto da anni…
ATTO IV / FINALE
Scena III
Orrido carcere. In un canto finestra con inferriata. Porta nel fondo. Smorto fanale pendente dalla volta. Azucena giacente sopra una specie di rozza coltre, Manrico seduto a lei dappresso
Manrico Madre?… non dormi?
Azucena L’invocai più volte Ma fugge il sonno a queste luci… Prego…
Manrico L’aura fredda è molesta Alle tue membra forse?
Azucena No; da questaTomba di vivi sol fuggir vorrei, Perché sento il respiro soffocarmi!…
Manrico(torcendosi le mani) Fuggir!
Azucena(sorgendo) Non attristarti: Far di me strazio non potranno i crudi!
Manrico Ah! come?
Azucena Vedi?… Ie sue fosche impronte M’ha già stampato in fronte Il dito della morte!
Manrico Ahi!
Azucena Troveranno Un cadavere muto, gelido!… anzi Uno scheletro!
Manrico Cessa!
Azucena Non odi?… gente appressa…I carnefici son… vogliono al rogo Trarmi!… Difendi la tua madre!
Manrico Alcuno, Ti rassicura, qui non volge…
Azucena(senza hadare a Manrico, con ispavento) Il rogo! Parola orrenda!
Manrico Oh madre!… oh madre!
Azucena Un giorno, turba feroce l’ava tua condusse Al rogo… Mira la terribil vampa! Ella n’è tocca già! già l’arso crine Al ciel manda faville!…Osserva le pupille uor dell’orbita lor!… ahi… chi mi toglie A spettacol sì atroce?(cadendo tutta convulsa fra le braccia di Manrico)
Manrico Se m’ami ancor, se voce Di figlio ha possa d’una madre in seno, Ai terrori dell’alma Oblìo cerca nel sonno, e posa e calma.(La conduce presso alla coltre)
Azucena Sì, la stanchezza m’opprime, o figlio…Alla quïete io chiudo il ciglio…Ma se del rogo arder si veda L’orrida fiamma, destami allor.
Manrico Riposa, o madre: Iddio conceda Men tristi immagini al tuo sopor.
Azucena(tra il sonno e la veglia)Ai nostri monti… ritorneremo…L’antica pace… ivi godremo..Tu canterai… sul tuo lïuto…In sonno placido… io dormirò!
Manrico Riposa, o madre: io prono e muto La mente al cielo rivolgerò.(Azucena si addormenta. Manrico resta genuflesso accanto a lei)
Scena ultima
Si apre la porta, entra Leonora: gli anzidetti, in ultimo il Conte con seguito di Armati
Manrico Ciel!.. non m’inganna quel fioco lume?…
Leonora Son io, Manrico…
Manrico Oh, mia Leonora! Ah, mi concedi, pietoso Nume, Gioia sì grande, anzi ch’io mora?
Leonora Tu non morrai… vengo a salvarti…
Manrico Come!… a salvarmi?, fia ro!
Leonora Addio…tronca ogni indugio… t’affretta… parti…(accennandogli la porta)
Manrico E tu non vieni?
Leonora Restar degg’io!…
Manrico Restar!…
Leonora Deh! fuggi!…
Manrico No.
Leonora(cercando di trarlo verso l’uscio) Guai se tardi!
Manrico No…
Leonora La tua vita!…
Manrico Io la disprezzo…Pur fuggi, o donna, in me gli sguardi!…Da chi l’avesti?… ed a qual prezzo?…Parlar non vuoi?… Balen tremendo!…Dal mio rivale!… intendo… intendo!…Ha quest’infame l’amor venduto…Venduto un core che mi giurò!
Leonora Oh, come l’ira ti rende cieco! Oh, quanto ingiusto, crudel sei meco! T’arrendi… fuggi, o sei perduto! Nemmeno il cielo salvar ti può!(Leonora si getta ai piedi di Manrico)
Azucena(dormendo) Ai nostri monti… ritorneremo…L’antica pace… ivi godremo…Tu canterai… sul tuo liuto…In sonno placido… io dormirò…
Manrico Ti scosta…
Leonora Non respingermi…Vedi?… languente, oppressa, lo manco…
Manrico Va’… ti abbomino…Ti maledico…
Leonora Ah, cessa! Non d’imprecar, di volgereP er me la prece a Dio È questa l’ora!
Manrico Un brivido Corse nel petto mio!
Leonora(Cade bocconi)Manrico!
Manrico(accorrendo a sollevarla)Donna, svelami…Narra.
Leonora Ho la morte in seno…
Manrico La morte!…
Leonora Ah, fu più rapidaLa forza del veleno Ch’io non pensava!…
Manrico Oh fulmine!
Leonora Senti! la mano è gelo…(toccandosi ilpetto) Ma qui… qui foco orribile Arde…
Manrico Che festi!… o cielo!
Leonora Prima che d’altri vivere…Io volli tua morir!…
Manrico Insano!… ed io quest’angelo Osava maledir!
Leonora Più non resisto!
Manrico Ahi misera!…(Entra il Conte, arrestandosi sulla soglia)
Leonora Ecco l’istante… io moro…(stringendogli la destra in segno d’addio)Manrico! Or la tua grazia…Padre del cielo… imploro…Prima… che… d’altri vivere…Io volli… tua morir! (Spira)
Conte (Ah! volle me deludere, E per costui morir!)(additando agli armati Manrico) Sia tratto al ceppo!
Manrico (partendo tra gli armati) Madre… oh madre, addio!
Azucena(destandosi)Manrico!… Ov’è mio figlio?
Conte A morte corre!…
AzucenaAh ferma!… m’odi…
Conte (trascinando Azucena verso la finestra) Vedi?…
Alla fine muore anche il suggeritore, mentre gli orchestrali faranno un grande autodafé.