Mauro Biani @maurobiani · 14.36 ca. La resistenza tedesca nonviolenta al nazismo. Oggi 100 anni dalla nascita di #SophieScholl #RosaBianca #weisserose Oggi su @repubblica, 9 maggio 2021 + GARIWO, SOPHIE SCHOLL ,1921 – 1943, la “rosa bianca” che sfidò il nazismo

 

 

 

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Gariwo: la foresta dei Giusti

 

https://it.gariwo.net/giusti/biografie-dei-giusti/shoah-e-nazismo/figure-esemplari-segnalate-da-gariwo/sophie-scholl-1547.html

 

SOPHIE SCHOLL 1921 – 1943

la “rosa bianca” che sfidò il nazismo

Sophie SchollSophie Scholl

 

Storia segnalata dall’Associazione Rosa Bianca italiana – Milano, 20 dicembre 2010

 

Nasce il 9 maggio 1921 a Forchtenberg, in Germania. Il padre, sindaco della cittadina, nel 1932 si trasferisce con la famiglia a Ulm dove fonda una società di consulenza fiscale. A 12 anni è costretta a iscriversi alla Hitlerjugend. Sophie ha un legame molto stretto con il fratello maggiore Hans: nel 1937 viene arrestato dai nazisti perché sospettato di appartenere ai movimenti clandestini e Sophie soffre molto diventando sempre più contraria al regime hitleriano.

 

Credit: ullstein bild via Getty Images/ullstein bild Dtl.

Hans Scholl - Hans Scholl - other.wiki

HANS SCHOLL ( 1918- 1943 )

 

Dotata di talento per la pittura, frequenta ambienti artistici e letterari antinazisti. Nella primavera 1940 ottiene la maturità e trova impiego come maestra d’asilo al Frobel Institute di Ulm-Soflingen. Spera così di poter evitare il lavoro obbligatorio imposto a chi vuole frequentare l’università ma, considerata la sua esperienza con i bambini, viene comunque costretta a servire come ausiliaria per sei mesi in un istituto statale di Blumberg. Potrà iscriversi all’Università di Monaco solamente nel maggio 1942. Qui entra nel giro di amicizie del fratello che studia Medicina.

 

 

 

 

A Monaco, Sophie incontra persone che la spingono a riflettere sulla fede religiosa e sul comportamento che deve tenere un cristiano di fronte a una dittatura. Nel 1942 suo padre viene incarcerato per aver criticato pubblicamente l’operato di Hitler. Nello stesso anno Sophie entra nella “Rosa Bianca”, un gruppo di studenti universitari antinazisti.

 

 

Christoph Probst | bpb

German Resistance Memorial Center - Biographie

Christoph Hermann Probst  ( 1919-1943 )

 

Per il gruppo Sophie scrive e diffonde volantini che incitano alla resistenza non violenta contro il Terzo Reich. Il 18 febbraio 1943 viene arrestata con suo fratello mentre distribuisce l’ultimo depliant del gruppo. Il 22 febbraio è processata dal Tribunale del Popolo presieduto dal noto giurista del Reich Roland Freisler. Riconosciuta colpevole di tradimento, nello stesso giorno è ghigliottinata con Hans e l’amico Cristoph Probst nel cortile della prigione Stadelheim di Monaco.

 

 

L'amore non verrà mai meno - Storia dei fratelli Scholl e della Rosa Bianca

 

 

Come ricorda il sopravvissuto del gruppo Franz Joseph Muller, “la Gestapo torturò Sophie Scholl per quattro giorni, dal 18 al 21 febbraio 1943. Sophie Scholl era la persona più forte all’interno del gruppo della Weisse Rose, la più determinata, la più sincera e la più attiva”.

Credit: ullstein bild via Getty Images/ullstein bild Dtl.

Alexander Schmorell at the university | Jim Forest | Flickr

Alexander Schmorell ( 1917 – 1943 )

 

Il cappellano del carcere che la vide poco prima dell’esecuzione testimonia che era senza paura, calma. L’uomo della Gestapo che conduceva l’interrogatorio le chiese alla fine: “Signorina Scholl, non si rammarica, non trova spaventoso e non si sente colpevole di aver diffuso questi scritti e aiutato la Resistenza, mentre i nostri soldati combattevano a Stalingrado? Non prova dispiacere per questo?” e lei rispose: “No, al contrario! Credo di aver fatto la miglior cosa per il mio popolo e per tutti gli uomini. Non mi pento di nulla e mi assumo la pena!”

 

 

 

 

Il gruppo di universitari antinazisti della “Rosa Bianca” (Die Weisse Rose) è attivo a Monaco per circa un anno tra il 1942 e il 1943, sino all’arresto e alla condanna alla decapitazione dei suoi principali esponenti. Il nucleo originario della “Rosa Bianca” è costituito dai fratelli Scholl, Sophie e Hans, da Christoph ProbstAlexander Schmorell e Willi Graf.

 

 

Willi Graf

Prof. Frank McDonough on Twitter: "2 January 1918. Willi Graf was born in Kuchenheim, Germany. He was a member of the anti Nazi White Rose resistance group, and was executed in 1943.…

Willi Graf  ( 1918 – 1943 )

 

In seguito si unisce a loro il professor Kurt Huber, musicologo e docente di filosofia, che stende gli ultimi due dei sei volantini diffusi dal gruppo.

 

 

Kurt Huber, no date.“Kurt Huber accepted full responsibility for having led his young friends on this path and said “My … | White roses, World war two, Student body

In Gedenken: Der Tag der Hinrichtung von Kurt Huber jährt sich zum 75. Mal | Würmtal

Kurt Huber ( 1893- 1943 )

 

In questi pochi ma appassionati scritti i giovani esortano i tedeschi a rifiutare la politica dittatoriale di Hitler attraverso la disobbedienza alle leggi del Reich e la riaffermazione dei principi di tolleranza e giustizia. I primi volantini della “Rosa Bianca” vengono spediti in un centinaio di copie a intellettuali e professori, lasciati in locali pubblici e gettati dai tram nella notte. Gli ultimi due sono distribuiti clandestinamente nei luoghi più frequentati dell’università di Monaco dai giovani del gruppo che non esitano a gridare e dipingere slogan antinazisti sui muri dell’ateneo.

 

 

 

 

Scoprire chi si oppose al nazismo (anche senza vederne i volti) | Superando.it

 

 

 

Proprio durante la distribuzione dell’ultimo volantino, Sophie sale al secondo piano per lanciare dalla balaustra i fogli e farli cadere sugli studenti che si affollano nell’atrio. Riconosciuta da un inserviente membro del partito nazista, è arrestata con il fratello. Stessa sorte, poco dopo, toccherà agli altri membri del gruppo.

 

La vicenda di Sophie Scholl e della Rosa Bianca è narrata nel film La Rosa Bianca – Sophie Scholl di Marc Rothemund (2005).

 

 

 

Hans Leipelt

 

Hans Konrad Leipelt  ( Vienna, 1921 –  Monaco di Baviera – Stadelheim, 1945 ), studente di chimica tedesco e combattente della resistenza contro il nazionalsocialismo. Ha continuato il lavoro della White Rose ed è stato coinvolto in modo significativo nella sua cosiddetta filiale di Amburgo (vedi persone della White Rose Hamburg ).

Dopo l’esecuzione dei fratelli Scholl, con i quali Leipelt era amico intimo, e Christoph Probsts, Hans Leipelt ricevette il sesto volantino della Rosa Bianca nel febbraio 1943. Insieme a Marie-Luise Jahn ( VEDI AL FONDO ) , lo portò alla sua famiglia e ai suoi amici ad Amburgo nell’aprile 1943.

Quando Leipelt e Jahn raccolsero i soldi per la vedova del professore giustiziato Kurt Huber, furono denunciati e nel tardo autunno con altri 28  attivisti arrestati.

 

 

 

I tanti martiri dell'umanità nella Germania nazista

Sophie Scholl con un gruppo di giovani soldati fra i quali il fratello Hans, Alex Schmorell 1942-1943

 

Dal 12 aprile 2011 a Sophie Scholl sono dedicati un albero e un cippo al Giardino dei Giusti di tutto il Mondo di Milano.

 

 

 

Marie-Luise Jahn - Wikipedia

 

https://www.akg-images.co.uk/archive/-2UMDHUWLB4E61.html

 

 

 

Widerstand der Weißen Rose: Zuchthaus und Fallbeil - Jugend schreibt - FAZ

 

 

Marie-Luise Jahn (28 maggio 1918 – 22 giugno 2010) era un medico tedesco e membro del movimento di resistenza antinazista White Rose .

Jahn è nata a Sandlack , nella Prussia orientale (oggi Sędławki, Polonia), dove è cresciuta. Dal 1934 al 1937 frequentò la scuola a Berlino e iniziò i suoi studi di chimica all’Università di Monaco nel 1940. Lì Jahn divenne amica di Hans Conrad Leipelt e un membro del gruppo di resistenza della Rosa Bianca.

Nell’ottobre 1943 fu  arrestata dalla Gestapoe condannato a 12 anni di reclusione dal Volksgerichtshof nel 1944.

Dopo la sua liberazione ha studiato medicina all’Università di Tubinga e ha lavorato come medico a Bad Tölz . Nel 1987 è stata membro fondatore della White Rose Foundation e membro del consiglio di amministrazione fino al 2002.

Morì il 22 giugno 2010 a Bad Tölz .

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1 risposta a Mauro Biani @maurobiani · 14.36 ca. La resistenza tedesca nonviolenta al nazismo. Oggi 100 anni dalla nascita di #SophieScholl #RosaBianca #weisserose Oggi su @repubblica, 9 maggio 2021 + GARIWO, SOPHIE SCHOLL ,1921 – 1943, la “rosa bianca” che sfidò il nazismo

  1. i. scrive:

    Bello ricordare questo eroico gruppo di giovani che osò sfidare in Germania il nazismo.

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