LUIGI DE CAROLIS E PAOLA ZANCA : 5 Stelle sotto choc e divisi tra “contiani” e “grillini”: adesso la scissione in Parlamento sembra più vicina – IL FATTO QUOTIDIANO DEL 30 GIUGNO 2021  + UN ALTRO LINK DI TOMMASO RODANO

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 30 GIUGNO 2021 

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2021/06/30/5s-sotto-choc-scissione-vicina-e-ora-tutti-cercano-di-battista/6245981/#

 

 

5 Stelle sotto choc e divisi tra “contiani” e “grillini”: adesso la scissione in Parlamento sembra più vicina

5 Stelle sotto choc e divisi tra “contiani” e “grillini”: adesso la scissione in Parlamento sembra più vicina

Il post con cui il garante ha scagliato all’inferno l’ex premier e la sua rifondazione è una porta con vista sulla scissione, o almeno su una durissima battaglia interna. I big del Movimento si riuniscono: il fondatore rivuole Di Maio, tutti cercano Di Battista

 

 

  • “Fatti da parte”. “Hai sbagliato, Conte unica possibilità per il Movimento”. I commenti sotto al post di Grillo sono contro di lui“Fatti da parte”. “Hai sbagliato, Conte unica possibilità per il Movimento”. I commenti sotto al post di Grillo sono contro di lui

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  • Quando nell’estate del 2019 Grillo diceva: “Conte elevato che ha restituito all’Italia la dignità persa di fronte al mondo intero”Quando nell’estate del 2019 Grillo diceva: “Conte elevato che ha restituito all’Italia la dignità persa di fronte al mondo intero”

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  • Grillo vs Conte, le reazioni dal mondo politico. Esultano i big renziani: “Noi l’avevamo detto”. Letta: “È il momento di unire, non di dividere”Grillo vs Conte, le reazioni dal mondo politico. Esultano i big renziani: “Noi l’avevamo detto”. Letta: “È il momento di unire, non di dividere”
  • Grillo, lo strappo definitivo con Conte: “Lui non può risolvere i problemi del M5s. Non ha visione politica né capacità manageriale”. E torna da Casaleggio: “Votazione del direttorio su Rousseau”Grillo, lo strappo definitivo con Conte: “Lui non può risolvere i problemi del M5s. Non ha visione politica né capacità manageriale”. E torna da Casaleggio: “Votazione del direttorio su Rousseau”

di Luca De Carolis e Paola Zanca | 30 GIUGNO 2021

 

La bomba del Garante li rende muti, li svuota. Soprattutto, cambia il loro modo di guardarsi. In un pomeriggio di brutta afa, stipati in Parlamento, i Cinque Stelle restano increduli. “Mai visto uno sconforto così”, riassume un big che tifa “rivolta” contro Beppe Grillo. Nell’attesa, ogni eletto scruta già il vicino con occhi diversi. Perché si chiede da che parte starà o starebbe. Il post con cui Grillo ha scagliato all’inferno Giuseppe Conte e la sua rifondazione è una porta con vista sulla scissione, o almeno su una durissima battaglia interna.

Da una parte i contiani, decisi a vendere la pelle dentro o anche fuori il M5S: dall’altra i fedelissimi a prescindere del Garante. Già, perché “c’è anche chi ha tirato un sospiro di sollievo – sussurra una deputata al primo mandato – convinto che Conte sia stato troppo egoista e che con lui il Movimento sarebbe troppo cambiato”. E a naso, tra i soddisfatti abbondano gli eletti al primo giro, quelli che come Grillo non vogliono toccare il vincolo dei due mandati. In mezzo, le variabili.

E la prima e principale si chiama Alessandro Di Battista, l’ex deputato da alcune settimane in Bolivia. In questi giorni, anime sparse del Movimento lo hanno cercato con messaggi anche lì. E nella serata in cui i 5Stelle esplodono, Di Battista sembra già il giocatore che tutti cercano, quello che se lo prendi potrebbe fare la differenza per le rispettive squadre. Lui rientrerebbe nel Movimento, magari candidandosi nel comitato direttivo evocato da Grillo? Appena rientrato in albergo, Di Battista risponde così al Fatto: “Finché il M5S starà nel governo Draghi io non voglio avere nulla a che fare con il M5S, sono lineare”.

Ma lei con chi si schiera, in questa disfida? “Io mi siederò al tavolo con chi mi garantirà voti in meno a questo esecutivo”.

È la sua precondizione, mentre i 5Stelle dall’altra parte del globo friggono sui propri dolori. Roberta Lombardi, membro del comitato di garanzia, ci mette tutte e due le gambe: “Non condivido una riga del post di Grillo, così ci rimette nella gabbia di Rousseau”.

Ed è uno dei tanti lati del problema, perché riabbracciando in un amen Davide Casaleggio, il Garante ha fatto infuriare molti 5Stelle, soprattutto della vecchia guardia. Intanto, però, che fare? Il direttivo della Camera, pressato dai deputati disorientati, convoca per le 19 di oggi un’assemblea. E non sarà facile: “Cercasi mediatori di comprovata esperienza, no perditempo”, dice l’ex ministro Vincenzo Spadafora. Invece in Senato, il cuore del M5S contiano, gli eletti si radunano già ieri. Cercano di capire cosa fare, come reggere e come coesistere innanzitutto con il Grillo tornato genitore-padrone, come lo definirebbe Conte. D’altronde è a Palazzo Madama che ci sono fedelissimi dell’avvocato come Stefano Patuanelli, Paola Taverna, l’ex capogruppo Gianluca Perilli e Alessandra Maiorino. “Ma i contiani avranno il coraggio di staccarsi?” è la domanda di un deputato di peso. Forse il tema principale nei colloqui tra eletti. L’unica certezza per ora è l’emergenza.

E per questo in serata si riuniscono i big del 28 febbraio, cioè i maggiorenti che quella domenica di febbraio assieme a Grillo incontrarono Conte sulla terrazza di un hotel romano sui Fori Romani, chiedendogli di prendersi il Movimento. Ma Luigi Di Maio, l’ex capo politico, “uno dei migliori ministri degli Esteri della storia” secondo il Grillo di giovedì scorso, non può esserci, impegnato al G20. Il Garante gli affiderebbe volentieri il ruolo di primus inter pares nel comitato direttivo, cioè ripartirebbe innanzitutto da lui. Ma Di Maio non ne ha nessuna voglia, almeno non ora, non così. “Luigi ha mediato fino all’ultimo” ripetono dal suo giro. Poi però Grillo ha calato la sua sentenza, e “subito dopo il telefono di Di Maio è esploso”, dicono.

Quando su Roma cala il tramonto, sono gli altri maggiorenti a ritrovarsi per cercare un filo in mezzo alla follia. “Ma uscire vivi da questo casino sarà un’impresa” sibila un veterano. In tutto questo, lì fuori ci sarebbe sempre un governo, quello di Mario Draghi. Un nodo centrale per Di Battista, ma non certo solo per lui. Così ecco la senatrice Susy Matrisciano: “Caro Beppe, prima di questa votazione direi forse che occorre votare la permanenza al governo oppure no, che ne dici? Visto che hanno bloccato il cashback, credo anche Davide sia d’accordo…”. Verranno giorni ancora più difficili, per il Movimento.

 

 

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 30 GIUGNO 2021

 

La base scatenata sui social: “Beppe, ‘affanculo’ vacci tu”.

 

La base scatenata sui social: “Beppe, ‘affanculo’ vacci tu”

 

di Tommaso Rodano | 30 GIUGNO 2021

 

NEL LINK :

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2021/06/30/la-base-scatenata-sui-social-beppe-affanculo-vacci-tu/6245983/

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1 risposta a LUIGI DE CAROLIS E PAOLA ZANCA : 5 Stelle sotto choc e divisi tra “contiani” e “grillini”: adesso la scissione in Parlamento sembra più vicina – IL FATTO QUOTIDIANO DEL 30 GIUGNO 2021  + UN ALTRO LINK DI TOMMASO RODANO

  1. i. scrive:

    Di fronte a certe imbecillità si resta senza parole.

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