ARTE.IT — THE MAP OF ART IN ITALY
28 SETTEMBRE 2021
http://www.arte.it/guida-arte/torino/in-citta/locale/caff%C3%A8-platti-5705
CAFFÈ PLATTI
CENTRO TORINO
- INDIRIZZO: Corso Vittorio Emanuele II 72
- TELEFONO: 011 5069056
- TRASPORTI: Fermate 35 e 36 Re Umberto: linee 9, 52, 64, 67, 68.Metropolitana: fermata Re Umberto.
Aperto nel 1870, Platti è un gioiello del liberty, amatissimo dalla borghesia sabauda: ancora oggi, accomodandosi per bere o mangiare qualcosa nella sontuosa sala degli Specchi, vi potreste sentire improvvisamente contagiati dalla sua atmosfera aristocratica. Celebri le sue colazioni, con croissant così belli che sembrano dei bijoux. Ma potete venirci anche a pranzo, per gustare uno dei piatti del buffet (tutti i giorni dalle 12.30 alle 15, al primo piano). Se poi volete portare a casa qualcosa, nell’attigua pasticceria troverete torte, dolcetti, cioccolato e un’infinita scelta di bon bon.
MUSEO TORINO.IT
https://www.museotorino.it/view/s/7a74f2df8dcc4e52a935f9da3a75ce64
Apre nel 1870 come liquoreria Principe Umberto e nel 1890 viene rilevato da Ernesto e Pietro Platti; nel 1999 e ancora nel 2015 è completamente ristrutturato, compresi cucine e laboratori sotterranei.
FOTO NOTTE SPORT
La devanture a monoblocco, presenta disegno, particolari decorativi, tecniche di lavorazione del legno molto vicini a quelli utilizzati per la sala interna della confetteria, eseguita dalla ditta Valabrega. Si può quindi ipotizzare l’intervento della stessa per l’esecuzione della fronte esterna, la cui struttura più lineare, originariamente verniciato a stoppino su zoccolo in marmo verde Alpi, è completata da una grande portinsegna con cornice in noce; al centro delle due devanture affiancate è collocata una bacheca con l’insegna dipinta su tavola, decorata alla sommità con un medaglione in aggetto e festone in ottone.
http://www.platti.it/
LUCIANO STILLITANO
foto : FLAWLESS.life
Due ingressi con vetrine semicurve introducono a sale diverse che testimoniano trasformazioni successive, dalla fine dell’Ottocento agli anni Trenta del secolo successivo: la confetteria, il caffè bar, la sala da the. La confetteria dal giugno 2017 è gestita dal marchio del rinomato cioccolato torinese Guido Gobino.
Il locale fa parte del marchio Locali Storici d’Italia.
FOTO ZERO.EU DI ORNELLA ORLANDINI
La confetteria, ridisegnata alla fine dell’Ottocento dalla ditta Valabrega conserva un arredo ricercato: bancone e mobili in noce arricchiti nella parte superiore da ricco frontone semicircolare decorato con intagli a festoni e ghirlande con medaglione dorato stile Luigi XVI; la parte bassa è a cassetti con maniglie in ottone sbalzato e specchi dietro la scaffalatura a giorno. Il pavimento della sala ha tessere musive con disegno a greca stilizzata. Dal soffitto riccamente decorato con stucchi dorati in stile Impero scendono i lampadari in legno dorato.
FOTO TRIPADVISOR
La sala del caffè e la sala centrale, più recenti, luminosi ambienti allestiti tra il 1910 e gli anni Trenta, sono caratterizzate dagli stucchi di disegno barocco, tinteggiati a color pastello: il soffitto e le pareti del bar in pigmento giallo, la sala da the, cornici in stucco in pigmento monocromatico, medaglioni e decori floreali.
FOTO TRIPADVISOR
Alle pareti sono collocati specchi a tutt’altezza con modanature in stucco e motivi a festoni impero. Lampadari e appliques sono originali. Il banco-bar in legno impiallacciato, eseguito tra il 1923 e il 1929 della ditta Strola, ha struttura muraria, piano in alluminio e stagno, zoccolo in marmo verde Alpi. Interessanti le porte di comunicazione interna con vetro e specchi incisi e molati.
FOTO TRIPDVISOR
FOTO RESTAURANT GURU
Nell’ultima saletta infine, eseguita dopo il 1930, la decorazione conserva spunti Dèco, con timidi cenni razionalisti.
FOTO ITALIA A TAVOLA
Sono conservati i tavolini in marmo, con struttura in ghisa, un tempo utilizzati nei due grandi dehors che durante l’estate venivano aperti lungo corso Vittorio e corso Re Umberto e che, ora sono stati ridotti a pochi tavolini sotto il portico. Altri tavoli tondi, più tardi, utilizzano il marmo rosso Verona, per i piano e il piede centrale, sono disposti lungo le pareti della terza sala.
TORINO TODAY
Valentina Ferrero
10 AGOSTO 2015
Platti alza le serrande, riapre lo storico caffè di corso Vittorio Emanuele
Una vicenda triste quella del Caffè Platti che lo scorso 23 gennaio ha dovuto chiudere le serrande a seguito di un decreto ingiuntivo a effetto immediato emesso dal tribunale per l’avvenuto fallimento. Mesi di bollette non pagate e di stipendi mai versati ai dipendenti, comprese azioni di mobbing da parte del vecchio amministratore, avevano addirittura indotto il personale a presentare un’istanza collettiva di fallimento, nella speranza di creare le condizioni per una riapertura in acque più sicure.
Dopo l’acquisto del locale – messo all’asta – da parte dell’amministratore della “Nuova Zecca” Andrea Long per 220mila euro, sono partiti i lavori di ristrutturazione che hanno mantenuto il lusso degli arredi e, al contempo, apportato migliorie sul piano tecnico, in particolare per ciò che attiene agli impianti di aerazione delle cucine, messi ko da una inadeguata manutenzione
CONTINUA NEL LINK:
https://www.torinotoday.it/cronaca/riaperto-il-caffe-platti-di-corso-vittorio-emanuele.html
ULTIMISSIME SUL CAFFE’ PLATTI A TORINO
Il Caffè Platti di Torino cambia proprietà e ambisce a diventare un brand
LEGGI QUI SE VUOI:
MOLE24.IT – 28 SETTEMBRE 2021
LA NOTIZIA OGGI ERA STATA DATA ANCHE DALLA STAMPA MA LA LETTURA E’ RISERVATA AGLI ABBONATI
LA STAMPA DEL 28 SETTEMBRE 2021
https://www.lastampa.it/topnews/edizioni-locali/torino/2021/09/28/news/il-caffe-platti-
Il Caffè Platti si rinnova e diventa un brand
Lo storico proprietario ha ceduto il locale all’imprenditore della ristorazione Munnia: nascerà un marchio tutto torinese per l’alta pasticceria
Speriamo che non cambino molto l’arredo, perché è già perfetto così.