REPUBBLICA DEL 18 MARZO 2022
Anthony van Dyck, Ritratto di Agostino Pallavicini, 1621, Olio su tela, 142.2 x 217.5 cm, Los Angeles, The Jean Paul Getty Museum ( DETTAGLIO)
Superbarocco, mostra doppia tra Genova e Roma
Il barocco genovese è la corrente artistica prevalente nella città di Genova e nel territorio ligure a partire dai primi decenni del Seicento e fino a tutta la prima metà del Settecento, ossia fino all’avvento del Neoclassicismo.
La diffusione di questo stile che coinvolse tutte le arti, raggiungendo i suoi esiti più alti e originali in campo pittorico e scultoreo, coincise con un periodo di estrema prosperità della Repubblica di Genova. La Repubblica era guidata in questi anni da un regime oligarchico, caratterizzato da livelli elevatissimi di ricchezza concentrata nelle mani di un numero ristrettissimo di famiglie, che gareggiarono nell’ostentazione del loro straordinario potere economico anche attraverso la commissione di singole opere d’arte (quali ritratti pittorici o scultorei, pale d’altare) ma soprattutto nella costruzione e nella decorazione di edifici, in particolare i propri palazzi cittadini, le ville suburbane, le chiese gentilizie, i conventi e gli edifici religiosi sui quali esercitavano il proprio patronato.
Pieter Paul Rubens, Ritratto di Dama. Faringdon Collection Trust, Buscot Park, Oxfordshire, UK–gli studi condotti in preparazione dell’esposizione hanno riconosciuto la gentildonna genovese Violante Maria Spinola Serra.
DA : ARTE.IT : https://www.arte.it/notizie/genova/il-maestro-e-la-superba-il-grande-ritorno-di-rubens-a-genova-18793
La competizione era anche nella creazione di eccezionali collezioni d’arte che arrivarono a radunare centinaia di pezzi dei più ricercati artisti, prevalentemente italiani, olandesi e spagnoli. Nel ristretto numero di queste dinastie, annoverate nelle cosiddette liste dei Rolli, si annoverano Doria, Adorno, Balbi, Spinola, Grimaldi, Lomellini, Durazzo, Pallavicini, Sauli, Negrone, Brignole-Sale, Giustiniani, Imperiale, Lercari, Cattaneo, Centurione e poche altre.
( Wikipedia, Il Barocco Genovese, link al fondo )
Carlo Alberto Bucci–Repubblica
Valerio Castello, Diana e Atteone con Pan e Siringa, 1650-1655 circa
Anthonis van Dyck, Ritratto equestre di Anton Giulio Brignole-Sale
SPECIALE ARTE
Alle Scuderie del Quirinale 120 capolavori del secolo d’oro della “Superba”, con molti prestiti da Palazzo Ducale e dieci tele da Washington.
Ha lo sguardo in tralice e complice, all’ombra colorata dell’ombrellino rosso, della marchesa Elena Cattaneo Grimaldi nel capolavoro di Antoon Van Dyck. Ma anche il sorriso compiacente della Cuoca di Bernando Strozzi intenta a spennare una grossa oca. Così è la Superba, ossia Genova, nel ritratto del maestro fiammingo che arriva a Roma in prestito dalla capitale statunitense e nel quadro di genere del pittore genovese, in viaggio da Palazzo Rosso. Sono queste due tele gli opposti, tra aulico e volgare, ostentazione di sangue blu e arguto racconto popolare, della mostra Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco, che le Scuderie del Quirinale ospiteranno dal 27 marzo al 10 luglio.
Peter Paul Rubens, Ritratto della Marchesa Brigida Spinola Doria, 1606
Washington, National Gallery of Art
PALAZZO DUCALE A GENOCA
foto Wikipedia
L’esposizione, a cura di Piero Boccardo, Jonathan Bober e Franco Boggero, si tiene in contemporanea con quella di Genova nel Palazzo Ducale e, soprattutto, in accordo con la National Gallery di Washington, che ha spedito dieci delle 120 opere della rassegna. «Si tratta di una proposta impegnativa, per quale due capitali hanno collaborato bene nell’organizzazione congiunta» spiega Mario De Simoni, presidente e ad di Ales. «E alle Scuderie del Quirinale, dopo l’omaggio a Raffaello e il viaggio per immagini nell’Inferno di Dante, ribadiamo il nostro impegno a confermare le mostre in programma anche in periodi di emergenza pandemica, laddove altre istituzioni internazionali hanno dovuto desistere».
Caravaggio, Ecce Homo, 1605. Palazzo Bianco, Genova
La National Gallery americana, per esempio, dove Superbarocco doveva tenersi nella primavera del 2020, per poi arrivare a Roma. La partecipazione invece di Genova a Superbarocco è contraddistinta, oltre che dai numerosi prestiti per Roma, dalla
mostra di Palazzo Ducale, dal 27 marzo al 10 luglio, La Forma della Meraviglia. Capolavori a Genova tra 1600 e 1750 (vedi a pagina 80) e da una serie di iniziative in diversi siti.
Bernardo Strozzi, La cuoca, 1625, Galleria di Palazzo Rosso, Genova
Alle Scuderie del Quirinale, i miti pagani sono al centro della tela di Valerio Castello Diana e Atteone con Pan e Siringa del Norton Museum of Art di West Palm Beach, in Florida,
mentre la scena biblica del Sacrificio di Noè dopo il Diluvio universale, realizzato da Giovanni Benedetto Castiglione, il Grechetto, alla metà del XVII secolo, arriva dal Paul Getty Museum di Los Angeles insieme con Agostino Pallavicino in veste di ambasciatore eseguito da Van Dyck, il ritrattista di Carlo I d’Inghilterra, nel corso del suo entusiasmante viaggio in Italia nel primi anni Venti.
Ed è, questo ritratto, un dipinto da guardare accanto a quello dell’amico e maestro Pieter Paul Rubens, ossia il reboante Giovan Carlo Doria a cavallo, prestato dalla Galleria nazionale di Palazzo Spinola.
Peter Paul Rubens, Ritratto di Gio Carlo Doria, Palazzo Spinola di Pellicceria, Genova
Domenico Parodi, Galleria di Palazzo Reale, Genova
Steven Lek – Opera propria
Autoritratto di
ALESSANDRO MAGNASCO, detto il Lissandrino (Genova, 4 febbraio 1667 – Genova, 12 marzo 1749), è stato un pittore italiano.
Siamo nel 1606, agli albori dunque del Seicento. Ci penserà poi lo spirito inquieto di Alessandro Magnasco, con i suoi paesaggi agitati e corruschi, a chiudere con un rovello il secolo d’oro della pittura a Genova.
WIKIPEDIA : ALESSANDRO MAGNASCO
https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Magnasco
IMMAGINI
Rubens, La circoncisione di Gesù, 1605
Olio su tela, cm. 400 × 225
Chiesa del Gesù e dei Santi Ambrogio e Andrea, Genova –
Anthonis van Dyck, Il ritratto della Famiglia Lomellini, 1623
olio su tela, 265×248 cm
National Gallery of Scotland, Edimburgo
Anthonis van Dyck, Il ritratto di Elena Cattaneo, 1623-1624
olio su tela
246×173 cm
National Gallery of Art, Washington
Antoon van Dyck, i ritratti di Maddalena e Filippo Cattaneo, 1623-1624
Olio su tela, cm. 122.5 x 84.1
entrambi nella National Gallery of Art di Washington
Antoon van Dyck, Bozzetto per il ritratto di Elena Grimaldi Cattaneo, 1623-1624
Olio su tela, cm. 43 x 31
Washington, National Gallery of Art
Anthonis van Dyck, Francesco Orero in adorazione del Crocifisso
chiesa di San Michele di Pagana a Rapallo.
da:
IL BAROCCO GENOVESE — WIKIPEDIA — link sotto:
GIOACCHINO ASSERETO, GIUSEPPE VENDUTO DAI SUOI FRATELLI, PARIGI, GALLERIE CANESSO
FOTO : IL GIORNALE DELL’ARTE
Che belli questi quadri.