IL PINGUINO SALTAROCCIA E LE ISOLE FRANCESI SPERDUTE NELL’OCEANO ATLANTICO E NELL’OCEANO INDIANO — CON UNA BELLA STORIA DALL’ISOLA DA CUNHA – L’ISOLA DELLA DESOLAZIONE

 

 

 

Southern rockhopper penguins on Saunders Island, Falkland Islands

 

L’eudipte di Moseley (Eudyptes moseleyi Mathews & Iredale, 1921), noto anche come pinguino crestato di Moseley o pinguino saltarocce di Moseley, è un uccello della famiglia Spheniscidae.

 

 

Pinguino Saltarocce

 

 

habitat:

 

Oceano Atlantico meridionale (Tristan da Cunha e isola Gough- una delle 4 isole dell’arcipelago Tristan da Cunha),

Oceano Indiano meridionale (isola Amsterdam e isola Saint-Paul).

 

ISOLA TRISTAN DA CUNHA — ARCIPELAGO

 

Tristan da Cunha: l'isola più remota della Terra

TRISTAN DA CUNHA, L’ISOLA PIU’ REMOTA DELLA TERRA

 

 

 

 

Tristan da Cunha, l'isola abitata più remota del mondo [GALLERY]

 

 

 

Tristan da Cunha, l'isola abitata più remota del mondo [GALLERY]

 

TRISTAN DA CUNHA, ISOLA ABITATA:

 

UNA BELLA STORIA —

 

l’unico modo per raggiungerla è quello di imbarcarsi a Città del Capo, affrontando un viaggio di ben 7 giorni.

A Tristan da Cunha qualcuno, in effetti, vive. Glass lo scozzese, Green l’olandese, i liguri Lavarello e Repetto, gli inglesi Swain e Patterson e gli americani Hagan e Rogers fondarono nel 1827 una piccola comunità di 280 persone.

 

Nel 1961 un’eruzione devastò Tristan da Cunha e l’amministrazione dei territori britannici d’oltremare, di cui l’isola fa parte, decise di far evacuare tutta la popolazione. Gli abitanti vennero portati in Inghilterra e le autorità cercarono di offrire loro una vita nuova. Per due anni la piccola comunità si trovò catapultata nel XX secolo. Scoprì l’automobile, la bicicletta, le ferrovie, la radio e tutte le ricchezze dell’industrializzazione. Non solo, si dovette scontrare anche con le regole della vita collettiva: la polizia, le tasse, le ineguaglianze di reddito, di educazione, di patrimonio.

Fu difficile per gli isolani accettare questo stravolgimento. Dal 1827 erano abituati a farsi regolamentare da un’unica forma costituzionale, breve quanto semplice: “nessuno prenderà superiorità alcuna su un altro e ognuno sarà considerato come un eguale sotto tutti gli aspetti”. Come reagire, dunque, ad un mutamento tanto destabilizzante? Isolandosi nuovamente e aspettando. Dopo due anni, passato il pericolo del vulcano, si concertarono e obbligarono le autorità britanniche a riportarli a Tristan de Cunha.

Gli abitanti si dedicano prevalentemente al commercio di gamberi e aragoste, oltre che alla vendita di francobolli e monete a sporadici collezionisti. La vita nell’unico centro dell’isola, Edimburgo dei Sette Mari (dalla visita del Principe Alfred di Scozia, nel 1867) segue ritmi precisi. All’alba le donne escono dalle loro case e si occupano della mungitura; i secchi di latte vengono distribuiti a tutte le famiglie e agli anziani. Su Tristan da Cunha non esistono conflitti o casi di abbandono sociale: la piccolezza del territorio e la lontananza dal resto della civiltà ha contribuito a rafforzare i già forti legami di solidarietà.

 

DA :

https://www.meteoweb.eu/foto/tristan-da-cunha/id/761144/

 

 

 

ISOLA DI SAINT-PAUL

B.navez – Opera propria

 

 

 

 

ISOLA DI ST PAUL

 

 

 

 

ISOLA DI AMSTERDAM

 

 

 

VEGETAZIONE DELL’ISOLA DI AMSTERDAM

 

ISOLA VICINA DI KERGUELEN

 

 

 

Questa settimana ci trasferiamo nell’Oceano Indiano meridionale, per  conoscere le Isole Kerguelen, un arcipelago che costituisce, con le Isole Crozetle isole Saint Paul e Amsterdam e la terra Adelia, uno dei cinque distretti delle Terre australi e antartiche francesi. Si dice che alle Kerguelen non passi giorno senza pioggia, ma neppure senza sole. In quanti possono vantarci di averci messo piede almeno una volta nella vita escludendo gli scienziati e i meteorologi che oggi ci lavorano? Senz’altro molto pochi.

Il soprannome dato a questo arcipelago è particolarmente interessante, ma soprattutto indicativo: è infatti conosciuto come “The Desolation Islands”, le Isole della Desolazione. E il perché è molto semplice: l’arcipelago è spazzato senza tregua dai venti implacabili dell’ovest, che soffiano tutto l’anno con la forza di una tempesta; isolate in mezzo a un mare in perenne burrasca, con onde spietate alte come palazzi che s’infrangono su nude rocce taglienti e scoscesi speroni in basalto, perse nella nebbia e nella gelida pioggia che cade, come detto, praticamente tutti i giorni. Nonostante la sorprendente natura selvaggia, il mare cristallino e le formazioni rocciose degne di un libro fantasy, nei secoli l’arcipelago non ha perso il nomignolo settecentesco, forse proprio perché tutt’oggi può essere annoverata fra i pochi posti al mondo quasi impossibili da raggiungere.

L’arcipelago, frammento di Francia a 12.500 Km da Parigi, si trova nell’Oceano Indiano meridionale. Le distanze dai continenti fanno quasi paura: 5.300 Km dal Sudafrica, 4.800 dall’Australia, 2.000 dall’Antartide e lungo le rotte che separano l’arcipelago dai continenti, è raro incontrare altre terre emerse.

 

 

 

 

 

 

Oggi l’isola di Kerguelen è abitata da un centinaio di scienziati e meteorologi che, a rotazione, lavorano nella stazione tecnica e scientifica di Port-aux-Français, costruita nel 1950. Qui si svolgono ricerche di ambito geofisico, biologico, meteorologico, climatologico e oceanografico. Quello che i marinai settecenteschi non capirono è che in realtà si trattava effettivamente di un paradiso terrestre: era ed è ancora oggi, un’oasi incontaminata dove flora e fauna si riproducono senza alcuna interferenza umana.

 

 

TRATTO DA :

 

 

 

 

 

 

Eudyptes moseleyi - Wikipedia

che piedini tutti rosa ..

 

 

 

 

 

Northern Rockhopper Penguin on Inaccessible Island.jpg

Northern Rockhopper Penguin on Inaccessible Island.jpg

Brian Gratwicke from DC, USA

 

 

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Pinguini alle rocce

 

PINGUINO SALTAROCCIA

 

La sua dieta principale consiste di gamberi, piccoli pesci e calamari. Sono carnivori e consumeranno qualsiasi cosa nell’acqua se le loro fonti principali non sono abbondanti.

Anche se sono molto piccole, hanno pinne e zampe potenti che permettono loro di cacciare le prede con facilità. Tuttavia, molti di loro perdono la vita durante la ricerca di alimenti. I pinguini dal becco giallo sono piatti gustosi per le foche e alcuni tipi di squali.

 

L’accoppiamento per questi pinguini avviene durante l’estate.

Le stesse coppie di pinguini piume gialle si accoppiano ogni anno, con la sola eccezione di quando uno dei due muore. Una volta che l’accoppiamento ha avuto luogo, la coppia crea il nido. Di solito depongono due uova contemporaneamente, purtroppo, nella maggior parte dei casi solo uno dei piccoli sopravvive.

La coppia, a turno, sorveglia le uova, che impiegano circa 34 giorni per schiudersi. Una volta nato il bambino, la madre caccia il pesce, mentre il padre si prende cura dei giovani pinguini. I giovani, dopo 4 settimane di età, si uniranno ad altri della loro età.

 

Interazione umana

Ci sono diverse segnalazioni di persone attaccate da pinguini a piuma gialla. Attaccano istintivamente qualsiasi cosa intorno a loro se la vedono come una minaccia per se stessi o per il resto della loro colonia. Nel loro ambiente naturale, vivono circa 10 anni.

 

da :

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Northern Rockhopper Penguin on Inaccessible Island.jpg

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Brian Gratwicke from DC, USA

 

 

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Pinguini alle rocce

 

PINGUINO SALTAROCCIA

 

La sua dieta principale consiste di gamberi, piccoli pesci e calamari. Sono carnivori e consumeranno qualsiasi cosa nell’acqua se le loro fonti principali non sono abbondanti.

Anche se sono molto piccole, hanno pinne e zampe potenti che permettono loro di cacciare le prede con facilità. Tuttavia, molti di loro perdono la vita durante la ricerca di alimenti. I pinguini dal becco giallo sono piatti gustosi per le foche e alcuni tipi di squali.

 

L’accoppiamento per questi pinguini avviene durante l’estate.

Le stesse coppie di pinguini piume gialle si accoppiano ogni anno, con la sola eccezione di quando uno dei due muore. Una volta che l’accoppiamento ha avuto luogo, la coppia crea il nido. Di solito depongono due uova contemporaneamente, purtroppo, nella maggior parte dei casi solo uno dei piccoli sopravvive.

La coppia, a turno, sorveglia le uova, che impiegano circa 34 giorni per schiudersi. Una volta nato il bambino, la madre caccia il pesce, mentre il padre si prende cura dei giovani pinguini. I giovani, dopo 4 settimane di età, si uniranno ad altri della loro età.

 

Interazione umana

Ci sono diverse segnalazioni di persone attaccate da pinguini a piuma gialla. Attaccano istintivamente qualsiasi cosa intorno a loro se la vedono come una minaccia per se stessi o per il resto della loro colonia. Nel loro ambiente naturale, vivono circa 10 anni.

 

da :

 

 

 

 

 

Pinguino saltarocce (foto Ben Tubby – flickr).

 

https://www.repubblica.it/ambiente/2015/08/18/foto/pinguini_sopravvivenza-121171445/1/

 

 

 

 

sotto : 

AL FONDO DELL’ARTICOLO, GLI ALBATROS

 

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1 risposta a IL PINGUINO SALTAROCCIA E LE ISOLE FRANCESI SPERDUTE NELL’OCEANO ATLANTICO E NELL’OCEANO INDIANO — CON UNA BELLA STORIA DALL’ISOLA DA CUNHA – L’ISOLA DELLA DESOLAZIONE

  1. ueue scrive:

    Magnifico questo pinguino: sembra Napoleone nel m omento più fulgido della sua carriera.

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