L’UOMO PER BENE – LE LETTERE SEGRETE DI HEINRICH HIMMLER
- Genere: documentario, storico
- Titolo originale: Der Anständige
- Paese/Anno: Austria, Israele | 2014
- Regia: Vanessa Lapa
- Sceneggiatura: Ori Weisbrod, Vanessa Lapa
- Fotografia: Jeremy Portnoi
- Montaggio: Noam Amit, Sharon Brook
- Interpreti: Antonia Moretti, Florentín Groll, Lenz Moretti, Lotte Ledl, Pauline Knof, Sophie Rois, Tobias Moretti
- Colonna sonora: Daniel Salomon, Jonathan Sheffer
- Produzione: Medienwerkstatt Wien, Realworks
- Distribuzione: Nexo Digital
- Durata: 94′
- Data di uscita: 27/01/2015
La banalità del male è sempre quella. Quella che Hannah Arendt aveva teorizzato a proposito del processo ad Adolf Eichmann. Per quanto straordinari siano i documenti privati di Himmler, che il film mette in scena abbinandoli a filmati di repertorio, pure notevoli, trovati negli archivi di tutto il mondo, la conclusione non può che essere quella. Così scopriamo che la figlia del SS-Obersturmbannführer, Gudrum Himmler, riferiva della sua visita al campo di sterminio di Dachau come di una piacevole e sollazzevole giornata accolta affabilmente dai responsabili del lager a prendere il tè nel grande giardino che fa parte della struttura. Così scopriamo un Heinrich Himmler incorruttibile che sostiene con convinzione e orgoglio come nessuno si sia arricchito con le enormi ricchezze confiscate agli ebrei, devolute al bene del Reich (cosa peraltro smentibile come anche nel soggetto del film Il treno). Così scopriamo un Himmler bambino patriota, che sembra uscito da Il nastro bianco di Haneke. Il bildungsroman di un adolescente, la cui formazione passerà anche per il disgusto della lettura di Oscar Wilde per la trattazione del tema dell’omosessualità da parte dello scrittore inglese. Lo vedremo invaghirsi anche di una bella ragazza ebrea, cercando di superare per l’occasione l’antisemitismo. Vedremo poi l’Himmler ormai a capo delle SS definire i suoi agenti come delle persone per bene.
Com’è accaduto che un uomo, un cattolico-nazionalista della classe media, potesse diventare il braccio destro di Hitler, il responsabile dell’ideazione, dello sviluppo ed esecuzione delle strategie che portarono allo sterminio di milioni di ebrei, comunisti, testimoni di Geova, omosessuali, dissidenti e Rom? Da dove nasce questa ideologia? Come vedeva se stesso e com’era visto in privato – dalla moglie Margarete, dalla figlia Gudrun e dall’amante Hedwig? Com’è stato possibile che l’uomo che tanto elogiava le cosiddette virtù tedesche, come l’ordine, la decenza e la bontà, quando scriveva a casa, e nel bel mezzo della guerra e della Soluzione Finale, affermasse: “Malgrado tutto il lavoro, sto bene e dormo bene”? Come può un uomo diventare un eroe ai propri occhi ed essere uno sterminatore di massa agli occhi del mondo?
Spiega Vanessa Lapa “Dato che la narrazione del film si svolge intorno alla costellazione di Himmler e della sua famiglia – dapprima attraverso i parenti e i fratelli, poi attraverso la moglie, la figlia e l’amante – il pubblico diventa testimone del mondo prodotto dalla Prima guerra mondiale e dalla Repubblica di Weimar, viste inizialmente dal punto di vista di un tedesco della classe media e successivamente dal punto di vista di una famiglia nazista di alto rango”.
Un viaggio nella Germania del tempo, dunque, ma soprattutto un viaggio nella personalità di Himmler realizzato proprio grazie alla collezione di documenti personali e fotografie che Dave Lapa, padre di Vanessa, ha acquistato nel 2006 e che, dopo un processo d’identificazione che ha coinvolto i maggiori esperti dall’Archivio nazionale tedesco, sono attualmente custoditi a Tel Aviv. Continua la regista “le impressioni personali e il personale coinvolgimento di Himmler negli sviluppi politici e sociali dell’epoca sono il filo conduttore che dà forma all’esperienza cinematografica e rivelano quanto la crudeltà e il male possano emergere e svilupparsi da un’apparente normalità. Lo spettatore è così abbandonato al disagio di essere combattuto tra due poli: il coinvolgimento emotivo dettato dagli scritti particolarmente intimi dei personaggi e le orribili atrocità commesse per loro ordine”.
Vanessa Lapa: nata ( 1975 ) e cresciuta in Belgio, vive in Israele dal 1995. Giornalista di successo, ha prodotto e diretto più di un centinaio di reportage d’attualità per la televisione Israeliana. Il suo docufilm Olmert – Concealed Documentary (Israele, 2009), che rivela il dietro le quinte del governo e della vita privata del Primo ministro israeliano Ehud Olmert, è stato acclamato come un esempio eccezionale di cinéma-verité. Vanessa è anche stata coinvolta, per la parte Israeliana, nella produzione e creazione del contenuto per il documentario di 52 minuti Straddling the Fence (USA, 2003) diretto dal columnist newyorkese Thomas Friedman e trasmesso in tutto il mondo. Nel 2007 ha fondato la casa di produzione indipendente Realworks Ltd., con base a Tel Aviv.
Film Festival e Premi
Berlinale-Berlin Film Festival Official Selection Panorama (Febbraio 2014) Documenta Madrid 14 – Madrid Documentary Film Festival Official Selection Competitio (Maggio 2014) DOK. Fest – Munich International Documentary Film Festival Special Screening (Maggio 2014) Planete Doc Film Festival, Warsaw Official Selection – Competition (Maggio 2014) Jerusalem International Film Festival, Jerusalem WINNER – Best Documentary (Luglio 2014) Israeli Academy Awards Nominated for the Ophir Prize – Israeli Academy Awards (Agosto 2014) 41st Telluride Film Festival Official Selection (Agosto 2014) Jameson CineFest – 11th Miskolc International Film Festival. Official Selection – Competition (Settembre 2014) Bergen International Film Festival Official Selection – Competition (Settembre 2014) Festival do Rio 2014 Rio de Janeiro International film festival Official Selection (Settembre 2014) Reykjavík International Film Festival Official Selection (Settembre 2014).
DA:
DA:
https://quinlan.it/2015/01/20/luomo-per-bene/
TRAILER –
PARTE PRIMA
PARTE SECONDA
PARTE TERZA
P’ARTE QUARTA
Il mostro che è in ognuno di noi non potrebbe essere rappresentato meglio che in questo epistolario famigliare. Vengono i brividi nel pensare che anche i nazisti avessero una famiglia che amavano teneramente.