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Fondazione Tatarella, memoria e futuro della destra e del centrodestra italiano

GIUSEPPE
PREZZOLINI + video di Passato Presente
di cui si parla nell’articolo che non riusciamo a pubblicare
foto : https://www.ltit.it/scheda/persona/prezzolini-giuseppe__542
Giuseppe Prezzolini (Perugia, 27 gennaio 1882 – Lugano, 14 luglio 1982) è stato un giornalista, scrittore, editore, docente universitario e aforista italiano con cittadinanza statunitense dal 1940.
«L’Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l’Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» |
(da Codice della vita italiana, capitolo I, “Dei furbi e dei fessi”, 1921) |
continua :
https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Prezzolini
foto : Il Quotidiano del Sud : https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/mimi/il-personaggio/2022/07/10/giuseppe-prezzolini-il-piu-inutile-agli-italiani-relegato-negli-scaffali-dei-carneadi
VIDEO – 40 minuti
Passato e Presente– Paolo Mieli
Giuseppe Prezzolini, storia di un irregolare
40 min
Nel 1908 Giuseppe Prezzolini fonda a Firenze, insieme a Giuseppe Papini, la rivista “La Voce”: si propone come grande organizzatore di cultura e raccoglie intorno alla nuova rivista i giovani più brillanti del panorama culturale italiano di inizio secolo. Sulle pagine de “La Voce” Prezzolini inizia una vivace polemica contro il sistema di potere giolittiano e, con le sue battaglie, diventa la prima figura di intellettuale militante in Italia. La sua storia viene ripercorsa dalla professoressa Alessandra Tarquini e da Paolo Mieli in questa puntata di “Passato e Presente”. Nel 1911 tuona contro la guerra di Libia, ma alla vigilia della Grande guerra assume una posizione interventista e partecipa al conflitto come volontario. La fine della guerra coincide con una forte disillusione e con l’abbandono dell’impegno intellettuale. Malgrado sia amico di Mussolini, Prezzolini non saluta con favore l’avvento del fascismo. Nel 1925 si trasferisce in Francia e nel 1930 negli Stati Uniti, dove insegna letteratura italiana alla Columbia University di New York. Dopo la Seconda guerra mondiale collabora con alcuni giornali italiani, ma rientra in patria soltanto nel 1962, per trasferirsi di nuovo in Svizzera pochi anni dopo. Vi resterà fino alla morte, nel 1982, all’età di 100 anni.
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chiara : spero si capisca che pubblichiamo questo articolo a puro scopo informativo, perché pensiamo che in questo periodo dobbiamo informarci, meglio- studiare – , per orientarci e, come mi ha scritto Giorgio Loreti, presidente Anpi di Bordighera, ” non abbassare le braccia “.