RICERCA STORICA – DIRETTA DA ANDREA MARTOCCHIA, I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana. Storie e memorie di una vicenda ignorata –ODRADEK, 2011

 

 

I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana. Storie e memorie di una vicenda ignorata - Andrea Martocchia - copertina

 

I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana. Storie e memorie di una vicenda ignorata

Odradek, 2011

 

Prefazione di Davide Conti. 

Introduzione di Giacomo Scotti

Con la collaborazione di Susanna Angeleri, Gaetano Colantuono e Ivan Pavicevac

pp. 342 € 23,00

 illustrato con numerose foto

 

Che ci facevano questi Jugoslavi in Italia? Non erano invasori, ma i prigionieri rinchiusi nei circa duecento campi di detenzione fascisti in Italia fino all’8 settembre del 1943 e che liberatisi, dettero un contributo efficace e decisivo alla Resistenza italiana, irradiandosi dalla Toscana, all’Umbria, alle Marche, all’Abruzzo fino in Puglia; costituirono proprie formazioni e – già esperti di guerriglia e fortemente motivati alla lotta antifascista per quanto avevano subito nelle loro terre – presero parte alle azioni più importanti lasciando sul campo più di mille fra morti e dispersi.

 

ANDREA MARTOCCHIA (Roma, 1969), Dottore di Ricerca in Fisica, attualmente si occupa di storia dell’astronomia, astrofisica, fisica acustica e ambientale. Studioso di storia dei paesi slavi, ha scritto numerosi saggi sulla storia recente dei Balcani e in particolare delle repubbliche jugoslave.
Al volume hanno anche collaborato:
SUSANNA ANGELERI 
(Arezzo 1949) è stata insegnante nelle scuole italiane ed europee all’estero di vari paesi africani ed europei. Ricca di esperienze di viaggio in tutti i continenti, mantiene un vivo interesse per le questioni internazionali.
GAETANO COLANTUONO 
(Grumo Appula, 1977) docente precario nei licei e dottore di ricerca in Civiltà Tardoantica e Altomedievale, ha compiuto attività di ricerca e di didattica presso l’università di Bari. È autore di vari studi in particolare di storia sociale e religiosa fra Tardoantico e Medioevo, di cristianesimo antico e di storia meridionale.
IVAN PAVICEVAC
 (Pola 1940), laureato in economia, si è occupato dell’accoglienza di numerose delegazioni jugoslave in Italia collaborando con l’Ambasciata della Repubblica Federativa Socialista di Jugoslavia in Roma. Attualmente svolge attività di traduttore e operatore turistico. E’ presidente del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia onlus.

 

 

SOMMARIO

Prefazione di Davide Conti
Introduzione di Giacomo Scotti
Premessa
Ringraziamenti

Cap. 1: Che ci facevano in Italia questi jugoslavi?

Premessa storica: occupazione italiana e antifascismo jugoslavo
L’internamento in italia
La fuga da Colfiorito e Pissignano
La fuga dalla Rocca di Spoleto
Resistenza e fuga dal campo di Renicci
Note sui campi abruzzesi
Dove andare?
Note

Cap. 2: Lo sviluppo della Resistenza tra Teramo e Terni

La ribellione teramana e la battaglia di Bosco Martese
Brigata “Gramsci” e battaglioni “Tito” in Valnerina
La zona libera di Cascia
I tedeschi tra rappresaglia feroce e strane proposte
Note

Cap. 3: La Resistenza in provincia di Perugia e la Liberazione dell’Umbria
La brigata “Garibaldi” nei dintorni di Foligno e Spello
Milan Tomovi?, eroe dell’Umbria
Sui monti attorno a Foligno
Comincia la liberazione dell’Umbria
Note

Cap. 4: Alle pendici dei Monti della Laga

Acquasanta terme al centro della vicenda dei partigiani jugoslavi
La fratellanza e la guerra
Le stragi 1
Note

Cap. 5: Protagonisti nelle Marche

Alle pendici dei Sibillini
Nel maceratese e nell’anconetano
Jugoslavi nel pesarese
La controffensiva tedesca
La riorganizzazione nelle Marche (aprile ’44)
I caduti di Cantiano
La liberazione delle Marche
… ma i giorni difficili non sono finiti
Note

Cap. 6: Più a Nord

Le vicende dei “reniccesi”
La XXIII Brigata garibaldina “Pio Borri”
Con la VIII Brigata Garibaldi  in Romagna
Emilia, Lombardia, Piemonte, Liguria …
Note

Cap. 7: Nelle Puglie

Tito in italia e gli accordi con gli Alleati
Jugoslavi in Puglia: il contesto storico
Puglia centrale
Puglia settentrionale
Salento
Luoghi e vicende
Note storiografiche
Note

Conclusioni
I: Legami e divisioni del dopoguerra
II: Il dilemma storiografico
III: Un lavoro da proseguire
Note

Fonti bibliografiche
Documentazione di riferimento
Referenze bibliografiche e fonti
Sitografia
Periodici
Altri testi sull’internazionalismo partigiano
Altri testi su crimini di guerra italiani e controversie di confine
Altri testi sul II Guerra Mondiale. Resistenza italiana e jugoslava
Nota sulle trascrizioni fonetiche, sigle
Abbreviazioni e simboli

APPENDICI

I. Luoghi di detenzione e di confino per jugoslavi nell’Italia fascista
II. Sacrari ed altre sepolture
Quadro d’insieme
il monumento di Barletta
il monumento di Sansepolcro (a cura di Susanna Angeleri)
il monumento di Prima Porta (a cura di Susanna Angeleri e Ivan Pavicevac)
III. Un primo bilancio degli jugoslavi uccisi

Indice dei nomi

 

 

Le altre riflessioni che emergono dalla lettura del testo riguardano da un lato la questione della mancata punizione degli esponenti fascisti e dei vertici del regio esercito italiano responsabili di crimini di guerra contro le popolazioni civili occupate e dall’altro la completa assenza nella sfera pubblica nazionale di una lettura critica del passato, capace di fare i conti con le responsabilità dell’Italia rispetto agli eventi della seconda guerra mondiale.
Sul piano internazionale, la collocazione in campi geopolitici contrapposti di Italia e Jugoslavia consentì al governo di Roma, grazie al sostegno degli Alleati anglo-americani, di evitare la consegna dei principali criminali di guerra al governo di Tito, ma parallelamente offrì l’opportunità di non riconoscere il peso e la valenza storico-militare del contributo jugoslavo alla Resistenza antifascista nella Penisola. (dalla Prefazione di Davide Conti)

I dittatori possono seminare odio e guerre, divisioni, distruzioni, morte e dolori (ed altro non sanno fare), ma i popoli alla fine sanno riconoscersi fratelli ed operare insieme, anche combattendo, per abbattere le dittature, costruire la democrazia e la pace. Come fecero i combattenti accorsi in Spagna in difesa della Repubblica combattendo contro Franco, italiani e jugoslavi insieme in alcuni reparti comuni; come fecero circa quarantamila soldati italiani passati nelle file dell’Esercito popolare di Liberazione jugoslavo dopo il settembre del Quarantatre trasformandosi da occupatori in combattenti della libertà col nome di garibaldini; come fecero quasi tutti gli jugoslavi finiti nei campi di internamento creati dal “duce” dando vita ai primi reparti della Resistenza in Italia già nel settembre di quel Quarantatre della svolta. (dalla Introduzione di Giacomo Scotti)

https://www.odradek.it/Schedelibri/partigianijugoslavi.html

 

 

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1 risposta a RICERCA STORICA – DIRETTA DA ANDREA MARTOCCHIA, I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana. Storie e memorie di una vicenda ignorata –ODRADEK, 2011

  1. DONATELLA scrive:

    Interessantissimo questo lavoro su una storia di cui in genere si sa molto poco.

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