ANSA.IT — 4 APRILE 2023 —
50 anni senza Pablo Picasso, l’attualità del genio.
Due mostre in Italia ( NAPOLI E SARZANA ), oltre 60 nel mondo, celebrano la memoria dell’artista spagnolo in occasione del cinquantesimo anniversario della sua morte, avvenuta in Francia l’8 aprile 1973
Picasso nel suo studio parigino di Montmartre ( Commons Wikimedia – pubblico dominio)
ROMA
SARZANA
SARZANA
CERAMICA ALLA MOSTRA DI SARZANA
SARZANA– PICASSO,
A SARZANA
Tête de femme. titolo : ” L’attente “– Ispirato a Dora Maar (Henriette Theodora Markovitch), pittrice e fotografa che fu sua compagna tra il 1936 e il 1943.
MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI ( MANN )
Pablo Picasso, Donna seduta. 1920. Olio su tela. Musée national Picasso-Paris © RMN Grand Palais / ph Mathieu Rabeau © Succession Picasso by SIAE 2023 – https://www.arte.it/
AL MUSEO ARCHEOLOGICO MANN DI NAPOLI
PICASSO E L’ANTICO — AL MANN DI NAPOLI
IL MANN DI NAPOLI-
https://www.napolidavivere.it/
A SARZANA
PICASSO E L’ANTICO — AL MANN DI NAPOLI
SARZANA
Picasso e l’antico, Picasso e le radici liguri ( Picasso è nato a Malaga nel 1881, primogenito di don José Ruiz Blasco, professore di disegno e pittore accademico, e di Maria Picasso y López, di origini liguri ) della sua famiglia ovvero ‘Le origini del mito’. L’Italia festeggia così, con due grandi mostre rispettivamente al Mann di Napoli dal 5 aprile al 27 agosto e alla Fortezza Firmafede di Sarzana dall’8 aprile al 16 luglio, il cinquantenario della morte dell’artista nato a Malaga, il 25 ottobre 1881, e scomparso a Mougins, in Costa Azzurra, l’8 aprile 1973.
SARZANA — FORTEZZA FIRMAFEDE
FORTEZZA FIRMAFEDE DI SARZANA
CARTINA DA : https://hotcore.info/
In Lunigiana, Liguria, provincia di LA SPEZIA, Sarzana è l’erede storica dell’antica città romana di Luni, un centro importante della Val di Magra, crocevia di importanti vie di comunicazione tra la Liguria, la Toscana e l’Emilia-Romagna.
Il pubblico del Festival della mente alla Fortezza Firmafede di Sarzana
da :https://it.wikipedia.org/wiki – Dialoghi sull’uomo ( Utente )
Entrambe le esposizioni si inseriscono nel ricchissimo calendario internazionale delle commemorazioni già da mesi portate avanti dalle più importanti istituzioni e musei di Europa e degli Stati Uniti, e sono tra le pochissime iniziative organizzate in Italia.
Per l’occasione, infatti, Francia e Spagna hanno deciso di lavorare insieme istituendo un comitato che ha dato vita a Picasso Celebration 1973-2023, oltre sessanta mostre ed eventi in Europa (Germania, Svizzera, Principato di Monaco, Romania e Belgio) e nord America nel segno di un’analisi storiografica dell’opera di Picasso. Non c’è stato infatti artista più grande di lui nel ‘900, capace di coniugare e declinare il suo ‘fare’ creativo con modi e tempi sempre in evoluzione, che ora le tante mostre hanno cercato di raccontare così come raccontano in modo permanente tanti musei dedicati al suo nome nelle tante città in cui ha vissuto, da Malaga a Barcellona, da Parigi ad Antibes.
Picasso ha lasciato il suo segno nel mondo, su questo non c’è dubbio, un segno che forse si può riassumere in quel capolavoro senza tempo che è Guernica, dove l’insensatezza della guerra e la sua distruzione non smettono mai di essere delirante quanto straziante attualità.
SARZANA
“La famiglia di Picasso era ligure ed è quindi una mostra che acquista anche per questo un significato ancora più profondo, si tratta di un ritorno alle origini – spiega la curatrice della mostra alla Fortezza Firmafede Lola Durán Úcar – Se c’è qualcosa che possa arrivare a spiegare la complessa personalità di Picasso è la sua passione, la sua curiosità, il suo immenso affanno di conoscere e sperimentare. Picasso utilizza un marcato e inconfondibile linguaggio pittorico, pieno di genialità, che ha rivoluzionato il ventesimo secolo, e lo ha fatto diventare un mito”. Alla Fortezza Firmafede di Sarzana in Liguria si troverà un racconto completo del percorso artistico di Picasso.
In esposizione 18 fotografie, alcune realizzate da Juan Gyenes, provenienti dall’Archivio Gyenes e altre da Robert Capa oltre a litografie, acquetinte, acqueforti, puntesecche, ceramiche e il famoso dipinto Tête de femme.
NAPOLI
Si esplora invece la relazione tra ‘Picasso e l’antico’ al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
La mostra “parte dal suggestivo racconto della sua celebre visita a Napoli e Pompei nel 1917″, dice il direttore del MaNN Paolo Giulierini. “Siamo di fronte al più raffinato dialogo mai composto fra i disegni e le opere del Maestro e le statue e gli affreschi delle collezioni Farnese e pompeiane. Nessun museo al mondo poteva costruire una simmetria del genere”.
Tra le tante meraviglie in mostra anche l’eccezionale prestito del British Museum di Londra di 37 delle 100 tavole che compongono la Suite Vollard.
Forse l’opera di Picasso è anche la ricerca dell’essenzialità del segno che caratterizza la storia dell’uomo per arrivare alla bellezza e alla verità.