video, 16 min. ca —Rimsky Korsakov Capriccio Espagnol Op 34– Orchestra Filarmonica di Berlino diretta da Zubin Metha + Rimsky- Korsakov, Il volo del calabrone, Neeme Järvi, violinista; Orchestra :: Royal Scottish National Orchestra


 

 

 

IL CAPRICCIO SPAGNOLO ( 1887 ) è una composizione per orchestra sinfonica basata su tipiche melodie spagnole.

  1. Il primo movimento, Alborada: Vivo e strepitoso, si rifà a una danza festosa, tradizionalmente eseguita all’alba.
  2. Il secondo movimento, Variazioni: Andante con moto, consiste in una serie di variazioni sopra una nostalgica melodia asturiana, inizialmente affidata ai corni.
  3. Il terzo movimento, Alborada, riprende il primo, ma in una diversa tonalità e con una strumentazione più ricca.
  4. Il quarto movimento, Scena e canto gitano: Allegretto, si apre con cinque cadenze su un medesimo motivo, affidate rispettivamente a corni e trombeviolino solo, flauticlarinetti ed arpa, intervallate da brevi stacchi percussivi; poi il motivo viene ripreso, elaborato ed ampliato a piena orchestra.
  5. L’ultimo movimento, Fandango asturiano, è caratterizzato da un motivo di danza alquanto robusto e ruvido, affidato dapprima ai tromboni e poi ai legni. Segue una vorticosa coda finale in cui sono ripresi temi delle sezioni precedenti.

 

IL CAPRICCIO E’ PRESENTE IN MOLTI FILM-vedi:
https://it.wikipedia.org/wiki/Capriccio_spagnolo

 

 

 

RIMSKY KORSAKOV – IL VOLO DEL CALABRONE ( 1899-1900 )-

Forse quest’opera è la più nota del compositore

 

 

Neeme Järvi, violinista; Orchestra :: Royal Scottish National Orchestra

 

E’ un brano tratto dal terzo atto dell’opera La fiaba dello zar Saltan di Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov, quando il protagonista Gvidon viene trasformato in un insetto.

Fiaba dello zar Saltan, di suo figlio il famoso e possente bogatyr, principe Gvidon Saltanovič, e della bellissima zarevna-Cigno), è una fiaba in tetrametri trocaici e rime baciate di Aleksandr Sergeevič Puškin, scritta nel 1831 e edita l’anno successivo.

https://it.wikipedia.org/wiki/La_fiaba_dello_zar_Saltan

Quest’opera del grande musicista russo è forse più nota

 

Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov - Wikipedia      Nikolay Rimsky-korsakov by Unknown  Nikolai Rimsky-Korsakov | Discografia | Discogs

 

Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov   ( Tichvin18 marzo 1844 – Ljubensk21 giugno 1908) è stato un compositore e docente russo, particolarmente noto per la sua fine orchestrazione. Le sue composizioni più famose sono Il volo del calabroneShahrazād e La grande Pasqua russa.
Profondo conoscitore della musica occidentale, Rimskij-Korsakov occupò un posto di rilievo nella musica russa per essere stato il necessario trait d’union tra la tradizione occidentale e gli aspetti nazionali caratteristici della sua terra, riscoprendo anche i colori luminosi dell’Oriente, i ritmi popolari contadini e la grandiosità della scrittura corale.

IL CAPRICCIO SPAGNOLO ( 1887 ) è una composizione per orchestra sinfonica basata su tipiche melodie spagnole.

  1. Il primo movimento, Alborada: Vivo e strepitoso, si rifà a una danza festosa, tradizionalmente eseguita all’alba.
  2. Il secondo movimento, Variazioni: Andante con moto, consiste in una serie di variazioni sopra una nostalgica melodia asturiana, inizialmente affidata ai corni.
  3. Il terzo movimento, Alborada, riprende il primo, ma in una diversa tonalità e con una strumentazione più ricca.
  4. Il quarto movimento, Scena e canto gitano: Allegretto, si apre con cinque cadenze su un medesimo motivo, affidate rispettivamente a corni e trombeviolino solo, flauticlarinetti ed arpa, intervallate da brevi stacchi percussivi; poi il motivo viene ripreso, elaborato ed ampliato a piena orchestra.
  5. L’ultimo movimento, Fandango asturiano, è caratterizzato da un motivo di danza alquanto robusto e ruvido, affidato dapprima ai tromboni e poi ai legni. Segue una vorticosa coda finale in cui sono ripresi temi delle sezioni precedenti.

IL CAPRICCIO E’ PRESENTE IN MOLTI FILM-vedi:
https://it.wikipedia.org/wiki/Capriccio_spagnolo

 

TICHVIN — DOVE E’ NATO IL  COMPOSITORE

 

 

Costa di tikhvinka fiume in tikhvin, russia - 30160833

CASE SUL FIUME TICHVINA, FIUME AFFLUENTE DEL LAGO LAGODA

 

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PONTE PEDONALE TRA IL LAGO LAGODA E QUELLO DI ONEGA

 

 

Tikhvin monastero di s. maria assunta, città tichvin, russia - 30048429

MONASTERO DI  SANTA MARIA ASSUNTA A TICHVIN

 

Tikhvin monastero di ipotesi in russia. - 33855812

MONASTERO DI TICHVIN

 

 

Riflessione in cupole d'acqua del fiume di una chiesa ortodossa. - 31425996

RIFLESSO DEDL MONASTERO NELLE ACQUE DEL FIUME TICHVINA

 

 

Panorama di tikhvin monastero di assunzione da tikhvinka river, russia - 30160823

MONASTERO DELLA DORMIZIONE DI TICHVIN ( 1560, fondazione )

 

 

non definito

Campanile del monastero di Tikhvinsky- si trova sulla strada che viene da Novgorod

 

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Museo della casa di Nikolai Rimsky-Korsakov

 

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Un punto di interesse è la parte storica della città di Tichvin,  con i vecchi edifici in legno e la caratteristica pianificazione del 18° secolo. Si sono conservate anche le rovine delle chiuse in legno del XIX secolo; questi sono i resti del sistema idrico Tikhvinskaya .

 

 

ALTRA FAMOSA ICONA DI TICHVIN

Madre di Dio di Tichvin, Madonna con Bambino (icona) di Grjaznov Vasilij (secondo quarto sec. XVIII) <br>Condizioni d'uso: <a class='link-esterno' href='https://docs.italia.it/italia/icdp/icdp-pnd-circolazione-riuso-docs/it/v1.0-giugno-2022/testo-etichetta-BCS.html' target='_bcs'>Beni Culturali Standard (BCS)</a>

 

MADRE DI DIO DI TICHVIN ( OBLAST DI LENINGRADO ) di Vasilij Grjaznov- PRIMI DECENNI DEL ‘700

tavola/ pittura a tempera

NOTIZIE STORICO CRITICHE: 

L’icona è una replica ridotta dell’immagine della Madre di Dio di Tichvin apparsa, secondo la tradizione, nel 1383 nel territorio di Novgorod. A quanto si legge nel Racconto dell’icona di Tichvin, il prototipo, trasmigrato miracolosamente attraverso l’aria, mutò più volte prodigiosamente la propria collocazione, finché si fermò definitivamente sulle rive del fiume Tichvina. Qui per custodire l’icona fu costruita una chiesa, e nel 1560 un monastero, accanto al quale sorse l’odierna città di Tichvin. Nel XVI secolo il culto della Madre di Dio di Tichvin si diffuse a livello nazionale. L’icona miracolosa era considerata la patrona della dinastia regnante e godette di particolare venerazione da parte del granduca Vasilij III e di suo figlio, lo zar Ivan IV. In relazione a questo fatto, nella seconda metà del XVI secolo ebbero particolare diffusione copie e repliche dell’immagine miracolosa, sebbene singoli esempi di quest’iconografia siano già noti dal XV secolo. Nel XVII-XVIII secolo l’icona della Madre di Dio di Tichvin fu tra le immagini sacre più venerate in Russia (soprattutto nei territori nord-occidentali), e si diffuse un gran numero di repliche. Nel 1841 fu sottratta dal luogo in cui si trovava a Tichvin e nel 1949 ne ritroviamo le tracce a Chicago. Nel giugno 2004 l’icona è stata restituita alla Russia ed attualmente è custodita nella cattedrale del monastero della Dormizione a Tichvin. La Madre di Dio di Tichvin è una delle varianti iconografiche dell’Odigitria ( = Colei che indica la via. Dal greco- bizantino ” Madonna con il Bambino “-  in Italia : Mosaico nell’abside della basilica di Torcello e in Sicilia)

La sua caratteristica peculiare è la posa del Bambino, che si volge verso la Madre piegando una gamba in modo da mostrare la pianta del piedino destro. Un altro elemento simbolico di quest’iconografia sono le gambe incrociate del Bambino, un motivo tradizionalmente collegato al tema di Cristo-Agnello immolato, e rivestito di una simbologia liturgica. L’icona in esame non ha particolarità iconografiche significative rispetto al soggetto tradizionale, eccetto la soluzione coloristica delle vesti della Madre di Dio, in una tonalità scarlatta uniforme con sopra oro, dato con la tecnica dell’assist. Questa tonalità in parte ricorda il colore della veste del bambino sull’antico prototipo miracoloso. Bettini, che per primo ha pubblicato l’icona nel 1940, la identificò erroneamente come raffigurazione della Madre di Dio di Smolensk e la riferì alle opere tarde della scuola Stroganov. Marcucci, nel catalogo del 1958, ha giustamente identificato l’immagine come Madre di Dio di Tichvin e ha segnalato che non ha i segni caratteristici di questo orientamento stilistico. La Madre di Dio di Tichvin del 1728 è l’unica icona firmata della collezione fiorentina e una delle sole due datate. Attualmente si conosce solo un’opera di questo artista, l’icona della Madre di Dio di Gerusalemme del 1724, appartenente alla collezione del Museo di Vladimir-Suzdal’, con una iscrizione analoga che include il nome dell’icona miracolosa, la data di esecuzione e il nome dell’iconografo. La mancanza di notizie circa l’origine di quest’ultima icona e anche la menzione di Vasilij Grjaznov nelle fonti scritte pubblicate non ci consente di collegare l’autore ad alcun centro artistico. Probabilmente, Vasilij Grjaznov era un tipico artista di provincia del primo terzo del XVIII secolo, operante in una maniera abbastanza semplificata e secca, che risaliva alle tradizioni dell’arte del Palazzo dell’Armeria di Mosca. Con questo orientamento sono collegati non solo le particolarità di trattazione del volto, ma anche il ricco modellato delle pieghe delle vesti con la polvere d’oro, e l’uso del rosso scarlatto che si diffonde particolarmente nella pittura d’icone del XVIII secolo. Ad imitazione delle opere della capitale, a cavallo fra XVII e XVIII secolo, in entrambe le icone di Vasilij Grjaznov compaiono iscrizioni con il nome del maestro e con la data, nella quale viene usata sia l’indicazione in cifre europee che quella in caratteri arabi, ma non quella con le cifre-lettere russe. Quest’ultima caratteristica, piuttosto rara per quel tempo, testimonia il fatto che Vasilij Grjaznov, a differenza di molti iconografi di provincia, adoprava il calendario contemporaneo e le cifre arabe introdotte sotto Pietro I

 

da:

CATALOGO BENI  CULTURALI
https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0900742638

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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2 risposte a video, 16 min. ca —Rimsky Korsakov Capriccio Espagnol Op 34– Orchestra Filarmonica di Berlino diretta da Zubin Metha + Rimsky- Korsakov, Il volo del calabrone, Neeme Järvi, violinista; Orchestra :: Royal Scottish National Orchestra

  1. DONATELLA scrive:

    Quanta storia c’è dietro queste immagini!

  2. DONATELLA scrive:

    Queste musiche fanno voglia di muoversi al loro ritmo.

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