ANPI III Municipio Roma “Orlando Orlandi Posti” @ANPIRomaPosti — 9.24 — 21 maggio 2023 — grazie, chiara + Sara Strippoli, TORINO.REPUBBLICA.IT –20 MAGGIO 2023 — 22.30 + LINK REP. TORINO, Contestazione dott. Viola, 21 maggio ’23
La destra sbarca al Salone del libro: “Zerocalcare? Un cretino. E Murgia sfrutta la sua malattia”
di Sara Strippoli
Luca Beatrice, Giordano Bruno Guerri, Francesco Giubilei, Francesco Borgonovo e Ferrante De Benedictis
Gli intellettuali vicini a Meloni riuniti all’incontro “La destra e la cultura”, il critico Luca Beatrice attacca la scrittrice: “Se ne approfitta per dire che il governo è fascista”. Il vicedirettore della Verità insulta il fumettista
Zerocalcare è “un cretino” e Michela Murgia “sfrutta la sua malattia per dire che il governo è fascista”. Al Salone del libro di Torino, nella sala Rosa del Lingotto, si trovano gli intellettuali di destra. La contestazione alla ministra della Famiglia Eugenia Roccella è appena avvenuta e loro bollano i manifestanti come “fascisti”.
All’incontro, intitolato “La destra e la cultura”, ci sono il consulente del ministro Sangiuliano Francesco Giubilei, Ferrante De Benedicitis, che è presidente di Nazione Futura, il vicedirettore de La VeritàFrancesco Borgonovo, oltre a Giordano Bruno Guerri. ( VEDI FOTO SOPRA )
Il giudizio su Murgia è di Luca Beatrice, critico d’arte ed ex presidente del Circolo dei lettori, che attacca la scrittrice per l’intervista in cui ha definito fascista il governo Meloni:
“Sfrutta un problema grave come la malattia per dare del fascista a chiunque la pensi in maniera diversa da lei”.
Quello su Zerocalcare appartiene invece a Borgonovo, che definisce il fumettista “un cretino” perché “ha detto che Alain De Benoist è un ispiratore dei neonazisti”.
Mentre De Benedictis dice: “Per decenni abbiamo vissuto l’incubo della cultura di sinistra”.
In sala anche la parlamentare di FdI Augusta Montaruli, reduce dal botta e risposta con Lagioia sulle contestazioni a Roccella, e l’assessore regionale meloniano Maurizio Marrone.
Tra le varie riflessioni, c’è anche spazio per l’autocritica. Francesco Giubilei ritiene che il centrodestra sia stato troppo timido: “Quando il centrodestra vince un Comune nomina nelle partecipate uno di sinistra perché dice che ha maggiore esperienza. In questo modo nessuno si farà mai esperienza”.
TORINO.REPUBBLICA.IT — 21 MAGGIO 2023
Antonella Viola aggredita da un No Vax al Salone del libro: “Ho ancora paura di questa violenza”
di Ottavia Giustetti
VIDEO, 1.56
Interrotta da un uomo tra il pubblico che le urlava accuse di aver mentito sugli effetti avversi dei vaccini
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testo dell’articolo, il video nella seconda immagine
2 risposte a ANPI III Municipio Roma “Orlando Orlandi Posti” @ANPIRomaPosti — 9.24 — 21 maggio 2023 — grazie, chiara + Sara Strippoli, TORINO.REPUBBLICA.IT –20 MAGGIO 2023 — 22.30 + LINK REP. TORINO, Contestazione dott. Viola, 21 maggio ’23
Metto qui il commento al racconto di MGP “Sotto la pioggia”, perché non so metterlo da un’altra parte:
Il racconto ” Sotto la pioggia” di MGP è delicato, poetico e invita, con una certa punta di discreto mistero, ad andare avanti nella scoperta dei personaggi. Il rapporto tra Andrès e Pierre è reale, fatto di vera attenzione per l’altro. Agnès è stata sacrificata alla cura della famiglia e questo sgarbo fondamentale e letale per lo sviluppo della sua esistenza l’ha segnata in modo indelebile: non potrà che vedere nel fratello quello che l’ha soffocata in modo irreversibile. I rapporti di serena e intelligente attenzione li vediamo man mano svilupparsi, fino all’evento traumatico della separazione. La realtà brutale e incurante di ogni delicatezza sentimentale stronca questo idillio ( il paesaggio ne è una parte fondamentale): una piccola, forse infondata speranza ci accende una flebile luce.
La destra non manca mai occasione per far vedere quello che è.
Metto qui il commento al racconto di MGP “Sotto la pioggia”, perché non so metterlo da un’altra parte:
Il racconto ” Sotto la pioggia” di MGP è delicato, poetico e invita, con una certa punta di discreto mistero, ad andare avanti nella scoperta dei personaggi. Il rapporto tra Andrès e Pierre è reale, fatto di vera attenzione per l’altro. Agnès è stata sacrificata alla cura della famiglia e questo sgarbo fondamentale e letale per lo sviluppo della sua esistenza l’ha segnata in modo indelebile: non potrà che vedere nel fratello quello che l’ha soffocata in modo irreversibile. I rapporti di serena e intelligente attenzione li vediamo man mano svilupparsi, fino all’evento traumatico della separazione. La realtà brutale e incurante di ogni delicatezza sentimentale stronca questo idillio ( il paesaggio ne è una parte fondamentale): una piccola, forse infondata speranza ci accende una flebile luce.