AUGUSTE RODIN, ACQUARELLI — DANZATRICI + ANDREE VIOLLIS ( 1870-1950 ) – giornalista in giro per il mondo, antifascista, riporta le condizioni di lavoro dei lavoratori del caucciù nell’ Indocina francese.

 

 

acquarello di Auguste Rodin  — una danzatrice

 

 

 

Auguste Rodin. Ballerino cambogiano

Auguste Rodin • Pittura, 1907, 32.2×24.7 cm – Ballerino cambogiano

Manifesto della mostra Auguste Rodin Ballerina cambogiana immagine 1

Manifesto della

mostra ” Rodin et la Danse “, Musée Rodin dal 7 aprile al 22 luglio –
Auguste Rodin – Ballerina cambogiana –

 

 

La danza è stata spesso fonte di ispirazione per gli artisti e lo fu anche per Auguste Rodin (1840-1917) che, negli ultimi vent’anni della sua vita, al volgere del nuovo secolo, si interessò allo studio dei corpi in movimento e alle pose, spesso estreme, che la danza impone ai ballerini. Si interessò tanto al folklore regionale quanto alle ballerine dei cabaret parigini. Adorò le eleganti danzatrici khmer che arrivarono a Parigi a inizio ’900, quando la Cambogia divenne colonia francese. Figure che ricordano «morbidi fiori, preservati per sempre in un erbario», scrisse a questo proposito Rainer Maria Rilke. Furono sue muse due pioniere della danza moderna come Loïe Fuller e Isadora Duncan.

 

testo da :
https://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/rodin-scolpire-la-danza/129175.html

 

 

 

Indocina francese - Wikipedia

INDOCINA FRANCESE,

ufficialmente Unione indocinese (Union indochinoise) tra il 1887 e il 1941, poi Federazione indocinese (Fédération indochinoise) tra il 1941 e il 1954, fu una colonia francese che riuniva il Tonchino, l’Annam, la Cocincina (regioni che costituiscono l’odierno Vietnam), i territori che formano oggi il Laos e la Cambogia, nonché l’exclave di Kwangchowan in Cina.

Spesso viene chiamata semplicemente “Indocina”, creando così confusione con la nozione geografica di Indocina (o penisola indocinese), che comprende invece tutti i paesi situati tra l’India e la Cina, ossia anche la Birmania, il Siam ed una parte della Malaysia.

Il Siam, divenuto Thailandia nel 1939, era uno stato cuscinetto tra l’Indocina francese, che andava dal Siam al Mar cinese meridionale, e l’Indocina britannica, che era formata dai territori dell’attuale Birmania e da alcuni possedimenti nella penisola malese.

SEGUE :

https://it.wikipedia.org/wiki/Indocina_francese

 

DAL LINK SOPRA- WIKIPEDIA,

LA CONDIZIONE DEI LAVORATORI DEL CAUCCIU’:

 

Andrée Viollis (9 dicembre 1870-9 agosto 1950) è stata una giornalista e scrittrice francese. Figura di spicco nel giornalismo giornalistico e nei principali reportage, era un’attivista antifascista e femminista che faceva parte del gruppo francese associato al Comitato mondiale contro la guerra e il fascismo . Viollis ha lavorato per vari giornali, tra cui La Fronde , L’Écho de Paris , Excelsior , Le Petit Parisien , The Times , Daily Mail , Vendredi , Ce soir e L’Humanité . Ha ricevuto diversi premi, tra cui la Legion d’Onore.

SEGUE :

https://fr.wikipedia.org/wiki/Andr%C3%A9e_Viollis

 

 

Il caucciù divenne anche il simbolo del rifiuto della dominazione francese, espresso dagli operai delle piantagioni a partire dagli anni 1930. Durante la colonizzazione, i francesi diedero molto lavoro alla manodopera vietnamita e cambogiana ma imposero ritmi e condizioni di lavoro massacranti, come fu denunciato nel 1932 dalla giornalista e femminista francese Andrée Viollis al ritorno da una visita in Indocina:

 

«Ho visto questi sfortunati contadini del Tonchino […] non sono altro che stracci: la malaria, il beriberi! Cercano di camminare sulle loro gambe gonfie di edema, attraversate da una specie di insetto, il san-quang; la loro resa diminuisce con le forze, o protestano contro la troppa miseria? I capi li attaccano ai tronchi degli alberi , a dei pali, dove restano tutto il giorno , a digiuno, dopo aver sperimentato i giunchi, che fanno sanguinare la pelle flaccida delle loro povere carcasse. […] Quando la fatica li tiene incollati al loro batti-fianco, dove hanno imparato a dormire malgrado le zanzare che uccidono, li si caccia dalle tane dove si ammassano, come non si cacciano neanche gli animali da una stalla. […] Quando gli si distribuisce la razione di riso spesso ridotta di un centinaio di grammi, devono per prima cosa preparare il pasto dei capi e, inghiottito l’ultimo boccone, rimettersi al lavoro, anche se ricoperti di piaghe per via di mosche e anche se tremanti per la febbre. Tutto questo per essere pagati da 1 franco e 20 a 2 franchi al giorno, che non ricevono mai interamente per via delle ritenute, delle ammende, degli acquisti. […] La loro corrispondenza viene letta, tradotta e spesso soppressa. Poche notizie delle loro famiglie. La maggior parte non le rivede mai o, se ritornano al loro villaggio, sono dei veri relitti, senza denaro e senza forze, che ritornano per morire; ma prima, seminano attorno a sé germi di malattia, di morte, di odio… è così che si preparano le rivoluzioni.»

 

 

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1 risposta a AUGUSTE RODIN, ACQUARELLI — DANZATRICI + ANDREE VIOLLIS ( 1870-1950 ) – giornalista in giro per il mondo, antifascista, riporta le condizioni di lavoro dei lavoratori del caucciù nell’ Indocina francese.

  1. DONATELLA scrive:

    Il colonialismo nei suoi aspetti più brutali.

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